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Zendo del tempio Shinnyoji, Firenze


Il Centro Zen Firenze Tempio Shinnyoji (giapponese:真如寺, lett. “Tempio della Verità così com’è”) è un luogo di culto e una comunità spirituale afferente al Buddhismo Sōtō Zen (Sōtō-shū曹洞宗), fondato a Firenze nel 2004 dal maestro Zen italiano Anna Maria Marradi Iten Shinnyo 伊天真如(1953)1 che ha ricevuto la Trasmissione del Dharma dal maestro Zen Tenrai Ryūshin Azuma (1935), 72° abate del monastero Tōkōzan Daijōji 大乗寺3 di Kanazawa in Giappone. Il Centro Zen Firenze Tempio Shinnyoji è membro dell'Unione Buddhista Italiana[1] ed è riconosciuto dalla scuola Sōtō-shū all’interno del circuito dei templi Sōtō Zen ufficialmente autorizzati fuori dal Giappone.[2] È associato al Sōtō Zen Buddhism Europe Office.

Il tempio Shinnyoji è riconosciuto ufficialmente dal rev. Tenrai Ryūshin Azuma rōshi quale "Shinnyoji Daijōji Italia Betsuin": "Tempio della Verità così com’è, Sede Italiana del monastero di Daijōji".

La comunità buddhista del sangha di Shinnyoji segue la tradizione del monastero di addestramento Tōkōzan Daijōji di Kanazawa, fondato nel 1289 da Tettsū Gikai zenji 徹通義介禅師 (1219-1309), terzo abate di Eiheiji, tempio madre della Sōtō-shū e fondato dal suo maestro Eihei Dōgen zenji 永平道元禅師 (1200-1253), capostipite della scuola Sōtō Zen.

La pratica, che contempla la forma e la ritualità originaria seppur in maniera abbreviata, scevra da rigidi formalismi estetici, è ispirata all’esperienza che il maestro Shinnyo Marradi ha esperito negli anni di formazione al Daijōji, e ha il focus nella manifestazione della Compassione del Buddha, dello spirito di servizio, dell’armonia del sangha. Il sangha di Shinnyoji è costituita da laici e ordinati che lavorano e vivono nel mondo e che animano il Tempio nei momenti della pratica negli incontri settimanali, nei ritiri intensivi e stagionali, durante la celebrazione delle cerimonie religiose.

Il Centro Zen Firenze Tempio Shinnyoji dal marzo 2016 aderisce al progetto della “Sala di Preghiera e del Silenzio” e al Protocollo, unico nel suo genere in Italia, tra l’Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi, l’Università degli Studi di Firenze e il Servizio Sanitario della Toscana, e le quattordici realtà religiose presenti nel territorio di pertinenza dell’ospedale.

Aderisce a Firenze in rappresentanza della Tradizione buddhista Sōtō Zen al “Tavolo istituzionale per il Dialogo Interreligioso” promosso dall’Assessorato ai Rapporti con le Confessioni Religiose del Comune di Firenze, e al “Tavolo Regionale per il dialogo con le confessioni religiose e le tradizioni spirituali in Toscana” promosso dalla Regione Toscana.

Dalla primavera del 2019 il Centro Zen Firenze Tempio Shinnyoji organizza e realizza un convegno annuale su temi della dottrina Sōtō Zen, per diffondere e favorire l’accesso alla millenaria cultura buddhista a tutte le fasce della popolazione. L’intento è di offrire spunti di interesse e di riflessione applicabili sia per persone di indirizzo buddhista, che per laici o appartenenti ad altre fedi, atti a migliorare la qualità dell’esistenza. L’impegno è teso a contribuire allo sviluppo di saperi e conoscenze, tali da favorire una maggiore consapevolezza del ruolo fondamentale dell’individuo per la costruzione di una società più libera, felice e solidale. L’aspetto innovativo si esplica in una composita diffusione del Dharma in spazi laici, coniugata nelle varie discipline: dalla dottrina alla filosofia, dalla letteratura alla poesia, all’arte figurativa, con il coinvolgimento di figure religiose, accademiche, culturali e istituzionali, con un approccio alla dottrina Zen che integra gli aspetti religiosi con quelli letterari e più ampiamente socio-culturali.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Anna Maria Shinnyo Marradi, Lo Zen nella cultura giapponese: il maestro Dōgen e il suo tempo. BioGuida Edizioni, Trieste, 2019, ISBN 978-88-94199-45-1 pp. 37-50.

