Utente:Laura Beato/Sandbox

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Seminario di Storia della Scienza

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Sede del Seminario di Storia della Scienza. Foto 2016.

Il Seminario di Storia della Scienza è un Centro Interuniversitario di Ricerca tra le Università di Bari, della Basilicata, di Foggia, del Molise, del Salento ed il Politecnico di Bari, con sede presso l'Università degli Studi di Bari Aldo Moro, in Piazza Umberto I, n. 1.

E’ la prima ed unica struttura di questo tipo in Italia. Le altre Istituzioni che si sono occupate, o si occupano di storia e di filosofia della scienza sono infatti Enti o Centri non universitari, come il Centro di Studi metodologici di Torino, la Domus Galilaeana di Pisa, l’Istituto e Museo di Storia della scienza (ora Museo Galileo) di Firenze, il Centro Federigo Enriques di Livorno, mentre il Centro internazionale per la storia delle università e della scienza (CIS) di Bologna è un’unità di ricerca del Dipartimento di Filosofia della stessa Università [1].

Il nucleo originario del Centro fu un “Seminario di studi e ricerche sulla Storia delle scienze logico-matematiche, fisico-chimiche, biochimico-fisiche e medico biologiche”, istituito il 14 agosto 1967 presso l’Istituto di Filosofia dell’Università di Bari con Decreto del Presidente della Repubblica n. 811. Fondatore e primo direttore fu Antonio Corsano. Del consiglio direttivo fecero parte docenti della Facoltà di Medicina e Chirurgia e di quella di Scienze Fisiche, Matematiche e Naturali di Bari: Antonio Corsano, Michele Mitolo, Cesare Vasoli, Domenico Ruccia, Wolf Gross, Aldo Romano, Rodolfo Amprino, Francesco Ghiretti, Lidia De Rita, Salvatore Miccolis. La struttura doveva gettare le basi di una collaborazione tra Facoltà scientifiche ed umanistiche. Lo Statuto stabiliva che il Seminario dovesse addestrare giovani laureati ed assistenti alla ricerca in storia della scienza con la cooperazione dei docenti componenti, di studiosi e ricercatori di chiara fama, italiani e stranieri, invitati a tenere lezioni ed esercitazioni su temi stabiliti.

Dal 1975 al 1978 la direzione del Seminario passò a Francesco Teteo; dal 1978 al 2011 a Mauro Di Giandomenico.

Il Seminario di Storia della Scienza divenne un Istituto della Facoltà di Lettere nel 1982. L’autonomia di progettazione e, poi, la sua ricollocazione in locali più ampi, in cui fu allestita una biblioteca, furono alcuni dei fattori che contribuirono allo sviluppo del Seminario. Nel 1989 fu istituito un Laboratorio di Epistemologia Informatica, che, elaborando software originali per il trattamento di testi, ha intrapreso una linea di ricerca innovativa per l’analisi elettronica di opere scientifiche storiche[2].

Nel 2000 il Seminario di Storia della Scienza fu convertito in Centro Interdipartimentale di Ricerca. Il nuovo Statuto stabilì che finalità del Centro fossero l'avanzamento degli studi di storia della scienza; l'organizzazione di attività formative e di ricerca riservata ai giovani laureati provenienti sia da Facoltà letterarie-umanistiche che da Facoltà tecnico-scientifiche, soprattutto sui temi di storia della scienza, comunicazione, valorizzazione dei beni culturali, storici e scientifici, teoria ed applicazioni delle nuove tecnologie nei settori umanistici; la collaborazione tra i Dipartimenti delle Facoltà umanistiche e quelle scientifiche, tra le istituzioni e gli enti di ricerca e programmazione operanti nel territorio regionale, nazionale ed internazionale.

Nel 2012 il Seminario di Storia della Scienza è diventato Centro Interuniversitario di Ricerca. La direzione di questo Centro è stata assunta prima da Pasquale Guaragnella e dal 2015 da Augusto Garuccio.

Attività di ricerca

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Il Seminario ha sviluppato numerosi progetti di ricerca. Le prime iniziative furono finanziate dal CNR. Alla fine degli anni Settanta, fu sperimentata pionieristicamente la tecnologia del knowledge engineering per progettare e realizzare sistemi esperti per la storia delle scienze; furono realizzati software di trattamento dei testi ed analizzato il lessico scientifico in autori dei secoli XVII-XIX. Negli anni 1997-2002 il Seminario partecipò al Programma Finalizzato Beni Culturali del CNR, sviluppando attività di recupero e catalogazione di strumentazione psicologica, attivazione di un laboratorio computerizzato di sperimentazione e progettazione di un piano territoriale di museologia scientifica integrata.

A partire dalla fine degli anni Settanta, il Seminario ebbe accesso anche ai fondi ministeriali di ricerca (ex 40% e poi PRIN); dal 1994 coordinò progetti di grandi dimensioni in collaborazione con le Università di Roma, Firenze, Bologna e Reggio Emilia. Ha usufruito di finanziamenti PON (programma 2000-2006), MIUR (legge 6/2000), Ministero della Salute (PI, 2008-2011) e POR Puglia (2008-2015). Questi progetti vanno dall'ambito tipicamente storiografico (storia della medicina, della fisica, dell'informatica) a quello della filosofia della scienza e della divulgazione scientifica.

