Utente:Maxslyfox/Sandbox

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Ho iniziato a pattinare all'età di 4 anni , mio padre pattinava , lui aveva iniziato all'eta di 18 anni un pò grande era diventato un atleta discreto con ottimi risultati a livello internazionale . Lui era stato a trasmerteci la sua passiona che poi e diventata quella di una famiglia. Ero piccolo iniziavo a partecipare alle gare dei cuccioli (un fuori categoria) alla linea di partenza piangevo sempre, non volevo mai correre ero terrorizzato , ancora oggi non so il perchè, ma dopo che tutti partivano io piano piano partivo con vicino mia madre o qualcuno perchè avevo paura. Forse la competizione non la sopportavo o non sò. Crescevo nella mia terra la sicilia la scuola la odiavo non c'ero portato,le mie giornate erano scuola ,pranzo a casa cartoni animati poi via con la palla a giocare fino a tarda sera. Poi Papà voleva a tutti i costi che noi pattinavamo e allora iniziavano gli allenamenti anche sui pattini , dovevo rinunciare sempre al pallone. Oggi dovrei solo ringraziarlo mio padre , all'epoca non lo sopportavo. Lui mi ha tolto dalla strada , da noi l'infanzia poteva essere fondamentale per il proseguo delle ns vite, il pattinaggio mi ha dato molto sopratutto quando invece di uscire la sera con i tempi che correvano in sicilia (la mafia ) andavo a dormire per riposarmi e preparare l'allenamento del giorno successivo ore 7 della mattina. Un fastidio mio padre 2 o 3 volte a settimana mi svegliava per fare allenamento avevo 13 14 anni iniziavo ad andare benino, allora lui mi tirava l'acqua per farmi alzare , io non volevo mai andare ma non c'era nulla da fare, logicamente lui si allenava con noi . Dopo andavo a scuola bello tonico ti posso dire che tutte le volte che mi allenavo al mattino stavo sempre bene durante il giorno.

Iniziavano i problemi con mio padre io non volevo piu pattinare allora in famiglia era sempre guerra fredda , mia madre era disperata . Volevo fare il calciatore il sogno di tutti i bambini, giocavo cn la squadra del mio paese , ero un centrocampista offensivo, allora in inverno andavo sempre a fare preparazione invernale con la squadra di calcio poi ad aprile smettevo per riprendere le gare , diciamo che giocavo a palla e pattinavo (doppio sport) Per me dire a mio padre non pattino più era un dolore , vedevo che lui la prendeva male e non mi rivolgeva la parola, ma io volevo smettere di pattinare.

Alla fine della scuola visto che non ero bravo a studiare decisi di smettere gli studi e di lavorare , mio padre mi assecondò allora iniziai a lavorare con la ditta di mio zio,cercavamo l'acqua sottoterra si usavano macchinari incredibili e si faceva una fatica enorme . Sempre la stessa cosa mattino allenamento poi lavoro , i giorni feriali avevo l'obbligo di non rientrare a casa dopo le 23 il sabato un 'ora dopo. Che imbarazzo sentivo nei confronti dei miei amici , loro non erano sportivi e facevano sempre tardi , non avevano un padre rompiscatole , ma meglio per me alla fine e stato un bene . Intanto lavorando avevo qualche soldo , la metà dei miei guadagni andava ai miei, poi con l'avvento del pattino in linea dovevamo adattarci allora pian piano mi misi dei soldi da parte per comprarmi i pattini in linea ebbi i miei primi pattini nel 1993.(io ho corso anche con le ruote di legno)

