Utente:Michele Rosario Gioele Maria Cicero/Sandbox

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Andrea Chisesi

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Andrea Chisesi nasce a Roma nel 1972, a Milano, frequenta il Liceo Artistico e il Politecnico.

Nel 1998 apre il suo studio “Andrea Chisesi photographer” in Porta Venezia, studio nel quale si occupa principalmente di fotografia e dove inizia a perfezionare quella tecnica che lui stesso definirà “Fusione” tra pittura e fotografia. Dal 1998 al 2008, la fotografia di ritratto sarà per l’artista l’attività principale che lo porterà a pubblicare su prestigiose riviste come Vogue, Vanity fair, Max, Rolling Stone e a ritrarre nel suo studio e sui set cinematografici personaggi tra cui attori, scrittori, musicisti di fama mondiale come Harvey Keitel, Robbie Wiliams, Ken Follet, Steven Tyler e molti altri.

Nonostante i suoi successi in campo fotografico Andrea Chisesi dipinge incessantemente le sue “Fusioni” tra pittura e fotografia riscuotendo un grande successo.

Nel 2009 la nota Galleria Rosenberg espone i suoi lavori e lo inserisce nei cataloghi d’asta.

Nel 2010 la Zucchi, noto marchio italiano di tessuti, lo invita a partecipare alla mostra dedicata agli stampi antichi del marchio, esperienza che si ripete del 2012.

Da questo momento in poi Andrea Chisesi è presente nelle più importanti esposizioni italiane come la Biennale di Venezia.

La sua collezione “progetto Icone” Santi armati e tatuati realizzata nel 2011 in collaborazione con Nicolai Linin, viene notata dalla curatrice Martina Mazzotta che lo invita alla Triennale di Milano nel 2012.

Andrea Chisesi lascia la fotografia per dedicarsi completamente alla pittura. Nello stesso anno apre il suo atelier di pittura in Sicilia a Siracusa.

Nel 2012 la sua prima mostra a Siracusa dedicata ai “Fuochi d’Artificio” la collezione più introspettiva dell’artista dedicata alla sua infanzia ed al ricordo del folclore siciliano, opere rappresentanti il dinamismo delle esplosioni e dei colori dei fuochi d’artificio, suo mandala.

Nel 2013 iniziano le esposizioni internazionali come Miami, Zurigo, Lugano, Londra ecc. Nello stesso anno apre il suo atelier nell’isola di Ortigia, dove oggi lavora e risiede.

Dal 2014 le sue personali sono ospitate in palazzi istituzionali nelle più importanti città d’Italia; tra queste spiccano Cefalù nel 2014 con la collezione “Anime di Sicilia“ dedicata alla Sicilia luogo della sua infanzia trascorsa con il padre palermitano, Roma nel 2016 con la collezione “4 levels” una retrospettiva sulla sua tecnica, nel 2017 entra a far parte della collezione “Imago Mundi” di Luciano Benetton, nel 2018 la mostra partenopea a Castel Dell’Ovo “Street Home” uno spaccato sulla cultura di Napoli e dei suoi miti.

Non mancano le esposizioni internazionali come Londra, Miami, Zurigo, Lugano e molte sono le premiazioni e collaborazioni.

Nel 2019 nell’esclusiva cornice della Reggia di Caserta la sua collezione dal titolo “Saligia”, nelle retrostanze del settecento, nello stesso anno lo stilista Roccobarocco ha realizza la sua collezione ispirata alle opere di Andrea Chisesi, sempre  nel 2019 viene premiato come “Eccellenza siracusana” grazie al progetto “Air Art” una serie di opere d’arte installate nei quartieri di periferia della città oltre che nel centro storico per la realizzazione di un museo temporaneo a cielo aperto.

Per il “Festival Nostos”, dedicato al viaggiatore, Andrea Chisesi diventa artista ufficiale del premio “Nostos Custodi della Bellezza” donato Giordano Bruno Guerri, che lo invita al Vittoriale degli Italiani, da cui nascerà la  mostra dal titolo “Tempora Vatis” in corso e prorogata fino ad aprile del 2021.

Nello stesso anno entra nella collezione dello sceicco del Qatar che visita il suo atelier nell’agosto del 2019.

Nel 2020 è stato invitato ad esporre presso l’istituto Italiano di Cultura di Monaco di Baviera con la collezione dedicata a Napoli, “Street Home”.

Oggi l’artista vive e lavora a Siracusa.

Il dècollage è l’esito finale di una serie di sottrazioni, di ritagli e lacerazioni, nello specifico di manifesti pubblicitari scollati dai muri delle strade. Il dècollage  appartiene agli anni ’50. Chisesi non scopre nella strada il luogo dell’immagine, infatti spesso utilizza il retro dei manifesti, la parte che presenta tracce non volute, “errori”, colla, ruggine, residui vari. L’artista utilizza il décollage per esaltare la memoria del tempo. Strato su strato, il manifesto incollato all’altro, anche se appartenente a un’epoca diversa, lontana, è il risultato di un ribaltamento di temporalità, il presente si avvicenda al passato e viceversa. L’operazione artistica di Andrea Chisesi quindi sembra voler manipolare le due dimensioni del Tempo, il passato e il presente. Questa stratificazione tuttavia non viene negata, al contrario viene custodita, come in uno scrigno, nella sua essenza.