Firenze Comunità in cammino – Incontrarsi, conoscersi, accogliersi, Editore Tipografia Comunale Comune di Firenze, 2019, p. 5.

Carlo Tetsugen Serra/Jacopo Daie Milani, Lo Zen in Italia, Xenia, Como, 2018,ISBN 978-88-7273-846-7 cap.17, pp. 211-221.

この道をゆく(Kono Michi wo Yuku) Cammino in questa Via, 北國新聞社Hokkoku Shimbunsya, Kanazawa, 2017, Printed in Japan, ISBN 978-4-8330-2092-3 pp. 126-129.

Anna Maria Shinnyo Marradi, 日本の名僧100人 この一字 (Nihon no Meisou Hyakunin Kono Ichiji) I 100 grandi monaci Una lettera definitiva in ideogramma, 北國新聞社Hokkoku Shimbunsya, Kanazawa, 2016, Printed in Japan, ISBN 978-4-8330-2055-8 pp. 218-219.

暗闇をひた走る ―八十年・一粲― (Kurayami wo Hitahashiru –Hachijūnen・Issan–) Corro in tutta fretta al buio –ottannt’anni, una risata, Ryūshin Azuma, Kanazawa, 2014, 大乗寺 眞月会Daijōji Shingetsukai, Printed in Japan, p. 17, p. 27, p. 51, pp. 325-329.

Aldo Tollini, Lo Zen. Storia, scuole, testi, Einaudi, Milano, 2012, ISBN 978-88-06-20321-4, cap. XV, p. 296.

Paola Giovetti, Luoghi di meditazione, di pellegrinaggio, di spiritualità in Italia, Edizioni Mediterranee, Roma 2011, ISBN 978-88-272-2156-3, pp. 168-170.

Massimo Introvigne - PierLuigi Toccarelli, Enciclopedia delle religioni in Italia, Torino, Elledici, 2013, ISBN 978-88-01-05229-9, p. 723.

L. Savini, Dall'A allo Zen, ad Anna Maria Shinnyo Marradi, pagg. 87-88 “Gioia” n.16 25 aprile 2006 Italia. Hachette Rusconi S.p.a. Edizioni, Milano 2006. Firenze, Shinnyo, 10/09/2020


Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

https://www.zenfirenze.it/il-tempio/ https://m.quinewsfirenze.it/firenze-kyoto-gemellaggio-rinnovato-per-50-anni.html http://www.cesnur.com/il-buddhismo-in-italia/le-scuole-zen/ https://global.sotozen-net.or.jp/eng/temples/outside_jp/Italy/





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Rev. Anna Maria Iten Shinnyo Marradi

Anna Maria Iten Shinnyo Marradi (伊天真如)(Arezzo, 1953) è il maestro Zen fondatore e guida spirituale del tempio Zen Shinnyoji di Firenze. E' riconosciuta dalla scuola Zen Soto Kokusai fukyōshi per l’Europa, cioé maestro missionario autorizzato dalla scuola Sōtō-shū alla diffusione del Buddhismo Sōtō Zen fuori dal Giappone. E' membro del Sōtō Zen Buddhism Europe Office e ministro di culto iscritta all’albo dell’Unione Buddhista Italiana.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

In seguito ad alcune letture, Anna Maria Marradi inizia la sua ricerca nello Zen nel 1970. Non trovando nessun centro Zen nell' Italia del tempo, si avvicina all’Himalayan Institute of Yoga Science and Philosophy. Inizia così a Firenze e in India nel Sadhaka Grama Ashram di Rishikesh, nell'Uttar Pradesh, un percorso che la porterà ad approcciare la meditazione nella pratica dello yoga tradizionale. Nell’ottobre 1990 riceve l'iniziazione nella tradizione yogica himalayana a Dehradun da Swāmī Rāma (1925-1996)2 fondatore della Scuola.

