Utente:Mguardati/Sandbox

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Marina Guardati (Napoli, 23 luglio 1928) Testimone della Napoli 1947-1954, è stata nel Direttivo di "Cultura nuova". Il Gruppo Sud, Cultura nuova, il Circolo napoletano del Cinema, il Periscopio, il Gramsci furono l'approdo di giovanissimi napoletani che volevano sapere, capire; appartenevano ad una generazione ricca di fermenti, di onestà intellettuale pronta al rifiuto pur di costruire. Pasquale Prunas nonostante la giovanissima età fu un punto di riferimento; con un gruppo di eterogenei amici (Luigi Compagnone, Carla de Riso, Gianni Scognamiglio, Giuseppe Patroni Griffi, Raffaele La Capria, Annamaria Ortese, Ennio Mastrostefano)pubblica il 15 novembre 1945 "Sud" quindicinale di letteratura e arte che suscita interesse nazionale. Franco Fortini scrisse su Il Politecnico "...è un urlo, un discorso che ci vengono da Napoli..." Ma Sud ebbe vita breve e tumultuosa, escono soltanto sette fascicoli, l'ultimo è del settembre 1947. Prunas non desiste, nel 1947 fonda il "Gruppo Sud di pittura" che Ferdinando Bologna definirà "...è la matrice di tutti i più importanti movimenti dell'arte che seguirono in Italia". Intanto il 27 aprile 1947 presso il Liceo Sannazzaro di Napoli giovanissimi studenti: Dario Santamaria, Massimiliano Vajro, Gerardo Marotta, Gino Cioffi creano l'associazione "Cultura nuova" che sarà fonte di continue aggregazioni e quindi sottosezioni. Cultura nuova coinvolse personalità già affermate: Ettore Lepore, Renato Caccioppoli, Rosario Villari, Raffaello Causa, Paolo Ricci, Vittorio Viviani, Luigi Cosenza, Massimo Caprara, Luigi Comagnone, Gaetano Macchiaroli, Gustavo Minervini, Luigi Incoronato. Tutti affiancarono i più giovani: Guido Piegari, Atanasio Mozzillo, Ennio Galzenati, Ugo Feliziani, Sandro de Val, Vanni Allodi, Antonio Venditti, Alfredo Profeta, Vincenzo M. Siniscalchi, Geppino Golia, Aedo Violante, Raffaele Mammalella , Antonio Palermo, Leo Aloisio, Augusto Perez, Riccardo Napolitano, Armando de Stefano, Ruggero Guarini, Vitaliano Corbi, Francesco Guizzi. Gli incontri avvenivano in luoghi di fortuna, case ospitali di amici, Circolo Omodeo al Vomero, la cucina di Prunas alla Nuziatella, la libreria Macchiaroli; molte le idee i verbali attestano proposte spesso irrealizzabili in partenza: Convegni nazionali sull'Arte, Incontri con ospitalità a Italo Calvino, Albe Steiner, Stockausen, Luchino Visconti, Concetto Marchesi, Adriano Buzzati Traverso. Vita movimentata, i giovani intellettuali si separano con irruenza, si alternano, si ritrovano. "Cultura nuova" spesso con le medesime persone fu fondata tre volte (nel 1947, nel 1952, nel 1954) naturalmente per reali o presunte questioni ideologiche e senpre sotto l'incubo del denaro insufficiente per organizzare le conferenze, pagare una sede, la tipografia Artigianelli per gli inviti. Ricordi grotteschi e teneri su pasquale Prunas che nel suo "giornale di cassa" per "Sud", annota tra gli incassi: vendita del cane pastore tedesco per 5250 lire, scarpe per 8850 pezzo di catena d'oro 3500, balletti Nunziatella (per i biglietti venduti alle innocenti giovinette della buona società ed ai loro coetanei) che fruttarono 20500 lire e poi ancora 9700. Ballò anche Marina Guardati sul vecchio parquet della palestra della Nunziatella. Improrogabile, urgente fu sentita la fondazione del "Circolo napoletano del cinema". Prunas vi aderì ma soltanto per poco tempo; gli animatori furono Roberto Paolella, marcello Clemente, Riccardo Napolitano, Franco Bottacchi, Enzo Oliveri del Castillo, Geppino Golia, Raffaele Mammalella, Paolo Ricci, Sandro Rossi, Antonio Napolitano. Renato Caccioppoli ne accettò la Presidenza. Per le inevitabili difficoltà economiche, Nino e Laura Sansone animatori del circolo vendettero alcune proprietà e anche Franco Bottacchi non potendo fre altro portò al Monte di Pietà la divisa di Generale del Padre. Se questi aneddoti possono far sorridere anche se rendono l'entusiasmo, l'onestà intellettuale dei protagonisti, ben altro contribuì alla chiusura di queste Associazioni degli Anni Cinquanta. La Rivista SUD non sarebbe fallita se Prunas avesse accettato il sostegno economico che gli offriva Alicata cioè il P.C.I. Quanto al Gruppo Gramsci i suoi dirigenti e organizzatori preferirono dimettersi dal P.C.I piuttosto che autocriticarsi per l'opposizione che facevano al regionalismo con cui veniva condotto da Amendola la politica meridionalista del P.C.I. Altra sottosezione di "Cultura Nuova" fu sin dall'inizio il "Periscopio" Filippo Castriota Scandenberg, giovane appassionato di teatro sconvolse il pubblico mettendo in scena il 6 giugno 1947 al mercadante per la prima volta un "Nô" giapponese dal titolo: " La vecchia poetessa". Attivi nel Periscopio: Gigi Amirante, Ada Guerriero, Gilmo Arnaldi, Antonio Venditti, Renato de Fusco. Da sottolineare che Gruppo Sud, Cultura nuova, Il Periscopio, Il Gramsci si inseriscono in una stagione napoletana di grandi iniziative culturali, ricordiamo Latitudine, L'Acropoli, Aretusa, Cronache ercolanesi, op.cit, La parola del passato, Nord e Sud, Cronache meridionali, La città, Le ragioni narrative - riviste di prestigio nazionale. Alla fine degli Anni Sessanta i giovani ormai trentenni scelsero una professione, un mestiere per la vita. Pasquale Prunas accettò un posto di grafico a Roma al quotidiano Il Messaggero, Guido Piegari riprese i suoi studi di biologia, Atanasio Mozzillo ebbbe la cattedra di storia contemporanea all'università di Salerno, Filippo Castriota Scandenberg divenne Direttore di Banca al Vomero, Gerardo Marotta e Vanni Allodi, avvocati titolari di prestigiosi Studi di diritto, Ennio Galzenati docente all'università di Napoli in Fisica Teorica, Raffaele Mammalella fu dirigente a Londra della Grimaldi-Siosa, Francesco Guizzi Giudice della Corte Costituzionale, Antonio Palermo e Ugo Feliziani docenti di Letteratura all'università, Sandro de Val ricercatore presso il CNR, Marcello Gigante animatore degli studi internazionali su i Papiri; Marina Guardati decise di diventare bibliotecaria. Nel ricordare la stagione di "Cultura nuova", tutti i superstiti dicono con una punta di orgoglio "io c'ero".

