Utente:Mirco Pedegani/Sandbox

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Ristrutturazioni

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Il castello di Hambach, fin dalla sua costruzione in epoca romana, fu soggetto a restauri, modifiche e ampliamenti, sia strutturali che estetici.

Modifiche nella storia

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  • Nel XIII secolo subisce ampliamenti a carico del vescovo di Speyer;
  • Nella seconda metà del XV secolo subisce ampliamenti a carico dei vescovi Nikolaus I e Matthias I;
  • Tra il 1560 e il 1581, anni in cui il vescovo Marquad di Speyer fu in carica, il castello subì altre ristrutturazioni molto provvisorie riguardanti gli edifici residenziali. Dopo questo intervento si rese il castello la sede dei guardiaboschi.
  • Tra il 1701 e il 1703 fu ancora una volta provvisoriamente ristrutturato dopo che durante la guerra di successione del Palatinato (nel settembre 1688), i soldati francesi lo danneggiarono gravemente.
  • Dopo che il castello fu regalato al re di Baviera Massimiliano II, fu ricostruito in stile neo-gotico utilizzando i progetti di August von Voit;
  • Nel 1982, in occasione del 150° anniversario del Festival di Hambach è stato ristrutturato completamente per circa 12 milioni di marchi ( 6 milioni di euro);
  • Tra gli anni 2006 e 2007 venne svolto un restauro in occasione le 175° anniversario del festival di Hambach. Il complesso storico non ha subito modifiche che lo compromettessero. Le antiche mura sono state ripulite e consolidate, e gli elementi di connessione tra le porzioni strutturali di epoche diverse sono stati valorizzati.

I materiali "moderni" (legno di ciliegio, roccia arenaria,vetro e acciaio) sono stati integrati alla struttura originale, come si può vedere nel "Ristorante 1832", dove i materiali utilizzati non intaccano la struttura storica. Il restauro è stato svolto da Dudler, vincitore dell'appalto organizzato dall'Hambach Castle Foundation nel 2002.


Nel 2002 l’ Hambach Castle Foundation lancia un concorso d’architettura per l’ammodernamento, il restauro e l’ampliamento della fortezza, vinto da Dudler.

Obiettivo principale dell’architetto svizzero è in primo luogo il rispetto per il linguaggio proprio dell’architettura esistente, evitando che qualsiasi ampliamento del complesso storico potesse compromettere la configurazione originaria.

Durante i lavori di restauro Dudler ha attributo una grande importanza al ripristino e alla valorizzazione dei materiali originari: le antiche mura sono state scrupolosamente ripulite e consolidate in modo da riportare alla luce gli elementi di connessione spaziale e temporale che si sono alternati negli anni.

I nuovi tratti, realizzati utilizzando materiali diversi fra loro, come per esempio il legno di ciliegio, l’arenaria, il vetro e l’acciaio, sono stati progettati per integrarsi armonicamente con il complesso esistente.

In particolare l’intervento relativo al ‘Ristorante 1832’ è stato pensato per inserirsi all’interno della costruzione storica, secondo il concept “creating a building from the wall”, conservando la continuità materiale e filologica del ‘ring’ delle mura medievale.


http://www.archiportale.com/news/2013/01/architettura/germania-max-dudler-si-aggiudica-il-dam-prize-2012_31370_3.html (sito di max dudler, architetto che ha restaurato il castello nel 2012 circa)