Utente:J-PataGilbert/Sandbox

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Procreazione medicalmente assistita (PMA)[modifica | modifica wikitesto]

Nel dicembre del 2020, nella regione Campania, è stata concepita la prima fecondazione eterologa, una forma di procreazione assistita che coinvolge l'utilizzo di ovuli o spermatozoi donati da terze persone. In Italia, questa procedura è stata vietata nelle strutture pubbliche sin dal 1985 e nelle strutture private dal 2004-2014, tuttavia la domanda rimane alta mentre i donatori di gameti sono pochi. La fecondazione eterologa è principalmente rivolta alle coppie eterosessuali che non possono concepire naturalmente. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, l'infertilità è considerata una patologia che colpisce circa il 15% delle coppie.[1]

La procreazione medicalmente assistita (PMA) comprende una serie di trattamenti che vanno dall'inseminazione intrauterina alla fecondazione in vitro, e include anche procedure più avanzate come il prelievo chirurgico degli spermatozoi. In Italia, ci sono oltre 350 centri che offrono questi trattamenti. I trattamenti PMA richiedono una attenta preparazione e spesso diversi cicli. Tra i trattamenti più comuni vi sono l'inseminazione artificiale, che coinvolge l'introduzione di sperma fresco o scongelato nell'utero della paziente, e la fecondazione eterologa, che utilizza spermatozoi o ovuli donati da terzi. Tuttavia, non tutti possono accedere a questi trattamenti né donare i propri gameti in Italia. I donatori devono avere tra i 18 e i 40 anni e essere in buone condizioni fisiche e mentali, oltre a essere sottoposti a numerosi test per garantire l'assenza di infezioni e malattie genetiche. La legge italiana, specificamente la legge n. 40 del 2004, regola l'accesso alla PMA. Questa legge consente il ricorso alla PMA solo quando non vi sono altri metodi terapeutici efficaci per trattare l'infertilità, e stabilisce che solo coppie di sesso diverso, maggiorenni, coniugate o conviventi, possono accedere a questi trattamenti.[1]

Negli anni successivi all'emanazione della legge n. 40/04, diverse parti della legge sono state modificate o rimosse. Ad esempio, la sentenza 162 della Corte Costituzionale nel 2014 ha dichiarato illegittimo il divieto di fecondazione eterologa, aprendo la strada anche alla doppia donazione di gameti. Nonostante la crescente richiesta di trattamenti PMA, c'è ancora una mancanza di conoscenza diffusa su questi procedimenti. Tuttavia, secondo dati del Ministero della Sanità e del Parlamento, l'aumento della disponibilità di fecondazione eterologa ha contribuito all'incremento dei nati vivi attraverso la PMA.La procreazione medicalmente assistita è diventata un'opzione importante per molte coppie che lottano con l'infertilità.[1] Tuttavia, il dibattito sulla legislazione che regola la PMA in Italia continua, con molte questioni ancora aperte riguardo alle restrizioni e alla necessità di aggiornare la normativa per rispecchiare i cambiamenti sociali e scientifici.[1]

  1. ^ a b c d Susanna Baggio, Perché in Italia la procreazione assistita è così indietro, su ilpost.it, Il Post, 28 febbraio 2021. URL consultato l'8 aprile 2024.