Nel gennaio 1995 viene a conoscenza del monastero “Ensoji Il Cerchio” di Milano e inizia la pratica Zen con il maestro italiano Carlo Zendo Tetsugen Serra, che nel febbraio 1997 la nomina responsabile del Dōjō fiorentino di Ensoji. Il suo rapporto con il maestro Tetsugen Serra la porterà a prendere una prima ordinazione Jukai con il Nome di Dharma Myōshin, o "cuore meraviglioso". Nel settembre 2000 si manifesta compiutamente in lei la necessità di intraprendere altre esperienze formative e per due anni avrebbe praticato in differenti dōjō in Italia e in Europa. Nel gennaio 2001 partecipa in India, ad Allahabad, al Maha Kumbh Mela, invocando protezione per il suo nuovo percorso spirituale.

Il mese successivo dello stesso anno, Anna Maria Marradi incontrò il prof. Hideyuki Doi della Todai University di Tokyo e nipote di Giko Mase Rōshi, già vice abate del monastero di Daijōji, che offertosi come garante, la introduce nell’agosto 2001 alla pratica nel Tōkōzan Daijōji di Kanazawa in Giappone, allora guidato dall'abate Unkai Kōshū Itabashi (1927-2020). Nel 2001, l'allora vice-abate Tenrai Ryūshin Azuma rōshi (Kyoto 1935) la accoglie come sua allieva. Ha inizio così il per Anna Maria Marradi il percorso che fino al 2010 la porta due volte l'anno in Giappone per lunghi periodi di formazione sotto la guida del suo maestro Ryūshin Azuma Rōshi che, nella cerimonia di Tokudo del 6 agosto 2004, le conferisce i voti monastici e il nome di Dharma “Iten Shinnyo”. Nel settembre 2004, la monaca Iten Shinnyo Marradi riceve dal suo maestro una tavola da lui stesso calligrafata e firmata con la scritta: “Tempio Shinnyoji Daijōji Italia Betsuin, Sede italiana del monastero Tōkōzan Daijōji” e con essa il conferimento dell’incarico di fondare il tempio di Shinnyoji in Italia, a Firenze.

Quattro anni dopo questa richiesta, e al conseguente ritorno in Italia, Anna Maria Iten Shinnyo Marradi riceve la Trasmissione del Dharma, Dempō, dal suo maestro Tenrai Ryūshin, già 72° abate del Tōkōzan Daijōji e raggiunta con la cerimonia di Zuise il grado di Jyūshoku, diventa ufficialmente abate di Shinnyoji. L'ulteriore conseguimento del grado di grado di Nitōkyōshi della Scuola Soto Zen nel febbraio 2010 mette in condizione il maestro Iten Shinnyo di conferire ordinazioni, completando così requisiti tali da legittimare il ruolo di maestro Zen in Italia secondo la propria tradizione.

Impegno nel presente[modifica | modifica wikitesto]