Fuochi D'artificio.

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Il fuoco è la vita stessa, l’attimo, il ciclo che perpetuamente si ripete. La vita, come un artificio, ti stupisce e ti lascia meravigliato, è l’istante della massima estensione dell’esplosione, è dinamismo dei colori che riecheggiano sulla pelle. Nelle opere di Andrea sotto ogni fuoco c’è l’uomo, la coppia, la famiglia o il popolo, personaggi che assistono all’artificio della loro vita insieme.

La collaborazione con Nicolai Lilin. Nel 2010 Andrea Chisesi incontra Nicolai Lilin, rimane affascinato dalla sua storia, lo invita a visitare il suo studio che si trovava a pochi passi da quello di Nicolai, cominciano un rapporto di cordiale conoscenza, Andrea Chisesi ammira il mondo dei tatuaggi ed il mistero che si cela dietro ogni simbolo, Nicolai Lilin rimane colpito dalla tecnica innovativa di Andrea. Nicolai è uno scrittore russo naturalizzato italiano. La Transnistria, sua regione di nascita, oggi appartiene alla Moldavia ma nel 1980 faceva ancora parte dell'URSS. Lilin proviene da una famiglia con tradizione e origini siberiane. Decidono di fondere le loro esperienze e di realizzare una collezione di “Icone” legate alla cultura siberiana, ma con la tecnica di Andrea. Nasce così la prima Icona, “ Maria” la compagna di Nicolai si presta come modella e con una sciarpa azzurra, le armi vere di Nicolai ed un tatuaggio che solo Nicolai ed il popolo urca, criminali con un codice d’onore, conosce, Andrea Chisesi realizza il primo scatto. Nicolai spiega ad Andrea che il tatuaggio è un vero e proprio linguaggio, nessuno può tatuarsi un simbolo sul corpo, che non corrisponda ad un episodio della vita vissuta, c’è una determinata gerarchia ed una meritocrazia che solo chi fa parte del popolo urca conosce, loro si definivano criminali onesti, proteggevano i più deboli dai ladri i soldati russi e gli assassini. Le armi che i santi imbracciano sono uno strumento di difesa e mai di attacco, non s’impugna un arma per uccidere se non si è subito un torto. “Se pecchi verrai punito” le armi nelle case dei delinquenti siberiani sono in vista e sempre cariche, ma mai nessuno impugna un arma nella casa che è per loro un luogo sacro, solo qual ora vengono insultati o aggrediti nella propria casa, il capo famiglia invita gli aggressori ad uscire e solo dopo nei casi più estremi impugna l’arma qual ora abbia subito un attacco.

“l’ombra d’un fiore è la beltà” (Carducci).

I monocromi di Andrea Chisesi sono realizzati con il Matrem Tanacetum parthenium, (particolare tipo di fiore).

“I fiori esprimono la naturalezza, il farsi e il disfarsi della natura. Con il loro effimero splendore rappresentano, meglio di ogni altro soggetto, la vita e la morte”.

Studiando il linguaggio dei fiori, l’artista cerca

di penetrare nei segreti della natura, di risalire all’essenza della vita, della creazione.

Ogni opera nasce da un’esigenza, il dialogo tra la natura delle cose e la società che cambia nel corso del tempo, spesso fa capolino lo sgretolamento, l’erosione inesorabile del tempo, ci mette davanti alla fine delle cose, ma non per questo alla efferata morte.

Pietre della Memoria.
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La bellezza per Andrea Chisesi non è un decumano di canoni dal quale l’arte stessa, prodotto di una personalissima rivisitazione può̀ palesare, è la voluttà̀ del rigore che con il passare del tempo si piega alla modernità.

Poiché́ la natura è la bellezza divina nelle sue “diverse” rappresentazioni, l’arte riesce a trasportare nel tempo, l’idea della visione globale del bello assoluto, nella sua reinterpretazione molteplice. Un sofisticato processo di incubazione profetica della rappresentazione, si mostra ai nostri occhi in opera d’arte, nelle opere di Andrea come “pietre della memoria".

Adolescente, collezione: Tempora Vatis
Tempora Vatis.
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Lo studio di Andrea Chisesi a Siracusa è in un vecchio hotel di fine Ottocento rimaneggiato nel periodo fascista e oggi – ricordate la casa di Sebastian, in Blade runner? - luogo di ispirazione.

Le pareti del piano terra erano state rivestite con carta da parati dell’epoca e nascondevano sul retro vecchi giornali del 1920, reliquie che l’artista ha iniziato a strappare, incollare, sovrapporre sulle tele, brandelli di cronache resuscitate e ricreate: adesso addirittura per raccontare la vita inimitabile di Gabriele d’Annunzio nella Collezione “Tempora Vatis”.

Giordano Bruno Guerri


+39 093124844

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+393498486901

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Via Capodieci, 43 – 96100 Siracusa – Italy

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