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Commissione Nazionale dei Diritti Umani della Corea[1][modifica | modifica wikitesto]

La Commissione Nazionale dei Diritti Umani della Corea (abbreviato NHRCK) (Coreano: 국가인권위원회; Hanja: 國家人權委員會) è la commissione indipendente che protegge, sostiene e promuove i diritti umani. A questa commissione è legalmente garantito lo satus di indipendenza riguardo tutti i problemi legati ai diritti umani in Corea del Sud. Secondo il giudizio della Corte Costituzionale della Corea nell’anno 2010[2], l’NHRCK è un’agenzia indipendente all’interno del ramo esecutivo del governo della Corea del Sud[3].

Questa commissione venne fondata il 25 Novembre 2001 a seguito dell’approvazione della legge Nazionale sui Diritti Umani. La commissione venne inaugurata come un corpo governativo indipendente adempiendo all’impegno elettorale dell’allora presidente e premio Nobel per la Pace del 2000, Kim Dae-Jung. Funziona sulla base dei Principi riguardanti lo status e il funzionamento delle istituzioni sui diritti umani nazionali per la protezione e la promozione dei diritti umani (Principi di Parigi) adottati dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1993.

Ha preso parte come membro del “Asia Pacific Forum” (APF) delle Istituzioni Nazionali dei diritti umani e del Comitato Internazionale di Coordinamento delle Istituzioni Nazionali per la Promozione e la Protezione dei Diritti Umani (ICC) dal 2002. La commissione è stata accreditata nel 2004 con uno “Status A” nell’ICC. Ha servito in qualità di presidente dell’APF nel 2004 e nel 2007 e come vicepresidente nel 2005 e 2008. Inoltre, è stata membro del Sottocomitato ICC per l'accreditamento (dal 2007 al 2009). Ha ospitato la Settima Conferenza dell’istituto Nazionale dei Diritti Umani (ICNI) a Seoul nel settembre del 2004.

Vision e Missione[modifica | modifica wikitesto]

La vision del NHRCK è di creare una società dove la dignità e i diritti umani di tutte le persone, inclusi gli stranieri che vivono nella Repubblica di Corea, siano pienamente rispettati e realizzati. A tal fine, la Commissione è impegnata nella piena attuazione di tutti i Diritti Umani facenti parte della Costituzione, così come le norme internazionali sui diritti umani a livello nazionale in conformità con i principi di Parigi.

Mandato e funzioni[modifica | modifica wikitesto]

La Commissione Nazionale dei Diritti Umani della Corea segue il mandato comprensivo delineato nell’Atto della Commissione Nazionale dei Diritti Umani della Corea. Al fine di promuovere e proteggere i diritti umani, la Commissione svolge le seguenti funzioni:

  • Sviluppare politiche sui Diritti Umani attraverso la ricerca di questi e l’emissione di avvertenze riguardo queste politiche;
  • Analizzare leggi, politiche e pratiche da una prospettiva incentrata sui Diritti Umani;
  • Investigare in merito alle discriminazioni e violazioni riguardanti i Diritti Umani e provvedere a risolvere questo problema;
  • Cooperazione interna con ministeri ed agenzie governative competenti, ONG ed altri collaboratori;
  • Promuovere l’educazione riguardante i Diritti Umani ed incrementare la sensibilizzazione pubblica a riguardo;
  • Promuovere e monitorare la nazionale implementazione dei trattati internazionali sui Diritti Umani;
  • Cooperare con agenzie governative, organizzazioni della società civile, Organismi delle Nazioni Unite per i diritti umani e istituzioni nazionali per i diritti umani (APF, CPI);
  • Altre questioni ritenute necessarie al fine di proteggere e promuovere i diritti umani.

Obiettivi prioritari nella storia[modifica | modifica wikitesto]

2021~2025[modifica | modifica wikitesto]

Le tre priorità della commissione per questo periodo di tempo rispondono alla situazione dei diritti umani e alla crisi globale, promuove a livello interno norme internazionali sui diritti umani e punta a migliorare le responsabilità e capacità come istituzione nazionale.