Il ruolo di guida spirituale nel tempio zen fiorentino Shinnyoji, dove è responsabile sia della gestione dell'attività del sangha, della formazione dei discepoli laici e novizi e della diffusione del Dharma nella propria società, si accompagna presto ad una partecipazione del maestro Iten Shinnyo ad alcuni eventi rilevanti della scuola Soto Zen europea: il 12 maggio 2017, ella partecipa al 50° Anniversario del Buddhismo Sōtō Zen in Europa al tempio “La Gendronnière” a Blois, in Francia, con un intervento in lingua francese sul tema: “Lo Zen nel presente” nell’ambito del Simposio “Passato Presente Futuro”. Il 26 luglio 2020 è accolta nel D.I.M. Dialogo Interreligioso Monastico, che riunisce figure religiose di varie tradizioni come protagoniste di un dialogo interreligioso tra le grandi teologie mondiali. A Firenze, la maestra Shinnyo Marradi partecipa in rappresentanza della Tradizione buddhista Sōtō Zen al “Tavolo istituzionale per il Dialogo Interreligioso”, promosso dall’Assessorato ai Rapporti con le Confessioni Religiose del Comune di Firenze e al “Tavolo Regionale per il dialogo con le confessioni religiose e le tradizioni spirituali in Toscana”, promosso dalla Regione Toscana. Con l'intento di testimoniare la pratica del buddhismo Zen all'interno della propria società, il maestro Iten Shinnyo ha partecipato ad iniziative locali nelle scuole medie superiori portando la sua esperienza di monaco Zen e partecipa ad un percorso di sostegno educativo e formativo all’interno del carcere minorile Meucci di Firenze.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Anna Maria Shinnyo Marradi, Lo Zen nella cultura giapponese: il maestro Dōgen e il suo tempo. BioGuida Edizioni, Trieste, 2019, ISBN 978-88-94199-45-1 pp. 37-50.

Anna Maria Shinnyo Marradi, 日本の名僧100人 この一字 (Nihon no Meisou Hyakunin Kono Ichiji) I 100 grandi monaci Una lettera definitiva in ideogramma, 北國新聞社Hokkoku Shimbunsya, Kanazawa, 2016, Printed in Japan, ISBN 978-4-8330-2055-8 pp. 218-219. Articoli:

Anna Maria Shinnyo Marradi, Il filo d’oro del silenzio. BioGuida Itinerari dello spirito, PPBì - BioComunicazione Editore, Trieste, Primavera 2007, pp. 12-14.

Anna Maria Shinnyo Marradi, Sul sentiero della liberazione. BioGuida Itinerari dello spirito, PPBì - BioComunicazione Editore, Trieste, Inverno 2006, pp. 8-10.

Anna Maria Shinnyo Marradi, Praticare la vacuità. BioGuida Itinerari dello spirito, PPBì - BioComunicazione Editore, Trieste, Autunno 2006, pp. 16-18.


Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

A.A.V.V.,Firenze Comunità in cammino – Incontrarsi, conoscersi, accogliersi, Editore Tipografia Comunale Comune di Firenze, 2019, p. 5.

Carlo Tetsugen Serra/Jacopo Daie Milani,Lo Zen in Italia, Xenia, Como, 2018, ISBN 978-88-7273-846-7 cap.17, pp. 211-221.

Ryushin Azuma, この道をゆくKono Michi wo Yuku - Cammino in questa Via, 北國新聞社Hokkoku Shimbunsya, Kanazawa, 2017, Printed in Japan, ISBN 978-4-8330-2092-3 pp. 126-129.

Ryūshin Azuma, 暗闇をひた走る ―八十年・一粲― (Kurayami wo Hitahashiru –Hachijūnen・Issan–) Corro in tutta fretta al buio –ottannt’anni, una risata, , Kanazawa, 2014, 大乗寺 眞月会Daijōji Shingetsukai, Printed in Japan, p. 17, p. 27, p. 51, pp. 325-329.

Aldo Tollini, Lo Zen. Storia, scuole, testi, Einaudi, Milano, 2012, ISBN 978-88-06-20321-4, cap. XV, p. 296.

Paola Giovetti, Luoghi di meditazione, di pellegrinaggio, di spiritualità in Italia, Edizioni Mediterranee, Roma 2011, ISBN 78-88-272-2156-3, pp. 168-170.

Massimo Introvigne - PierLuigi Toccarelli, Enciclopedia delle religioni in Italia, Torino, Elledici, 2013, ISBN 978-88-01-05229-9, p. 723.

