Utente:Martina.gagliardi/Sandbox

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Ricciardo Minutolo

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Ricciardo Minutolo è il protagonista e il titolo della sesta novella del terzo giorno del Decameron di Boccaccio. La figura di narratrice della giornata è affidata a Fiammetta, mentre la regina della giornata è Neifile. Il tema di questa novella è l’utilizzo dell’ingenio nell’ambito dell’amore per ottenere una cosa desiderata da molto tempo.

La vicenda si svolge a Napoli.

Personaggi della novella

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Ricciardo Minutolo

E' un giovane napoletano di nobili origini, sposato con una giovane e bella donna. E’ un uomo molto furbo, ricco e testardo, innamorato di Catella.

Catella

E' una donna napoletana di una bellezza insuperabile, moglie di un gentiluomo di nome Filippello Sighinolfi da lei molto amato e del quale è molto gelosa.

Filippello Sighinolfi

E' il marito di Catella.

Trama della novella

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Questo racconto è ambientato a Napoli (città nota per essere considerata una delle più allegre tra le città italiane). Qui risiede un giovane nobiluomo di nome Ricciardo Minutolo, il quale nonostante sia sposato con una bellissima donna, si innamora di Catella, sposata però al gentiluomo Filippello Sighinolfi.

Ricciardo si innamora follemente della bellezza irraggiungibile di questa dama, tanto da diventare la sua ossessione. Proprio per questo motivo si ritrova a parlarne con tutti i suoi conoscenti, i quali però lo avvertono dell’amore e della gelosia che Catella nutre nei confronti del suo uomo Filippello. Gli consigliano pertanto di rinunciare alla donna impossibile. Sebbene sia stato messo in guardia Ricciardo è molto testardo e cerca di trarre vantaggio dalla gelosia di Catella. Decide quindi di diffondere la notizia di un suo nuovo amore, facendo pensare a tutti i suoi conoscenti di aver superato il sentimento verso Catella. Accade che, come consuetudine nella stagione calda, i napoletani si recano al mare per godersi in compagnia il tempo libero. A questo punto Ricciardo mette in atto il suo piano: l’uomo si ritrova con Catella e altre sue amiche per divertirsi al bagno e quando rimangono soli, Ricciardo si rivolge alla donna raccontandole di un certo Filippello innamorato di una tale. Catella si dimostra assolutamente gelosa e chiede i particolari della storia, poiché crede si stia trattando del suo uomo. Ricciardo, prima di proseguire, si assicura che la donna non sparga la voce e le racconta che Filippello è innamorato di sua moglie e comunica inoltre a Catella dell’appuntamento che i due avrebbero avuto il giorno seguente in uno dei bagni in spiaggia.

Ricciardo propone quindi a Catella di recarsi al bagno con lui ed ella, non sapendo dell’inganno, accetta la proposta. Egli aggiunge inoltre che non lascerà sua moglie andare al bagno e quindi Catella dovrà fingersi l’amante. Di rientro a casa Catella nota una carenza di affetto da parte del marito; ciò aumenta in lei i dubbi circa un eventuale tradimento. Il giorno seguente poco prima dell’appuntamento Ricciardo si pone in una stanza buia, fingendosi Filippello in attesa dell’amante. Catella giunta al bagno, attenta a non lasciarsi sfuggire alcun rumore (per non farsi riconoscere) si finge l’amante, non sapendo che in realtà ad attenderla c’è lo scaltro Ricciardo. Arrivato il momento Catella si rivolge a Ricciardo pensando fosse il marito, con tono sconsolato e grande disappunto. Nell’urgenza dichiara anche di aver rifiutato il corteggiamento da parte di Ricciardo per l’amore del marito. Ricciardo, udendo tutto ciò, si rivela ammettendo tutto l’inganno.

Catella disperata giura all’uomo vendetta. In seguito alle dure parole della donna Ricciardo inizia a tranquillizzarla con abbondante affetto riportandola alla dolcezza. Dopo tutto ciò Catella riconosce i sentimenti dei baci dati a Ricciardo, finendo per amarlo per sempre.


Il tema che Boccaccio sceglie di affidare a Fiammetta non è casuale. Infatti già nel 1343-1344 con l’“Elegia di Madonna Fiammetta” lo scrittore aveva posto molta attenzione alla psiche femminile. In particolar modo si focalizza su Fiammetta, figura probabilmente esistita e della quale Boccaccio si innamorò durante la sua permanenza a Napoli (essendo Fiammetta la figlia illegittima di Roberto D’Angiò), ma per la quale soffrì senza mai avere il suo amore. Nell’Opera del Decameron ritorna infatti il desiderio dell’uomo di avere al suo fianco una donna che ne desidera un altro. La novella esprime l’amore folle di Ricciardo verso la donna amata, ovvero Catella, un sentimento che a differenza della Divina Commedia è una forza che viene scaturita dalla Natura e non da Dio. Per questo motivo infatti Ricciardo, pur di arrivare alla donna e conquistarla, rifiuta i consigli dei suoi coetanei e lotta per ottenere l’amore della donna. Questa novella viene considerata una narrazione avventurosa che allinea una serie di eventi che il protagonista stesso compie nei confronti di Catella. In questa novella si trova raramente il ritratto “in posa” dei particolari fisici dei personaggi: per lo più i profili dei personaggi si compongono attraverso le azioni che essi svolgono nell’arco della vicenda. Infine le voci dei personaggi sono una folla multiforme poiché appartengono ai più diversi ceti sociali e alle più svariate aree geografiche. Di conseguenza anche i loro linguaggi appartengono a gruppi linguistici differenti.