Intanto gli anni novanta da noi c'era molta delinquenza e questo mio padre lo sapeva bene e che potevo finirci facilmente dentro (a dire il vero non ero un santo) , solo oggi riesco a capirlo, ma in quell'epoca non accettavo tutto questo , volevo solo stare sempre fuori nelle sale da giochi in piazza a giocare a palla e fregarmene del pattinaggio. A 17 anni mi qualificavo per partecipare al mio primo mondiale 1993 colorado springs, feci la riserva . Al mio ritorno mi accorsi di aver perso il lavoro , mio zio non era disposto a tenere uno come me che non faceva altro che partire per andare a correre , lui e tutt'oggi un lavoratore incredibile . Allora iniziai a cercare un'altro lavoro dopo aver fatto cestini , sistemato motozappe,lavorato in carrozzeria,l'eletricista,muratore andai a fare il fabbro. Per 150 mila lire alla settimana (mio zio mi pagava quasi il doppio) . Sempre la solita vita iniziavano i problemi con mio padre ancora una volta chiedevo di smettere io non volevo piu pattinare, mio padre per punizione era sempre piu rigido nelle sue regole , diceva non vuoi pattinare allora rientro a casa alle 22.30 , sai quante volte mi aspettava sveglio. Una volta mi rincorse per 10 minuti di ritardo che feci , dovevi vederlo lui scappò con la nostra bici per cercare di prenderci , ma non si ricordava che all'epoca correvo più forte a piedi che con i pattini, stessa sorte per mio fratello il piu grande , quella sera tutti e due a correre sulla via principale del mio paese e mio padre a rincorerci, la notte finì che noi due andammo a dormire da mia nonna e lui ritornò a casa . Sai quante volte. Poi iniziai a vedere la vita da un'altro lato da quello che deve provare a far qualcosa sul serio , mi misi in testa che dovevo essere un campione del pattinaggio . Il calcio era svanito il lavoro perso allora provo. 1994 secondo mondiale ,gujan mestras france .Avevo paura ma ero io il ragazzo cresciuto nella terra di nessuno. Andavo forte sulle gare a punti ma sempre e qualcosa mi frenava, soffrivo di una tacchicardia dalla nascita , iniziavano i problemi li. 1995 australia Perth riuscii a vincere la medaglia d'oro contro il mito chad che era stato eliminato ma all'ultimo giro la tacchicardia mi gioco un brutto scherzo.venne fuori il mio cuore pompava 240battiti al minuto per me tutto normale a parte che non mi sentivo braccia gambe ecc.finii la gara chiudendo l'ultima curva l' americano Derek Dowing arrivai all'arrivo con le braccia alzate a difendere quello che doveva essere il mio primo mondiale , ma attenzione il terzo era un australiano . indovinate che successe ? Io e derek squalificati l'australiano vinse il mio oro.Adesso capisco anche il perchè , allora in quel campionato servivano voti per la politica e ci fu tutto un giro per accontentare gli australiani che non vi dico , a rimetterci sempre gli atleti per questa sporca politica. Morale sottoterra , il mio cuore ancor piu distrutto. Tornai a casa fui sponsorizzato dalla ULTIMATE andai a vivere da Verducci qui la svolta della mia vita.Lui mi aiuto molto anche economicamente. La loro famiglia aveva sostituito la mia Non tornai piu a casa mia in sicilia Poi decisi di parlare del mio problema ad un medico , (non l'avevo mai fatto per paura de essere fermato e non poter pattinare proprio nel momento in cui mi ero fissato un obbietivo. 1996 mondiali italia c'è chad il fenomeno , sulla gara a punti possiamo vedere che puo succedere , pronti via la mia tacchicardia inizia prima del previsto. Via i ospedale accertamenti ecc., scoperta!!!! mi affido a patrizio sarto ex pluricampione modiale e stella del pattinaggio italiano nonchè dottore cardiologo. Chiesi comunque di partecipare alla finale ma al minimo cenno del mio cuore di fermarmi. Parte la finale primi punti in palio volata con Chad spaccata per i punti e il mio cuore inizia a battere a 1000 all'ora. Mi fermo subito , deluso amareggiato e convinto di aver fnito la mia carriera in quella volata cn chad . No Patrizio disse no troveremo la soluzione .era il settembre del 1995 Ottobre 6 mi faccio un intervento al cuore praticamente una sonda mi entra dentro a bruciare una via anomala. novembre 21 torno a controllo , idoneo posso tornare a correre subito (a volte la vita ti cade adosso ma se riesci a stare in alto ti alzi presto) dovrò aspettare ancora 2 mondiali per poter vincerne uno contro chad , io arrivavo sempre secondo.

Poi con le maratone decisi di abbandonare la mia nazionale per dedicarmi alle maratone dove si riusciva a guadagnare. Le promesse fatte dalla mia federazione mai mantenute , fin quando gli fai comodo ti promettono il mondo appena non gli fai comodo sei scaricato. Tornai a correre per la mia nazioanel dopo qualche anno sempre dietro le loro solite promesse ma era sempre era un buco nell'acqua .

Le maratone iniziavano a fare gola a tutti i piu forti pattinatori, allora dal 2000 che io partecipo alla coppa del mondo.

Oggi posso solo ringraziare dio e mio padre per quel che ho fatto e quel che sono. Ho girato il mondo o corso con i piu forti atleti di sempre (chah ,muse , giquel ,botero,mantia ,saggio,briand,) Ho conosciuto il mondo e saperlo apprezzare,diversi modi e stili di vita ho avuto amici veri falsi neri bianchi ecc. da cui ho comunque imparato qualcosa

Ho continuato a fare pattinaggio per lavoro sono riuscito nel mio obbiettivo , l'unico rammarico le olimpiade .

Infine e storia dei ns giorni