Laura Savini Dall’A allo Zen, intervista ad Anna Maria Shinnyo Marradi, pagg. 87-88 “Gioia” n.16 25 aprile 2006 Italia. Hachette Rusconi S.p.a. Edizioni, Milano 2006.


Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

https://www.zenfirenze.it https://unionebuddhistaitaliana.it/chi-siamo/i-ministri-di-culto/ https://global.sotozen-net.or.jp/eng/temples/outside_jp/Italy/






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Il maestro Tenrai Ryūshin Azuma rōshi 天籟 東 隆眞 老師 (Kyoto, 1935 -) è il 72° abate del monastero Sōtō Zen Tōkōzan Daijōji 大乗寺 a Kanazawa, Prefettura di Hishikawa, in Giappone. E' uno tra maestri Zen più influenti in Giappone che si sia interessato nel diffondere lo Zen in Occidente. È membro del Consiglio del monastero di Sōjiji, uno dei due templi principali della scuola Sōtō-shu. All'interno della gerarchia Soto, il maestro Azuma ricopre la carica di Gōndai Kyōsei, il penultimo grado nella gerarchia Sōtō-shū, e riservato a 30 maestri all'interno dell'organizzazione Soto e inferiore solamente al grado di Zenji, titolo riservato all'abate dei due monasteri principali di Eiheiji e di Sōjiji.

È stato Rettore dell'Università Femminile di Buddhismo di Komazawa di cui adesso è Professore Emerito, Presidente della Associazione Sanzendōjō della Sōtō-shū e presidente, dal 1996 al 2002, dell'Associazione Giapponese per Studi Buddhisti: “Nihon Bukkyōgakkai”. È noto in Giappone come uno dei maggiori studiosi del testo fondamentale della scuola Sōtō Zen, lo Shōbōgenzō di Eihei Dōgen 永平道元禅師 e delle opere di Keizan Jōkin zenji 瑩山紹瑾禅師, co-fondatore della scuola Sōtō Zen giapponese. In entrambi i suoi ruoli di autorità religiosa ed accademica, il maestro Tenrai Ryūshin Azuma è autore di più di 100 pubblicazioni tra libri e testi su riviste di Buddhismo, circa 500 conferenze, diversi interventi in trasmissioni radio e televisive a diffusione nazionale, e la partecipazione a centinaia di dibattiti.

Nel settembre 2004, il maestro Azuma autorizza la sua discepola Anna Maria Iten Shinnyo Marradi a fondare a Firenze il Tempio Shinnyoji come "Daijōji Italia Betsuin", Sede italiana del monastero Tōkōzan Daijōji 大乗寺1di Kanazawa, diffondendo il suo lignaggio anche in Europa, in un programma di estensione del sangha di Daijoji in una rete internazionale di monasteri afferenti, facendo riconoscere così il monastero fondato da Tettsu Gikai come Sekai Zen Senta o WZC, - World Zen Center - Centro Internazionale di Zen.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Tenrai Ryūshin Azuma rōshi nasce Kyotango nella Prefettura di Kyoto il 19 dicembre 1935 in un tempio della Scuola Shingon, ma dal 1954 al 1955 si converte al buddhismo Zen e pratica come monaco zen nel Monastero di Sōjiji. Parallelamente al proprio percorso monastico nella grande istituzione Soto, nel 1960 consegue la laurea in Studi Buddhisti Zen nella Facoltà di Buddhismo nell'Università di Komazawa sotto la guida del prof. Kōkan Ogawa e il prof. rev. Genryū Kagamishima.