Bibliotecaria (1953 -1973)

  • 1951 Laurea in Giurisprudenza presso l' Università di Napoli
  • 1953-1955 Volontariato presso la Biblioteca nazionale di Napoli per la specializzazione in Biblioteconomia
  • 1955 Su richiesta degli Istituti giuridici dell'Università di Napoli la direttrice della biblioteca nazionale Guerriera Guerrieri la invia per riordinarne la biblioteca; pubblicherà poi un Bollettino trimestrale dei nuovi acquisti e schederà gli acquisti degli Istituti giuridici.
  • 1956 Diploma in Paleografia e Archivistica presso l'Archivio di stato di Napoli
  • 1959 con la qualifica di bibliotecaria ha il trasferimento presso la Facoltà di Scienze Agrarie dell'Università di Napoli, biblioteca che aveva quale sopraintendente in Facoltà la prof. Valeria Mezzetti ordinaria della Cattedra di Botanica.
  • 1960-1965 In questi anni con l'autorizzazione della Facoltà e della prof. Mezzetti riordina tutto il patrimonio librario della biblioteca (17868 volumi e opuscoli) adottando per la catalogazione per materia la classificazione decimale Dewey sistema intenazionale adottato in questi anni in Italia soltanto dalla Biblioteca Nazionale di Firenze e a Napoli dalla piccola biblioteca USIS.
  • 1966 In Annali della Facoltà di Agraria (serie IV vol primo 1966) viene pubblicata la sua relazione per quanto rigurda la sistemazione della biblioteca con il metodo Dewey.
  • 1965-1966 Redige e pubblica a spese della facoltà di Agraria dell'Università di Napoli il "Catalogo dei periodici vivi e con lacune, gli estinti posseduti dalla biblioteca centrale e dagli istituti della facoltà di agraria" volume di 426 pagine stampato in 400 copie ed inviato a tutte le Facoltà di Agraria esistenti.
  • 1970 Seconda edizione del suindicato Catalogo con 1420 aggiornamenti.
  • 1971 Con Decreto ministeriale è nominata direttrice della biblioteca centrale della Facoltà di Agraria dell'università di Napoli.
  • 1972 Redige con la schedatura richiesta per i "rari" le 47 Cinquecentine della biblioteca centrale.
  • 1973 Considerato e completato il suo impegno di bibliotecaria chiede e ottiene dal Ministero il pensionamento anticipato per la legge per i dirigenti del 1973.