2018~2020[modifica | modifica wikitesto]

La commissione nominò quattro priorità per il periodo tra il 2018 e il 2020. Tra esse vi sono: il rafforzamento dei diritti sociali e la possibilità di vivere con dignità umana, risolvere la discriminazione nel perseguimento di un mondo equo, stabilire una governance sostenibile dei diritti umani e espandere e diversificare i diritti umani. È stato anche nominato un compito speciale in cui si mirava a scoraggiare attivamente la diffusione dell'incitamento all'odio e un compito futuro al fine di migliorare la capacità della Commissione nazionale per i diritti umani della Corea.

2015~2017[modifica | modifica wikitesto]

Dal 2015 al 2017 le quattro priorità della commissione erano: porre le fondamenta per la promozione dei diritti umani, la promozione questi valori nella società, proteggere i diritti umani di coloro che sono vulnerabili e marginalizzati, e facilitare l’impegno pubblico sulle questioni relative ai diritti umani. Il compito speciale per questo periodo era quello di promuovere i diritti umani in Corea del Nord mentre il loro compito caratteristico era quello di pubblicare “15 Anni di NHRCK”.

2012~2014[modifica | modifica wikitesto]

Nel periodo tra il 2012 e il 2014 vennero poste cinque priorità: rinforzare i diritti umani di base e provvedere alla protezione istituzionale, migliorare la protezione per le persone svantaggiate e sottorappresentate, rendere più efficaci le indagini e le azioni correttive, potenziare programmi educativi per migliorare la comprensione da parte delle persone dei diritti umani, e di rafforzare le soluzioni per la discriminazione. Il compito speciale era quello di lavorare verso il miglioramento dei diritti umani in Corea del Nord e il compito caratteristico puntava alla diffusione della cultura del business e dei diritti umani, delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) e di promuovere questi valori.

2009~2011[modifica | modifica wikitesto]

Le cinque priorità individuate per questo periodo erano: rafforzare la protezione istituzionale dei diritti umani di base, migliorare i diritti dei bambini e degli anziani, promuovere i diritti economici, sociali e culturali di gruppi economicamente vulnerabili, migliorare i diritti dei migranti, e rafforzare lr politiche contro la discriminazione le soluzioni per gruppi socialmente vulnerabili.

2006~2008[modifica | modifica wikitesto]

Le cinque priorità selezionate per il periodo tra il 2006 e il 2008 erano: rafforzare i diritti delle persone socialmente emarginate, implementare sistemi e pratiche che corrispondevano agli standard internazionali, accrescere l’accessibilità e l’efficacia dei processi di soccorso, rafforzare l’educazione sui diritti umani, e migliorare la capacità della Commissione Nazionale per i Diritti Umani in Corea.[4]

Risultati principali[modifica | modifica wikitesto]

A partire dalla sua fondazione nel 2001, la NHRCK ha contribuito al miglioramento della situazione legata ai diritti umani nella società della Corea del Sud. Di seguito, tra molti altri, vengono riportati alcuni risultati principali:

  • Gestione di più di 105 mila casi attraverso il servizio di counseling (a Decembre 2010)
  • Oltre 51 mila denunce presentate e indagate (78% casi di violazione dei diritti umani, 18% casi di discriminazione, e 4% altri, a Dicembre 2010)
  • Ha preparato lo sviluppo e la raccomandazione del Piano d'azione nazionale per i diritti umani (PAN) nel gennaio 2006, che è stato emanato dal governo nel maggio 2007 ed è attualmente in fase di attuazione
  • Ha sostenuto l’emanazione della legge antidiscriminazione contro le persone con disabilità, che venne emanata nell’Aprile del 2007 e divenne effettivo nell’Aprile dell’anno successivo
  • Sviluppò curriculum e materiali educativi sui diritti umani (film, animazioni, poster, … etc.)
  • Ha avviato e coordinato il networking tra Università per l’educazione e la ricerca sui diritti umani
  • Ha portato sensibilizzazione sulle discriminazioni sociali basate sull’età, lo stato civile e l’identità di genere
  • Ha proposto e sostenuto il miglioramento delle condizioni di vita e delle pratiche nei centri di detenzione, nelle strutture correzionali e nelle strutture militari.

