Utente:MartinaMat/Sandbox

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È necessario adottare numerose misure per sviluppare sistemi agricoli resistenti alla siccità anche negli anni “normali” caratterizzati da precipitazioni nella media. Questi provvedimenti includono sia azioni politiche sia misure di gestione:[10]

  1. migliorare le misure di conservazione e stoccaggio dell’acqua ,
  2. fornire incentivi per la selezione di colture resistenti alla siccità ,
  3. utilizzare sistemi di irrigazione a volume ridotto, e
  4. gestire le coltivazioni per ridurre la perdita idrica,
  5. non piantare le colture.

Gli indicatori per lo sviluppo sostenibile delle risorse idriche sono:[11]

  • Risorse idriche interne rinnovabili. Si tratta del flusso medio annuale di fiumi e acque sotterranee generate dalle precipitazioni endogene, dopo aver garantito che non ci sia un doppio conteggio. Rappresenta la quantità massima di risorse idriche prodotte all’interno di un paese. Tale valore, espresso come media su base annua, è invariabile nel tempo (tranne in caso di comprovato mutamento climatico ). L’indicatore può essere espresso in tre diverse unità: in termini assoluti (kmᶟ/anno), in mm/anno (è una misurazione relativa al tasso di umidità del territorio) e in funzione della popolazione (mᶟ/per persona per anno).[11]
  • Risorse idriche globali rinnovabili. Si tratta della somma tra le risorse idriche rinnovabili interne al paese e il flusso in entrata proveniente dall’esterno del paese. Diversamente dalle risorse interne, questo valore può variare nel tempo se lo sviluppo a monte riduce la disponibilità di acqua al confine. I trattati, che garantiscono un flusso specifico che il paese a monte deve riservare al paese a valle, possono essere presi in considerazione nel calcolo delle risorse idriche complessive di entrambi i paesi.[11]
  • Indice di dipendenza. Si tratta della proporzione delle risorse idriche rinnovabili globali originate al di fuori del paese, espresse in percentuale. È l’espressione del livello di dipendenza delle risorse idriche di un paese dai paesi vicini.[11]
  • Prelievo dell’acqua. Considerando i limiti precedentemente descritti, solo il prelievo d’acqua loro può essere regolarmente calcolato su base nazionale come misura del consumo idrico. Il valore complessivo o per persona relativo al ritiro annuo dell’acqua offre una valutazione dell’importanza dell’acqua nell’economia di un paese. Se espresso in percentuale di risorse idriche, esso mostra l’aumento della pressione sulle stesse. Una stima approssimativa mostra che se il prelievo dell’acqua supera un quarto delle risorse d’acqua globali rinnovabili di un paese, l’acqua può essere considerata un fattore limitante per lo sviluppo e la pressione sulle risorse idriche può colpire reciprocamente tutti i settori, dall’agricoltura all’ambiente, alla pesca.[11]

Suolo [ modifica ]

Pareti costruite per evitare lo scorrimento dell’acqua.



L’erosione del suolo sta rapidamente diventando uno dei più gravi problemi del mondo. Si stima che “più di mille milioni di tonnellate di suolo dell’Africa australe vengano erose ogni anno. Gli esperti prevedono che i raccolti saranno dimezzati entro 30-50 anni, se l’erosione continua ai tassi attuali.”[12] L’erosione del suolo si sta verificando a livello mondiale. Il fenomeno viene definito “picco del suolo”, in quanto le attuali tecniche di agricoltura industriale su larga scala stanno compromettendo la capacità dell’umanità di coltivare il cibo nel presente e per il futuro. Senza sforzi volti a migliorare le pratiche di gestione del suolo, la disponibilità di terreno coltivabile diventerà sempre più problematica. L’agricoltura intensiva riduce il livello di carbonio nel suolo, compromettendo la struttura del suolo, la crescita delle colture e il funzionamento degli ecosistemi,[13] e accelerando i cambiamenti climatici .[13] Le tecniche di gestione del suolo comprendono: la tecnica di non-lavorazione (o di lavorazione zero), la progettazione keyline , i frangivento per ridurre l’erosione eolica , incorporando nuovamente nei campi materia organica contenente carbonio , riducendo i fertilizzanti chimici e proteggendo il suolo dallo scorrimento dell’acqua.[14][15]

Fosfato [ modifica ]

Il fosfato è un componente principale dei fertilizzanti chimici. E’ il secondo nutriente più importante per le piante dopo l’azoto[16] ed è spesso un fattore limitante.[17] E’ fondamentale per l’agricoltura sostenibile dato che può migliorare la fertilità del terreno e la resa dei raccolti.[18] Il fosforo è coinvolto in tutti i principali processi metabolici tra cui la fotosintesi, il trasferimento di energia, la trasduzione del segnale, la biosintesi macromolecolare e la respirazione. E’ necessario per la ramificazione e la forza delle radici, per la formazione dei semi e può incrementare la resistenza alle malattie.[19]

Il fosforo si trova nel terreno sia in forma organica sia in forma inorganica e costituisce lo 0,05% della biomassa del suolo.[19] Tuttavia, solo lo 0,1% del fosforo presente può essere assorbito dalle piante.[19] Questo è dovuto alla scarsa solubilità[19] e all’elevata reattività del fosforo con gli elementi presenti nel suolo come alluminio, calcio e ferro, che ne causano la fissazione.[17] Il prolungato impiego di fertilizzanti chimici contenenti fosfato causa l’eutrofizzazione e riduce la fertilità del terreno, perciò si sono cercate altre fonti.[19]

Un’alternativa è il fosfato di roccia (fosforite), ormai una fonte naturale in certi terreni.[20] In India, ci sono quasi 260 milioni di tonnellate di fosfato di roccia.[18] Tuttavia, la fosforite è una risorsa non-rinnovabile ed è esaurita dalle estrazioni minerarie ad uso agricolo:[18] i giacimenti dovrebbero esaurirsi nel giro di circa 50-100 anni; il picco del fosforo si verificherà approssimativamente nel 2030.[21] Questo dovrebbe far aumentare i prezzi dei prodotti alimentari così come i costi dei fertilizzanti fosfatici.

