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Stuart Blank Levy (21 novembre 1938, 4 settembre 2019)

è stato un medico e ricercatore alla Tufts University. E' stato fra i primi a mettere in guardia sul problema della resistenza agli antibiotici e ha fondato la Alliance for the Prudent Use of Antibiotics[1] (Alleanza per un Uso Prudente degli Antibiotici).

Stuart B. Levy, è stato Professore di Biologia Molecolare, Microbiologia e Medicina, e Direttore del Center for Adaptation Genetics and Drug Resistance presso la Tufts University School of Medicine e medico del personale presso il Tufts Medical Center. È stato anche presidente dell'Alleanza internazionale per l'uso prudente degli antibiotici e, insieme a Walter Gilbert, ha co-fondato Paratek Pharmaceuticals.[2] E' stato un ex presidente della Società Americana di Microbiologia. Il professor Levy è morto il 4 settembre 2019.

Dr. Levy led the discovery of the first energy-dependent antibiotic efflux mechanism and efflux protein (for tetracyclines). His research into multiple drug resistance revealed a regulatory locus, mar, for intrinsic antibiotic resistance and virulence among the Enterobacteriaceae and other bacteria. He led the first, and perhaps only, prospective farm study showing that feed containing low dose antibiotics led to the emergence of antibiotic resistance in animals and the farm family. He has published over 300 papers, edited four books and two special journal editions devoted to antibiotic use and resistance. His 1992 book, The Antibiotic Paradox: How Miracle Drugs Are Destroying the Miracle, now in its second edition, has been translated into four languages.

--> Segnalare intervista a David Quammen per il libro "L'intricato albero della vita"

was a researcher and physician at Tufts University. He was among the first to advocate for greater awareness of antibiotic resistance and founded the Alliance for the Prudent Use of Antibiotics.





BOZZA MIGLIORAMENTO VOCE GEOTECNICA

Premessa sul criterio di rottura

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Occorre premettere che nell'ambito della meccanica delle terre abbiamo a che fare con materiali che sono nella realtà pressoché puramente attritivi (privi di un elemento di coesione interna come succede nei metalli o nel calcestruzzo nell'ambito della scienza delle costruzioni - anche se talora compare una lieve cementazione dovuta per esempio al chimismo dei fluidi che scorrono nel mezzo poroso) e che la rappresentazione in termini coesivi (mezzo di Tresca) è una pura astrazione, ma utile a rappresentare il comportamento plastico del terreno nel caso di mezzo completamente saturo. Il caso più generale, quello denominato generalmente come di Mohr-Coulomb, che tiene conto sia della coesione interna c, che dell'angolo di attrito, è in genere utilizzato per approssimare il caso che si verifica di frequente nelle argile sovraconsolidate, o nelle sabbie molto compattate, di inviluppo di rottura curvilineo (l'angolo di resistenza definito "di picco" è maggiore dell'angolo di attrito interno, e tale inviluppo di rottura che non è più rappresentato da una retta nel piano sigma, tau, viene linearizzato tramite l'intercetta c sul piano sull'asse delle tau, mentre come pendenza della retta tangente al cerchio di Mohr di rottura viene scelta fra quelle caratteristiche del problema in esame (stato tensionale e storia deformativa del campione di terreno considerato). Si ha così la rappresentazione "di comodo" di Mohr Coulomb come: tau=c+sigma*tan(phi).

Rappresentazione in termini di tensioni principali

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In caso di mezzo non coesivo

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Fig.1 - Criterio di rottura, dimostrazione in caso di mezzo non coesivo.
Fig.1 - Criterio di rottura, dimostrazione in caso di mezzo non coesivo.

Si riconosce, come visibile in fig.1, che:

da cui risolvendo rispetto alla

In caso di mezzo puramente coesivo (criterio di Tresca)

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Il criterio di Tresca descrive il comportamento di un materiale puramente coesivo. Trattandosi dei terreni, che non hanno quasi mai una vera coesione interna, esso viene in realtà utilizzato per simulare il comportamento meccanico in caso di condizioni non drenate (ossia quando il terreno è saturo e le sovrapressioni interstiziali dell'acqua che insorgono in risposta all'applicazione di un carico esterno non sono dissipate, per cui il volume non può variare).

In condizioni non drenate (mezzo di Tresca)

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