Utente:Madeo.Salvatore

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Madeo Salvatore (Rossano Calabro, 1989)è uno studente di medicina e chirurgia presso il campus biomedico di Roma.

Accenni biografici

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Nasce nella tranquilla cittadina di Rossano Calabro. Dimostra nel corso della crescita sempre più amore per la sua terra al punto di essere nominato, al'età di soli 18 anni, segretario dell'associazione culturale Roscianum, una delle più conosciute della sua città. Ragazzo poliedrico ed impegnato in più attività, partecipa con la squadra di basket della sua città al campionato di Serie C2 prima, D Poi, oltre ai campionati giovanili, giocando con continuità e divenendo uno dei punti cardini della squadra. Alla ricerca di nuove emozioni sportive lascerà l'attività cestistica per dedicarsi a quella calcistica, ma non da giocatore, bensì da arbitro (debutterà in prima categoria all'età di 18 anni dopo un solo anno di attività arbitrale). Si diploma presso il liceo classico della sua città con il massimo dei voti (nel medesimo liceo ricoprirà anche la carica di rappresentante di istituto e sarà tra i fondatori - redattori del giornale scolastico). Attualmente studia medicina e chirurgia presso il campus biomedico di Roma.

Rap, scrittura e video blog

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Tra le varie attività svolte nel corso della vita non possono non essere citate il rap e la scrittura. La vena poetica lo accompagna sin da piccolo. All'età di 11 anni vince il suo primo concorso a livello provinciale per una poesia intitolata "la solitudine degli anziani". L'anno successivo vince altri 2 concorsi, entrambi a livello regionale con 2 diverse liriche, in una delle quali, "Il babbo scolaro", affronta il tema dell'analfabetismo. A 13 anni si farà notare invece a livello nazionale classificandosi 2° su oltre 6000 saggi in prosa in un concorso indetto dal ministero della pubblica istruzione in associazione con l'unione nazionale consumatori sul tema "scienza ed alimentazione" . A 16 anni, in occasione della morte del Papa Giovanni Paolo II, scriverà in suo onore una lirica che lo porterà, lo stesso anno, a classificarsi quinto in un concorso a livello nazionale. Da questo momento in poi, avvicinatosi alla musica rap, inizierà a musicare alcune sue liriche sul medesimo stile musicale. Ciò lo porterà all'incisione di un progetto musicale dal titolo "Io non ci riprovo mixtape" che riscontrerà discreto successo tra i ragazzi della sua città (sul web è possibile trovare video con sue esibizioni live). Altra significativa iniziativa che merita di sicuro menzione è quella del video blog: inquadrando se stesso con una telecamera, discute in pochi minuti su eventi successi nel medesimo giorno, dicendo la sua e suscitando dibattiti e confronti con molti utenti che seguono i suoi video (visibili sul suo profilo facebook).

Il caso Mister X

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Persona di forte personalità, ha da sempre suscitato attenzione su di sè con iniziative in taluni casi al limite dell'immaginario. Emblematico è in tal senso il caso "Mister x": cercando di far notare ai suoi colleghi di scuola che alcuni valori, quali l'umiltà di considerare le persone per quello che sono e non per quello che hanno, e l'eccessivo mania di ostentare marche griffate nelle quali identificare la propria persona, ha inventato questo personaggio che ha attirato per quasi un anno l'attenzione di tutti gli alunni della sua scuola. Per prima cosa inserì nella cassetta della posta della redazione del giornale scolastico un foglietto all'apparenza bianco, ma che in basso a margine recava una scritta minuscola al contrario che riportava un enigma da risolvere. E' risaputo che le cose strane ed insolite attirino maggiormente l'attenzione di quelle quotidiane e scontate. Nell'enigma precisava che la soluzione avrebbe fornito una parola che sarebbe servita per comporre una frase di senso compiuto che si sarebbe formata con la soluzione degli enigmi successivi. L'insolito gioco fu subito accolto da tutti con grande entusiasmo e curiosità, mentre in molti iniziarono a cercare di capire chi si nascondesse dietro Mister X. Per non far cadere i sospetti su di sè, chiese ad un suo fidato amico, al quale spiegò il suo gioco invitandolo al silenzio, di mettere il bigliettino con il secondo enigma durante una sua giornata scolastica, e nella fattispecie mentre la sua classe era impegnata nel compito di Italiano durante il quale non uscì mai dalla classe. Non essendosi mai allontanato dal suo banco, ed avendo alla fine del compito i ragazzi della sua classe trovato il bigliettino dentro la cassetta della posta del giornalino, nessuno avrebbe potuto sospettare di lui, nè tanto meno di tutti coloro che svolsero il compito senza uscire dall'aula nella sua classe. Il gioco andò così avanti fin quando non creò il contatto msn di mister x con il quale iniziò a contattare e parlere tutti coloro che lo aggiungevano utilizzando il carattere symbol e costringendoli ad una traduzione simultanea tramite un programma writer con "word" (i ragazzi che lo aggiunsero furono il 70 % di quelli della sua scuola). Nelle conversazioni metteva in evidenza il perchè stesse facendo questo gioco, utilizzando battute secche e taglienti. Il gioco andò avanti per mesi e in taluni casi alcuni enigmi venivano posti anche al di fuori della scuola e trovati dai ragazzi che volevano partecipare alle ricerche con mappe o indicazioni che "mister x" forniva (un cd contenente un enigma fu per esempio sotterrato per pochi centimetri sotto un albero della villa comunale). Alla fine del gioco la frase fu completata grazie alla risoluzione degli enigmi che era lo stesso mister x ad inventare: "Vogliamo un mondo in cui sia l'essere a prevalere sull'apparire, sia una mano tesa all'aiuto a prevalere su pugno sferrato". Alla conclusione degli enigmi mister x allegò ai complimenti per la risoluzione del suo gioco una lettera che fu pubblicata sull'ultimo numero del giornalino scolastico di quell'anno. Solo dopo la chiusura della scuola, tra lo stupore di tutti, Salvatore uscirà allo scoperto rivelando di essere stato lui mister x. Se non fosse stato lui stesso a svelarne l'identità, nessuno lo avrebbe mai scoperto.

Impegno in campo sociale

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Si è da sempre impegnato anche in campo sociale con attività di volontariato atte ad aiutare ragazzi con situazioni familiari o sociali disagiate. Già ad 11 anni, per 2 pomeriggi a settimana, aiutava ragazzi delle scuole elementari in difficoltà con lo studio a svolgere i loro compiti. Più tardi, al compimento dei 15 anni si dedicherà ogni anno ad attività di animazione per tutto il mese di giugno per bambini di età compresa tra i 5 ed i 12 anni presso i padri giuseppini del Murialdo, ricoprendo il ruolo di responsabile di squadra e laboratorio per i primi 2 anni, e cordinando, il terzo anno, insieme ad altri 3 ragazzi e 2 ragazze, l'attività di animazione generale.