Giornalista (1973)

Dal giugno 1973 in poi ha svolto attività di giornalista nel campo di attualità culturali, tradizioni popolari, note di costume. Diventa professionista dell'Ordine nazionale dei giornalisti il 26 settembre 1991.

  • 1973-1980 redattore del quindicinnale La voce della Campania dal 1979 ne è anche Direttore responsabile.
  • 1981-1989 collabora con la Redazione napoletana del quotidiano Paese sera - sezione cultura con articoli e inchieste anche in pagine nazionali. Inventa "Lente a contatto" rubrica settimanale. L'ANSA letteraria del 23 marzo 1988 segnala a tutte le redazioni e pubblica un suo articolo "Giù le mani da Savinio".
  • 1983-1990 collabora con la redazione napoletana di La Repubblica con articoli e con il week-end in pagina nazionale.
  • 1991-1994 direttore e responsabile di Nadir periodico di orientamento riformista.
  • 1991-1997 collabora con la Rivista di cultura politica "La città nuova" edita da Gaetano Macchiaroli (anno VI numro 5-6 pp 104-107)
  • 1991- da questa data ha un contratto di collaborazione con Il Mattino di Napoli (Direttore Pasquale Nonno); ultimo suo intervento è del novembre 2017 "I guerrieri di Xian".
  • 2000-2012 è nel Comitato di redazione del mensile "Mezzogiorno-Europa" fondato da Giorgio Napolitano diretto prima da Andrea Geremicca poi da Paolo Gambescia.

Pubblicazioni

  • 1966 e 1970 Catalogo dei periodici posseduti dalla biblioteca e dagli istituti della Facoltà di Agraria dell' università di Napoli. La seconda edizione del 1970 indica 1420 aggiornamenti.
  • 1978-1980 redattore dell'opera voluta da Ferdinando Bologna "Cultura materiale arti e territorio in Campania" [Storia dell'arte della Campania] con i contributi di Bruno d'Agostino, Cesare De Seta, Arturo Fittipaldi, Paola Santucci volume di 750 pagine con i fascicoli inseriti nel quindicinale "la voce della Campania" poi rilegati in volume. Bibliografia generale, indici dei nomi, luoghi e opere a cura di Marina Guardati.
  • 2006 I Guardati. Storia di una Famiglia dal 1181 con prefazione di Giuseppe Galasso e saggi degli storici: Araldi, Goffredi, Benaiteau, Soprani, Papa.
  • 2008 "Lente a contatto e altre storie" piccola raccolta di suoi articoli dal 1973 al 1996 Arte Tipografica pp206.

Libri e giornali che citano Marina Guardati

  • Giuseppe Galasso in I Guardati 2006 pp 8.
  • "I Guardati" 2006 pp 173, 229-267.
  • Atanasio Mozzillo "I ragazzi di Monte di Dio" 1995 pp 56, 59, 71.
  • Maria Antonietta Picone "Fuori dall'ombra" 1991 pp 8.
  • Generoso Picone "I napoletani" 2005 pp 129.
  • Ermanno Corsi "Il nostro Novecento" pp 339.
  • Alfredo Profeta "Gaetano" 2006 pp 74
  • Ennio Simeone "Quel primo numero" in La voce della Campania anno VI numero 1 gennaio 1978.
  • Renato de Fusco "Quel cenacolo di stregoni" in La Repubblica 5 gennaio 2016 pp 9

Onorificenze

  • Dama d'onore e devozione del Sovrano Ordine di Malta gran Priorato di Napoli e Sicilia
  • Socio benemerito della Società napoletana di Storia patria