Utente:Luca-060/Carta della Natura

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Cos’è ?

E’ il documento pubblico, ufficiale e obbligatorio, nonché uno strumento conoscitivo e programmatorio della Repubblica Italiana, previsto dall’art. 3 della L. 394/1991 e posto alla base di ogni pianificazione territoriale e urbanistica del territorio nazionale.


Perché ?

Per individuare le linee fondamentali dell'assetto del territorio con riferimento ai valori naturali ed ambientali con lo scopo di garantire e promuovere, in forma coordinata, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio naturale del paese (articolo 1, comma 1, L. 394/1991).


Come è realizzata ?

Integrando, coordinando ed utilizzando tutti i dati disponibili (fisici, floristici, faunistici, demografici, edilizi, produttivi, ed infrastrutturali) relativi al territorio della Repubblica Italiana, ivi compresi quelli contenuti nella "Carta della Montagna" (altro documento ufficiale dello Stato previsto dall’art. 14 della legge 3 dicembre 1971, n.1102), prodotti dai privati e dalle pubbliche amministrazioni in conformità agli indirizzi del Comitato per le aree naturali protette (ora della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano).


Chi la deve realizzare ?

Inizialmente il compito è stato affidato ai Servizi Tecnici Nazionali, istituiti con la legge 18 maggio 1989, n.183; poi, dopo il loro accorpamento nell’Agenzia per la Protezione dell’Ambiente e per i Servizi Tecnici (A.P.A.T) dalla stessa Agenzia (ora Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale istituito con la legge n. 133/2008).


Come si è svolta la sua realizzazione?

In assenza di precedenti esperienze consolidate i lavori per la redazione di Carta della Natura d’Italia si sono sviluppati in diverse fasi. Una prima fase iniziale che ha visto la realizzazione preliminare della “Carta delle Unità Fisiografiche dei Paesaggi Italiani alla scala 1:250.000” in collaborazione con il Dipartimento di Biologia dell’Università degli studi di Trieste per la definizione di indici e indicatori rappresentativi idonei per la valutazione di qualità e vulnerabilità ambientale. Una successiva fase sperimentale alla scala 1:50.000 che ha visto coinvolto il mondo accademico nazionale tra la fine degli anni novanta ed il 2004. Tale studio, al quale hanno contribuito molte università italiane, ha portato alla realizzazione di carte degli habitat di aree significative distribuite su tutto il territorio nazionale, permettendo di testare metodologie e tecniche di realizzazione della carta e di ideare ed applicare metodologie di valutazione ambientale dei biotopi cartografati. A partire dal 2004, terminata la fase sperimentale, i lavori sono stati articolati per ambiti regionali, anche grazie alla partecipazione attiva di diverse Amministrazioni Regionali, Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente (ARPA) ed Enti Parco.


Entro quanto tempo ?

La legge 394/1991 non ha previsto alcun termine per l’adozione del suddetto documento essendo questo uno strumento “dinamico” in funzione dei cambiamenti “subiti” nel corso del tempo degli elementi costitutivi del territorio (dinamiche demografiche, usi del suolo, stato e ampiezza degli habitat, variazioni fisiografiche, ecc ...).


Come viene resa esecutiva ?

E’ adottata, su proposta del Ministro dell'Ambiente, dal Comitato per le aree naturali protette (organo ora sostituito, a seguito della soppressione dello stesso Comitato operata dall’art. 7, comma 1, del D.Lgs. 28 agosto 1997, n. 281, dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano).


Qual’è, ad oggi, lo stato della sua realizzazione ?

Oltre alla "Carta delle Unità Fisiografiche dei Paesaggi Italiani", come detto sopra, attualmente sono state completate le "Carte degli habitat" delle regioni Valle d’Aosta, Liguria, Veneto, Friuli-V.G., Toscana, Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna. Risultano in fase di completamento le "Carte degli habitat" della Provincia Autonoma di Trento e delle regioni Emilia-Romagna, Marche e Calabria. Non sono disponibili attualmente carte per la Provincia Autonoma di Bolzano e per le regioni Piemonte e Lombardia. Nel 2019, infine, è stata redatta la nuova Legenda nazionale per la cartografia degli habitat.


Quale dovrebbe essere lo stato dell’arte ?

Nel 2009 l’ISPRA ha avviato i lavori per "Carta della Natura" a scale di maggior dettaglio rispetto a quella standard di 1:50.000 (1:25.000, 1:10.000 o ancora meno), accogliendo le richieste di diverse Amministrazioni Locali, Agenzie regionali per l’ambiente ed Enti Parco per dotarsi di uno strumento di conoscenza del territorio conforme agli standard progettuali di Carta della Natura ma con un dettaglio adeguato alle loro esigenze istituzionali. Tale maggiore dettaglio consentirebbe la realizzazione di numerosi prodotti utilizzabili per diversi scopi applicativi quali il completamento della rete Natura 2000, l’individuazione di reti ecologiche a scala regionale e locale, studi accurati per la Valutazione di Impatto Ambientale, di Valutazione di Incidenza e di Valutazione Ambientale Strategica nonché coadiuvare l’attività pianificatoria di livello locale e la progettazione di azioni di tutela e di valorizzazione dell’ambiente favorendo la partecipazione dei cittadini come previsto dalla Convenzione di Aarhus. Questo filone di attività si inserisce organicamente nel disegno complessivo di Carta della Natura e nella sua concezione multiscalare con una differenza sostanziale rispetto alle scale 1:50.000 e 1:250.000: lo scopo finale non è quello di coprire l’intero territorio nazionale, ma solo porzioni di territorio circoscritte, di particolare interesse ecologico-ambientale, individuate dalle istituzioni locali.