Dottorato di ricerca

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Dal 1989 (V ciclo) il Seminario ha attivato un Dottorato di Ricerca in Storia della Scienza. Il Dottorato è nato in forma consortile con altri Atenei italiani: Roma, Bologna, Genova, Lecce e Stazione Zoologica di Napoli. Ha attivato anche un progetto di internazionalizzazione, denominato “Dottorato europeo in Storia della Scienza”, che ha rafforzato la collaborazione didattica e di ricerca con l’Università di Ginevra - Institut d’Historie de la Médicine et de la Santé. Ha stabilito contatti anche con le seguenti istituzioni pubbliche e private, nazionali ed internazionali: Domus Galilaeana (Pisa); Fachbereich Philosophie - Università di Costanza (DE); Istituto Italiano di Studi Germanici (Roma); Centro di Documentazione e di Ricerca sulla Cultura Materiale e sulla Storia delle Tecniche (Castelletto sopra Ticino - NO); Dipartimento di Informatica e Comunicazione (Università dell'Insubria); Departamento de Filologias Integradas, Universidad de Sevilla (ES). A partire dal XXI ciclo il Dottorato in Storia della Scienza si è costituito in Scuola di Dottorato in Storia, Scienza, Popolazione e Società, con sede amministrativa presso il Seminario di Storia della Scienza, associandosi ai Dottorati in Storia dell’Europa Moderna e Contemporanea e Popolazione, Famiglia e Territorio dell’Università degli Studi di Bari. Il Dottorato è divenuto nel 2011 con il XXVI ciclo Scuola di Dottorato in Storia, Scienza, Popolazione e Territorio con sede amministrativa presso il Seminario di Storia della Scienza e con quattro indirizzi dottorali attivati. Nel 2014 si è costituito il curriculum di Storia della Scienza del Dottorato in Teorie e Storie della Scienza, delle Scienze sociali, della Filosofia e dei Linguaggi (XXIX ciclo) e nel 2015-16 il curriculum di Storia della Scienza del Dottorato in Filosofia e Storia (XXXI ciclo).

Alta formazione

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Il Seminario di Storia della Scienza ha realizzato diverse iniziative, riconosciute a livello comunitario, per la formazione post-universitaria. In particolare ha avviato diversi corsi di formazione e perfezionamento nei settori dell'applicazione delle nuove tecnologie alle scienze umane, in quello della museologia scientifica, della cromodidattica, del knowledge management, dei sistemi di analisi della qualità e della valorizzazione dei beni culturali quali risorse immateriali.

La biblioteca del Seminario di Storia della Scienza possiede circa 5.500 opere a stampa di argomento specifico nei settori della storia della scienza e della tecnica, un’emeroteca di 35 testate di periodici ed una collezione di classici della scienza dal XVI al XX secolo, in formato microfiches, Landmarks of Science I e II, Monographs and Journals. Si tratta di un corpus di circa 8.500 opere complete di scienziati (in totale 70 mila microfiches), che spaziano dai classici greci agli scienziati del primo Novecento. La collezione comprende anche traduzioni, opere di autori minori, manuali, biografie di scienziati e bibliografie scientifiche. Nella stessa raccolta sono comprese 74 riviste storiche di scienza dal XVII al XX secolo, in formato microfilm[3].

Biblioteca del Seminario di Storia della Scienza.

La biblioteca del Seminario di Storia della Scienza è pubblica ed aperta a tutti gli studiosi interessati a questo settore di studi. Il catalogo è on-line con accesso dall'OPAC dell’Università di Bari.

Attività culturali

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Il Seminario ha realizzato numerosi convegni e congressi, di portata anche internazionale, sui temi della storia della scienza, dell’informatica linguistica, dei beni culturali, della storia della psicologia, oltre a mostre, seminari, conferenze, tavole rotonde, giornate di studio, corsi di aggiornamento per i docenti degli Istituti secondari. Ha patrocinato l’avvio di alcune collane di Studi di Storia della Scienza con gli editori Laterza Giuseppe e Cacucci di Bari, con Pensa Multimedia di Lecce e con Aracne di Roma.

F.P. de Ceglia, L. Dibattista, Semi di Storia della Scienza. Studi in onore di Mauro Di Giandomenico, Milano, Franco Angeli, 2012, pp. 7-9.

L. De Frenza, Il Seminario di Storia della Scienza, in F.P. de Ceglia, Scienziati di Puglia, Bari, Adda, 2007, p. 537.

  1. ^ uniba.it, http://www.uniba.it/centri/ssscienza.
  2. ^ F. di Trocchio, Dall'archivio al futuro, "L'Espresso", 17 gennaio 1988, pp. 116-117.
  3. ^ G. Bruno, Seimila micro-opere, record dell'Ateneo, in Corriere del Mezzogiorno, 7 marzo 2001.