Dieci importanti correzioni contro la discriminazione[modifica | modifica wikitesto]

La commissione annunciò Dieci Importanti Correzioni contro la Discriminazione per la commemorazione del 10° Anniversario della Commissione Nazionale per i Diritti Umani della Corea nella Giornata dei Diritti Umani, il 10 Dicembre 2011 tra lamentele e suggerimenti per promuovere i diritti umani fino al 2011.

Premio per i diritti umani della Corea[modifica | modifica wikitesto]

Articolo principale:  Human Rights Award of Korea

Dal 2005, il Human Rights Award of Korea è stato presentato alla Giornata mondiale dei diritti umani.

Film sui diritti umani[modifica | modifica wikitesto]

Dal 2002, la Commissione Nazionale dei Diritti Umani della Corea ha prodotto sette film riguardo i problemi sui Diritti Umani, incluse la discriminazione verso i lavoratori migranti, pregiudizi verso le minoranze, al fine di sviluppare nella società coreana una cultura dei Diritti Umani. I film sono stati distribuiti a diverse istituzioni educative a partire dalle scuole elementari fino all’università e libreria pubbliche sparse per il paese.

Informazioni dettagliate riguardo ai film possono essere trovate qui: http://culture.humanrights.go.kr.

Film omnibus[modifica | modifica wikitesto]

  • If you Were Me(여섯 개의 시선, 2003)
  • If You Were Me 2 (다섯 개의 시선, 2006)
  • If You Were Me 3 (세 번째 시선, 2006)
  • If You Were Me 4 (시선 1318, 2009)
  • Fly Penguin (날아라 펭귄, 2009)
  • If You Were Me 5 (시선 너머, 2011)

Film animati[modifica | modifica wikitesto]

Commissari e segretariato[modifica | modifica wikitesto]

La Commissione Nazionale Per i Diritti Umani della corea è formata da undici commissari: Presidente, tre Commissari permanenti, e sette Commissari non permanenti. Tutti i Commissari sono eletti in base alle loro capacità personali e durano in carica tre anni al termine dei quali possono essere rieletti. Un numero minimo di Commissari devono essere donne.

Il Comitato Plenario, il corpo decisivo più importante, si riunisce due volte al mese mentre il Comitato dei Commissari permanenti si riunisce una volta a settimana.

Ci sono quattro sottocomitati tematici che si occupano di:

  • Violazione dei Diritti Umani da parte dell’Ufficio del Procuratore, della Polizia e dell’esercito,
  • Violazione dei Diritti Umani nei centri di detenzione, correzionali e di assistenza di gruppo, nelle carceri e nelle strutture militari,
  • Problemi legati alla discriminazione,
  • Discriminazioni contro persone affette da disabilità.

Il Segretariato, presieduto dal Segretario generale, ha 164 membri dello staff full-time con un budget approssimativo di 21 milioni di dollari (US) [2010]. Ha undici divisioni tematiche sotto tre uffici e diverse unità inclusi: il centro di consulenza, libreria dei diritti umani e servizio di informazione pubblica.

Lista dei presidenti[5][modifica | modifica wikitesto]

N. Nome Inizio carica carica
1 Kim Chang-guk 25 Novembre 2001 24 Dicembre 2004
2 Choi Young-do 24 Dicembre 2004 22 Marzo 2005
3 Cho Young-hwang 4 Aprile 2005 1 Ottobre 2006
4 Ahn Kyong-whan 30 Ottobre 2006 5 Luglio 2009
5-6 Hyun Byung-chul 17 Luglio 2009 12 Agosto 2015
7 Lee Sung-ho 13 Agosto 2015 12 Agosto 2018
8 Choi Young-ae 4 Settembre 2018 3 Settembre 2021
9 Song Doo-hwan 4 Settembre 2021 Incombente