Dopo quasi nove anni di pratica Zen, il maestro Tenrai Ryūshin riceve lo Shihō,Trasmissione del Dharma, dal suo maestro rev. Ryūtan Matsumoto Rōshi, 68° abate del monastero Tōkōzan Daijōji di Kanazawa, essendo stato allievo del rev. Genshū Watanabe, l'abate precedente. Poco tempo dopo,nel 1965, pubblica il proprio primo studio sull'opera del maestro Keizan Jokin, gli "Studi sul Kanjin-in hon Denkōroku" e a seguire moltissimi libri su temi buddhisti. Questo studio segna l'inizio di una carriera di autore particolarmente prolifica, che va dalle prime ricerche sui testi dei due fondatori della scuola Soto, negli anni Settanta, a testi più generici di formazione buddhista, tra gli anni Ottanta e i primi anni Duemila, a saggi fondati sui rapporti tra religione buddhista e società moderna, pubblicati dal 2000 al 2017.

Il suo percorso accademico e spirituale gli ha guadagnato diversi riconoscimenti, come il premio dell'Associazione di Studi Buddhisti Indiani in Giappone Nihon Indogaku Bukkyōgakkai, nel 1969, associazione di cui diventerà presidente dal 1996 al 2002 . Nel 1995, il maestro Azuma si vedrà assegnato dalla prefettura di Tokyo il premio "Tokyo to Korosha kyoiku bumon", conferito a coloro che hanno dedicato la loro vita alla formazione dei giovani.

La sua carriera spirituale e accademica vede il suo culmine con la sua nomina, dal 1995 al 2002 ricopre la carica di Rettore dell'Università Femminile di Buddhismo di Komazawa, di cui attualmente è Professore Emerito; nel 2001, diviene membro del consiglio direttivo dell'Università di Komazawa; nel 2002 riceve la carica di 72° abate del monastero Tōkōzan Daijōji di Kanazawa.

Sotto la sua guida, la sua tutela del monastero Daijoji si sarebbe estesa all'Associazione Sanzendōjō cui appartengono più di settecento templi Sōtō Zen in Giappone, di cui diverrà presidente nel 2008.