Un modo per rendere il fosfato di roccia più efficace e per farlo durare di più è implementare inoculanti microbici come microrganismi solubilizzanti fosfati (Phosphate-solubilizing microorganisms, PSMs).[17] Fonte di questi microrganismi sono il compost o il riciclaggio di rifiuti umani o animali.[16] Specifici microrganismi solubilizzanti fosfati possono essere aggiunti al suolo.[20] Questi solubilizzano il fosforo già presente nel terreno e utilizzano processi come la produzione di acido organico e le reazioni di scambio ionico per far sì che il fosforo sia disponibile per le piante.[20] Da quando questi microrganismi sono utilizzati, c’è stato un incremento nella crescita dei raccolti, soprattutto in termini di altezza dei germogli, di biomassa secca e di resa del raccolto del grano.[20]

L’assorbimento di fosforo è ancora più efficace alla presenza di micorrize nel suolo.[22] La micorriza è un tipo di associazione simbiotica mutualistica tra piante e funghi,[22] i quali sono ben attrezzati per far sì che le sostanze nutritive, incluso il fosforo, siano assorbite dal terreno.[23] Questi funghi possono aumentare l’assorbimento di nutrienti nel terreno in cui il fosforo è stato fissato da alluminio, calcio e ferro.[23] Le micorrize possono anche rilasciare acidi organici che solubilizzano il fosforo che altrimenti non sarebbe disponibile.[23]

Note[modifica | modifica wikitesto]

10. Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America, March 25, 2008 vol. 105 no. 12 4928–4932 [2]

11. "What is Sustainable Agriculture? — ASI". Sarep.ucdavis.edu. Archived from the original on 2007-04-21. Retrieved 2013-09-10.

12. "Indicators for sustainable water resources development". Fao.org. Retrieved 2013-09-10.

13. "CEP Factsheet". Musokotwane Environment Resource Centre for Southern Africa. Archived from the original on 2013-02-13.

14. Powlson, D.S.; Gregory, P.J.; Whalley, W.R.; Quinton, J.N.; Hopkins, D.W.; Whitmore, A.P.; Hirsch, P.R.; Goulding, K.W.T. (2011-01-01). "Soil management in relation to sustainable agriculture and ecosystem services". Food Policy. 36: S72–S87. doi:10.1016/j.foodpol.2010.11.025.

15. Principles of sustainable soil management in agroecosystems. Lal, R., Stewart, B. A. (Bobby Alton), 1932-. CRC Press. 2013. ISBN 978-1466513471. OCLC 768171461.

16. Gliessman, Stephen (2015). Agroecology: the ecology of sustainable food systems. Boca Raton: CRC Press. ISBN 978-1439895610. OCLC 744303838.

17. Atekan, A.; Nuraini, Y.; Handayanto, E.; Syekhfani, S. (2014-07-07). "The potential of phosphate solubilizing bacteria isolated from sugarcane wastes for solubilizing phosphate". Journal of Degraded and Mining Lands Management. 1 (4): 175–182. doi:10.15243/jdmlm.2014.014.175.

18. Khan, Mohammad Saghir; Zaidi, Almas; Wani, Parvaze A. (2007-03-01). "Role of phosphate-solubilizing microorganisms in sustainable agriculture — A review". Agronomy for Sustainable Development. 27 (1): 29–43. doi:10.1051/agro:2006011. ISSN 1774-0746.

19. Cordell, Dana; White, Stuart (2013-01-31). "Sustainable Phosphorus Measures: Strategies and Technologies for Achieving Phosphorus Security". Agronomy. 3 (1): 86–116. doi:10.3390/agronomy3010086.

20. Sharma, Seema B.; Sayyed, Riyaz Z.; Trivedi, Mrugesh H.; Gobi, Thivakaran A. (2013-10-31). "Phosphate solubilizing microbes: sustainable approach for managing phosphorus deficiency in agricultural soils". SpringerPlus. 2: 587. doi:10.1186/2193-1801-2-587. PMC 4320215. PMID 25674415.

21. KAUR, Gurdeep; REDDY, Mondem Sudhakara (2015). "Effects of Phosphate-Solubilizing Bacteria, Rock Phosphate and Chemical Fertilizers on Maize-Wheat Cropping Cycle and Economics". Pedosphere. 25 (3): 428–437. doi:10.1016/s1002-0160(15)30010-2.

22. Cordell, Dana (2009). "The story of phosphorus: Global food security and food for thought". Global Environmental Change. 19 (2): 292–305. doi:10.1016/j.gloenvcha.2008.10.009. Retrieved 2013-09-10.

23. Plant relationships. Carroll, George C., 1940-, Tudzynski, P. (Paul). Berlin: Springer. 1997. ISBN 9783662103722. OCLC 679922657