Risposta al COVID-19 incentrata sui diritti umani[modifica | modifica wikitesto]

Choi Young-ae, presidente dell’NHRCK, ha dichiarato che “il COVID-19 è un test della capacità della società [Coreana] di proteggere i diritti umani”, enfatizzando l’importanza di obbedire agli ordini di auto-quarantena per mantenere solidarietà tra Coreani. Nella stessa dichiarazione ha anche suggerito di procedere con cautela nell’introduzione di un braccialetto per tracciare coloro che sono in autoisolamento. Choi ha dichiarato che mentre la violazione delle regole di quarantena è ancora inaccettabile, gli individui dovrebbero mantenere la libertà di scegliere se essere tracciati con un braccialetto e far trattare i propri dati personali.[6]

L’NHRCK ha anche criticato la risposta nazionale al COVID-19 dopo che alcuni gruppi emarginati hanno subito discriminazioni a causa della pandemia e sono state rese evidenti lacune nel supporto delle persone vulnerabili.

Individui della comunità LGBTI vennero discriminati a seguito di un focolaio scoppiato a Itaewon, un quartiere della vita notturna a Seoul sede di un certo numero di club gay.[7] Di conseguenza, resoconti dei media hanno fatto una serie di affermazioni infondate che collegavano l’epidemia all’orientamento sessuale, in alcuni casi esponendo dati sensibili di individui appartenenti alla comunità.[8] Questo incidente ha fatto sì che molti individui appartenenti a gruppi di minoranze sessuali evitassero di sottoporsi al test per il coronavirus per paura che la loro identità venisse “scoperta”.[7]

L’NHRCK ha anche rilevato una serie di aree di disuguaglianza che erano state portate alla luce dalla pandemia. Queste includevano il divario nel sostegno per coloro che hanno disabilità dello sviluppo in cui molti non erano in grado di accedere a strutture progettate per fornire supporto e in alcuni casi non erano nemmeno a conoscenza dei servizi di assistenza a loro disposizione.[9] Anche la violenza domestica e gli abusi sugli anziani sono aumentati a causa della pandemia,[10] così come la discriminazione contro i non cittadini sotto forma di diffusi test per il COVID-19 obbligatori per i lavoratori stranieri.[11]

  1. ^ (EN) National Human Rights Commission of Korea, in Wikipedia, 14 settembre 2022. URL consultato il 17 novembre 2022.
  2. ^ 국가인권위원회와 대통령 간의 권한쟁의 | 국가법령정보센터 | 헌재결정례, su www.law.go.kr. URL consultato il 17 novembre 2022.
  3. ^ (EN) Jongcheol Kim, Constitutional Law, Springer, 2013, pp. 31–84, DOI:10.1007/978-3-642-31689-0_2, ISBN 978-3-642-31689-0. URL consultato il 17 novembre 2022.
  4. ^ Priority Tasks | National Human Rights Commission of Korea, su www.humanrights.go.kr. URL consultato il 17 novembre 2022.
  5. ^ Former Chairpersons | National Human Rights Commission of Korea, su www.humanrights.go.kr. URL consultato il 17 novembre 2022.
  6. ^ Press Releases | National Human Rights Commission of Korea, su www.humanrights.go.kr. URL consultato il 17 novembre 2022.
  7. ^ a b (EN) South Korea Archives, su Amnesty International. URL consultato il 17 novembre 2022.
  8. ^ (EN) Human Rights Watch, South Korea: Events of 2020, 16 dicembre 2020. URL consultato il 17 novembre 2022.
  9. ^ Press Releases | National Human Rights Commission of Korea, su www.humanrights.go.kr. URL consultato il 17 novembre 2022.
  10. ^ Press Releases | National Human Rights Commission of Korea, su www.humanrights.go.kr. URL consultato il 17 novembre 2022.
  11. ^ Press Releases | National Human Rights Commission of Korea, su www.humanrights.go.kr. URL consultato il 17 novembre 2022.