Utente:Menelik/Sandbox5

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Come già raccontato nel video dedicato al tour mondiale dei Dallas Tornado, l'origine del Cagliari "Chicago Mustangs" ha il via nel 1966.

Il calcio negli Stati Uniti e nel vicino Canada non hanno mai riscosso un grande successo, ma un gruppo di imprenditori era pronta ad investire in questo sport considerato straniero. Venne fondata così la "North American Soccer League", allo scopo di istituire un campionato professionistico di calcio in Nord America. Tale consorzio ebbe quasi subito il patrocinio sia della U.S. Soccer Federation che della FIFA, che gli riconobbe lo status di campionato di Prima Divisione. Ma un gruppo rivale, noto come National Professional Soccer League (NPSL), si propose come alternativa e il presidente del consorzio NASL, l'impresario sportivo canadese Jack Kent Cooke, onde evitare confusioni sugli acronimi, ribattezzò il suo gruppo "United Soccer Association". Si arrivò a una situazione di stallo, in quanto sebbene la USA fosse ufficialmente accreditato come vero campionato nazionale, era la NPSL ad avere un contratto televisivo, con la CBS. Questo provocò la migrazione in massa di tutti i giocatori delle franchigie della USA verso quelle della NPSL. Inizialmente intenzionata a partire nella primavera del 1968, la USA si trovò così spiazzata e decise di giocare d'anticipo, “importando” intere squadre europee e sudamericane in Nord America e facendo loro disputare il torneo del 1967 per conto delle franchigie ufficialmente censite, al fine di dar loro il tempo di ricostruire le squadre per la stagione successiva.

Vennero coinvolte dodici squadre, 10 europee e due sudamericane. A fare la parte del leone erano le isole britanniche con tre scozzesi (Aberdeen, Dundee United e Hibernian), tre inglesi (Stoke City, Sunderland e Wolverhampton), Glentoran dall'Irlanda del Nord e Shamrock Rovers dall'Eire. A completare il quadro delle europee c'erano gli olandesi dell'ADO Den Haag (l'unica che aveva vinto qualcosa in quella stagione, una coppa nazionale) e gli italiani del Cagliari, che proprio in quei anni stavano costruendo quella squadra che da lì a due anni avrebbe vinto lo scudetto 1970. Dal Sudamerica arrivarono i brasiliani del Bangu e gli uruguaiani del Cerro.

Si cercò di distribuire, per quel che fu possibile, le squadre tra le franchigie presenti per attirare più pubblico possibile. Quindi alla città di Boston, con una forte presenza di persone d'origine irlandese, venne assegnato il Shamrock Rovers, dando origine ai Boston Rovers. Il Cagliari andò a rappresentare Chicago, che ha una fortissima presenza di italoamericani, divenendo i Mustangs. A New York venne assegnato il Cerro, puntando con troppa fiducia all'anima cosmopolita della Grande Mela. Interessante invece fu la scelta della franchigia di Los Angeles, presieduta dal canadese Jack Kent Cooke, che era stato uno dei fondatori e massimi promotori della lega USA, che volle per il Wolverhampton, reputandola la squadra più forte tra quelle arruolate per il torneo.

Il torneo venne vissuto dalle squadre come una lunga sequenza di amichevoli, anche se si registrarono episodi di duro agonismo. Per esempio gli olandesi del San Francisco Golden Gate Gales si lamentarono della troppa verve agonistica del Cagliari Chicago Mustangs. Il torneo prevedeva la classica formula americana delle divisioni su base geografica (est e ovest), in cui però le che avrebbero determinato le due squadre finaliste che si sarebbero disputate il titolo nordamericano.