Utente:Michele Sofio/Sandbox

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La desertificazione

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  • Introduzione

Con questo termine si fa riferimento al degrado delle terre nelle aree aride, semi-aride e sub-umide secche, fenomeno attribuibile a varie cause, tra cui in particolar modo i cambiamenti climatici e le attività umane. Questo fenomeno irreversibile è riscontrato nella maggior parte dei continenti con intensità ed effetti diversi. Tipologie e cause Esistono vari processi di desertificazione solitamente connessi alle dinamiche climatiche tra cui vi è quella naturale, colei che ha dato vita nel corso delle ere geologiche alle attuali aree desertiche del pianeta. Questo problema è provocato da variazioni climatiche che comprendono il riscaldamento globale, lunghi periodi di siccità e l’erosione del terreno dovuta ad eventi meteorologici estremi, ma è anche la conseguenza dello sfruttamento intensivo da parte delle popolazione che si stabiliscono in territori per coltivarli in maniera intensiva, dalle necessità industriali e dall’utilizzo estremo per il pascolo. Conseguenze Da studi recenti si calcola che oltre 3,2 miliardi di persone potranno andare incontro a un peggioramento della loro qualità di vita a causa della degradazione del suolo, principale ragione della trasmissione delle malattie emergenti nell’uomo, queste sono per il 60% di origine zoonotica, si tratta di malattie trasmissibili tra animale e uomo sia in maniera diretta che indiretta come ad esempio con il consumo di alimenti contaminati o attraverso il contatto con soggetti infetti. Nonostante ciò la degradazione del suolo oltre ad implicare un forte rischio di estinzione da parte di alcune specie animali, provocherà un forte aumento dei prezzi a livello globale, in quanto vi sarà una diminuzione dei raccolti, la quale porterà ad un aumento dei prezzi del cibo che per contrastare la fame daranno origine ad una malnutrizione generale della popolazione causando così la povertà milioni di agricoltori. Da non sottovalutare sono invece le migrazioni forzate delle popolazioni causate dalla desertificazione, queste sono costrette ad abbandonare le terre che perdono la loro fertilità e che automaticamente non possono essere utilizzate per il sostentamento delle persone. L’abbandono delle terre porta migrazioni verso centri urbani, con conseguente aumento di disoccupazione, povertà e crollo della produzione agricola inoltre vi sarà una ridotta disponibilità dell’acqua dolce a causa dell’erosione del suolo, la quale rende difficoltoso il riempimento delle falde acquifere e delle sorgenti.


  • Precauzioni e rimedi

Si potrebbe ridurre questo rischio attraverso un miglioramento della gestione dei territori e delle risorse, un innovazione dei sistemi di irrigazione e delle risorse idriche. Importante è però sapere che la vera risoluzione deve avvenire prima nella mentalità purché queste funzionino, essendo a conoscenza del fatto che se la natura non viene rispettata, questa muore; e che, come tutte le cose, il rispetto dei tempi di crescita e della stagionalità è fondamentale per garantire agli ecosistemi di rigenerarsi, vivere in equilibrio con il territorio e offrire i loro frutti a noi che viviamo attraverso essi. Un altro punto fondamentale è iniziare lavorare bilanciando le emissioni dei gas serra, anche chiamata direzione della “carbon neutrality”, ciò si potrebbe fare attraverso lo sviluppo di progetti che possano consentire di riassorbire queste sostanze dannose e tossiche, per noi e per il suolo.


  • Aree in cui si verifica

Il fenomeno di desertificazione è più consistente in Africa, dove il suolo è degradato del 65%, in America latina (51%), in Asia (38%) e nell’America settentrionale (34%). Anche in Italia si teme che alcune aree possano essere soggette a tale fenomeno soprattutto molte zone meridionali come Sicilia e Sardegna.


  • Aspetto biologico

Uno studio si è focalizzato molto sulla mancata proliferazione di licheni, muschi e batteri, i quali riuscendo a trattenere l’acqua in superficie producono dei nutrienti cruciali per la nascita e la sopravvivenza di organismi e microrganismi. È importante sottolineare che un ruolo cruciale nell’ambiente in particolare nei terreni, è svolto dai licheni, soprattutto da quelli che convertono l’azoto dissolto nell’aria in forme utili ai microrganismi. Tra il 1967 e il 1996 questa tipologia di licheni ha costituito mediamente il 19% della biocrosta, mentre dal 1996 ad oggi questo valore è sceso al 5% un numero notevole in quanto si parla di una diminuzione del 14%.


A cura di: Sofio Michele, Tomaghelli Costanza e Ratto Simone.

Fonti:

https://it.m.wikipedia.org/wiki/Desertificazione

https://www.lifegate.it/desertificazione-definizione-cause-conseguenze

https://www.ohga.it/significato-e-cause-della-desertificazione-esistono-rimedi-per-fermare-il-degrado-del-suolo/amp/

https://www.eda.admin.ch/deza/it/home/temi-dsc/agricoltura-sicurezza-alimentare/desertifikation2.html

https://www.treccani.it/enciclopedia/desertificazione

https://www.sapere.it/sapere/strumenti/studiafacile/scienza/L-uomo-e-le-risorse/L-uomo-e-il-rischio-naturale/La-desertificazione.html