Il suo ruolo di grande autorità della scuola Soto porta il maestro Tenrai Azuma a compiere diversi viaggi per la diffusione del Dharma: dal 2014 al 2016 viaggia in Cina, Taiwan, e Olanda per dare “Seppō”, “Insegnamenti di Dharma”, come Fondatore del Sekai Zen Senta e tra il 2018 e il 2019 partecipa a due forum internazionali dei leader religiosi a Baku, in Azerbaigian.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • T.Azuma, Kenkonin Denkōroku “Commento al Denkōroku nella versione trovata nel tempio Kenkonin”, Edizioni Rinjinsha, 1971.
  • T.Azuma, Keizan Zenji no Kenkyū “Saggio su Keizan Zenji”. Edizioni Shunjūsha, 1974
  • T.Azuma, Keizan Zenji Shingi “Le Regole del Sangha di Keizan”. Edizione Daihōkaikaku Shoten, 1974.
  • T.Azuma, Dōgen Zenji to Keizan Zenji “Dōgen Zenji e Keizan Zenji”. Edizioni Shinpukuji Bukkyō Toshokan,1974.
  • T.Azuma, Dōgen Shōjiten “Piccolo dizionario su Dōgen”. Edizioni Shunjūsha,1982.
  • T.Azuma, Tōkokuki ni manabu – Nihon shoki Sōtōshu Sōdan no taidō “Studio su Tōkokuki - Movimento all’interno del Sangha della scuola Sōtō-shū giapponese nella fase iniziale”. Edizioni Sōtōshu Shūmuchō, 1982 .
  • T.Azuma, Sōtō-shū Shingyō kyōten “Manuale religioso della scuola Sōtō-shū”. Edizioni Kamakura, Shinsho, 1984 .
  • T.Azuma, Watanabe Genshū Zenji kiroku gaku “Raccolta degli scritti di Watanabe Genshū Zenji”. Edizioni Sōtōshu Daihonzan Sōjiji,1989.
  • T.Azuma, Shushōgi fukyō no tameno gaidobukku “Guida per la diffusione del Buddhismo”. Edizioni Sōtō-shū Shūmuchō,1990.
  • T.Azuma, Seigan ni ikiru “Realizzare il Voto del Bodhisattva di salvare tutti gli esseri senzienti”. Edizioni Sōtō-shū Shūmuchō,1990.
  • T.Azuma, Zen to ishokujū “Lo Zen nell’abito, nel cibo, nell’abitazione”. Edizioni Keisuisha,1991 .
  • T.Azuma, Gendaigoyaku Denkōroku “Denkōroku tradotto in lingua moderna”. Edizioni Ōkurashuppan,1991.
  • T.Azuma, Shōbōgenzō Zimonki ni kiku “Ascoltare lo Shōbōgenzō Zimonki” Edizioni Kyōiku Shinchosha,1993.
  • T.Azuma, Kaga Daijōji shi “La storia del Kaga Daijōji”. Edizioni Kitaguni Shinbunsha,1994.
  • T.Azuma, Einbon Sōtō-shū shūhō kaidai “Ristampa dell’antico libro sui Tesoro della scuola Sōtō-shū commentato”. Edizione Kyōgyōsha,1995.
  • T.Azuma, Taiso Keizan Zenji “Il Grande Riformatore Keizan Zenji”. Edizioni Kokushokankokai,1996.
  • T.Azuma, Zen to josei tachi “Lo Zen e le donne”. Edizioni Seizansha,2000.
  • T.Azuma, Dōgen no nijuisseiki “Dōgen nel XXI secolo”. Edizioni Tokyo shoseki,2001.
  • T.Azuma, Nihon no bukkyō to Islam “Buddhismo giapponese e Islam”. Edizioni Shunjūsha,2001.
  • T.Azuma, Shinjin mei nente wo yomu “Leggere i commenti sullo Shinjin mei”. Edizioni Shunjūsha,2001.
  • T.Azuma, Wagayano shūkyō CDbukku Sōtō-shū “Sōtō-shū, la religione di casa nostra - libro con CD”. Edizioni Daihōrinkaku,2003 .
  • T.Azuma, Hōkyōki Shōbōgenzō Zimonki “Traduzione in lingua moderna dello Shōbōgenzō Zimonki”. Edizioni Shunjūsha,2003.
  • T.Azuma, Tettsū Gikai Zenji kenkyū “Saggi su Tettsū Gikai Zenji nel 700° Anniversario del Fondatore di Daijōji”. Edizioni Daihōrinkaku,2006.
  • T.Azuma, Keirei Daijōji Kaizan Tettsū Gikai Zenji “Un saluto con ossequio a Tettsū Gikai Zenji, Fondatore di Daijōji - Imparare la condizione di vita in povertà (vivere modestamente accumulando i meriti di nascosto) del Fondatore di Daijōji Tettsū Gikai Zenji”, pubblicato in occasione del Goonki dei 700 anni dalla scomparsa, Edizioni Daijōji, 2007.
  • T.Azuma, Zazen Yōjinki ni sanzuru “Cose da ricordare per praticare Zazen. Commento sullo Zazen Yōjinki di Keizan Zenji.” Edizioni Daihōrinkaku,2007 .
  • T.Azuma, Daijōji Kaizan Tettsū Gikai Zenji kankei shiryōshū “Raccolta dei documenti su Tettsū Gikai Zenji, Fondatore di Daijōji”. Edizioni Shunjūsha, 2008.
  • T.Azuma, Daijōji Kaizan Tettsū Gikai Zenji kinenhi konryū “La costruzione del monumento commemorativo di Tettsū Gikai Zenji, Fondatore di Daijōji”. Edizioni Daijōji Shingetsukai,2010 .
  • T.Azuma, Kurayami wo Hitahashiru – Hachijūnen, Issan “Corro in tutta fretta al buio - Ottant’anni, una risata”. Edizioni Daijōji Shingetsukai, 2014.
  • T.Azuma, Kono Michi wo Yuku “Cammino in questa Via”. Edizioni Hokkoku Shimbunsya, Kanazawa, 2017.


(正法限蔵, La Custodia della Visione del Vero Dharma)