Utente:Multifocale/Sandbox

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Gian Luca Fantelli nasce a Bologna il 26 novembre 1963. Conduce una vita "normale" fino al 17 marzo 2007, data in cui gli viene diagnosticata la S.L.A. (Sclerosi Laterale Amiotrofica), una patologia neuromuscolare progressiva incurabile che porta alla paralisi di tutta la muscolatura volontaria e poi alla morte, quasi sempre per soffocamento. Fino a quel giorno il suo tempo si divide tra famiglia (sposato con una figlia), lavoro (bancario) e qualche passatempo legato alla scrittura che lo porta a scrivere su un giornale locale ed entrare nell'albo dei giornalisti, ma soprattutto lo avvicina alla musica e a comporre le sue prime canzoni. Il giorno della diagnosi diventa il crocevia di tutta la sua vita. Non è facile accettare il destino che gli è stato riservato, ma l'insolita lentezza della malattia lo aiuta a metabolizzare e a maturare il modo di reagire e pensare a come lasciare un segno del proprio passaggio sulla terra. E' un processo mentale lento e sofferto. Passano due anni. Fantelli decide di lasciare il lavoro e dedicarsi interamente alla musica e a dare voce a chi non può più esprimersi. Scrive canzoni a ripetizione e si lancia in un tour teatrale dal titolo "Finchè ho la voce canto" al termine del quale entra in studio per registrare il suo primo album (Io vivo io vivrò, 2009). Sempre nel 2009 fonda la onlus "Io vivrò" per raccogliere fondi a favore dei malati di S.LA. e delle loro famiglie e dei bambini disagiati. Il 2010 lo vede ancora in giro per lo stivale con una serie di concerti, tutti rigorosamente a scopo benefico, che portano alla nascita del secondo album, questa volta dal vivo, registrato tra Bologna e Forlì (Nessuno alzerà bandiera bianca, 2010). Alla fine del 2010 il Fante, ormai divenuto il suo nome d'arte per acclamazione del pubblico, realizza un altro sogno, la pubblicazione del suo primo libro (Senza respiro, un anno di incontri, Minerva, 2010). Intanto anche i media nazionali si accorgono di lui e viene invitato da Rai 1 a "La vita in diretta" e da Rai 3 per "Racconti di vita". Italia 1 gli dedica un servizio/intervista su "Studio aperto" e Paolo Bonolis lo chiama per una puntata de "Il senso della vita" dove canta dal vivo la canzone "Sarò sempre con te", scritta per la figlia, che sarà la traccia principale del suo album più maturo (Sempre, 2011). L'uscita del terzo album coincide con la partenza del "Sempre live tour" che porterà il Fante da Torino a San Giovanni Rotondo. Nel frattempo parte "Mezzo vuoto, mezzo pieno", trasmissione radio che conduce insieme ad Alberto Despini dalle frequenze di Radio Nettuno. Nel 2012 esce il suo secondo libro che contiene anche un CD con due inediti (Bello non sono mai stato, così ho imparato a cucinare, Cicogna, 2012). Il 7 dicembre 2012 canta per l'ultima volta davanti a un pubblico al Teatro Dante Alighieri di Ravenna in uno spettacolo a favore di Telethon.