Collettivizzazione agricola, nazionalizzazione industriale, preservazione del
diritto alla proprietà privata
Sì
77,2%
No
22,8%
Spostamento dei confini nazionali
Sì
91,4%
No
8,6%
Il Referendum popolare (in polacco: Referendum ludowe) fu un referendum istituzionale svoltosi in Polonia il 30 giugno 1946, che interrogò l’ettorato nazionale su tre quesiti referendari:
Sei favorevole all'abolizione del Senato?
Vuoi un consolidamento nella futura costituzione del sistema economico fondato sulla riforma agraria e sulla nazionalizzazione delle industrie nazionali di base, anche con la salvaguardia dei diritti statutari dell'impresa privata?
Volete consolidare il confine occidentale dello Stato polacco sul Baltico, sul fiume Oder e sulla Neisse lusaziana?
La propaganda fu permessa soltanto ai partiti di sinistra alleati col Partito del Lavoro Polacco, di orientamento marxista e filosovietico, che appoggiava e sosteneva il “Sì” come risposta a tutti e tre i quesiti. Per questa ragione, il referendum è anche conosciuto come Referendum dei tre sì o, in polacco, Referendum 3XTAK.
Sin dal periodo del suo svolgimento, il referendum è stato accusato di essere stato falsificato per mezzo di brogli elettorali da parte delle forze politiche comuniste del governo provvisorio che era stato instaurato. Tuttavia, non è mai stata fornita alcuna prova o testimonianza di tali avvenimenti: sebbene molti storici occidentali affermino che il referendum non abbia incontrato la maggior parte degli standard democratici odierni, l’inviato e ambasciatore italiano in Polonia del 1946 decise di ignorare tali accuse, concentrandosi invece nell’analizzare la situazione politica polacca, deducendo che la vittoria del “Sì” era stata una conseguenza dell’ormai forte appoggio popolare per il potente Blocco Democratico, che univa la maggior parte delle forze politiche antifasciste della Repubblica Popolare di Polonia.