Utente:Irene.Sbrilli/Sandbox/Rocca

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Template:Torre Medievale

La Rocca di Tentennano è la torre medievale che domina il borgo di Rocca d'Orcia.

Costruita come prolungamento dello sperone roccioso, e circondata da più cinte murarie che l’hanno resa imbattibile a qualunque tipo di attacco, la Rocca di Tentennano è l’unica fortezza in Val d’Orcia a non essere mai stata espugnata con la forza. La costruzione della torre risale all’853 il primo documento che attesta l’esistenza in questo luogo di un insediamento denominato Tintinnano, termine collegato da alcuni storici a Tetena, nome della famiglia etrusca che risiedeva in questa zona. Una prima fortificazione si fa risalire al XI-XII secolo, quando questo territorio era parte dei possedimenti della famiglia dei Tignosi, vassalli dei conti Aldobrandeschi, proprietari anche dei Castelli di Vignoni Alto e Bagno Vignoni. Fin dalla sua costruzione la Rocca di Tentennano ha svolto la funzione di “sentinella” sulla Val d’Orcia ed è stata uno dei principali avamposti sulla via Francigena, la “strada” medievale di collegamento fra l'Europa del nord e Roma, asse commerciale transitata da viaggiatori di ogni sorta e rango. Nel 1251 la Rocca passò alla Repubblica di Siena che fece importanti lavori di ristrutturazione ma che, a distanza di pochi anni, già nel 1274, la cedette alla famiglia senese dei Salimbeni per estinguere i debiti contratti per pagare l’esercito vittorioso della battaglia di Montaperti (1262). Il possesso della potente famiglia si protrasse per tutto il Trecento, quando si aprì un profondo conflitto con il Comune di Siena. Nell’anno 1377, è documentato alla Rocca il soggiorno di Caterina Benincasa, la futura Santa Caterina da Siena, che giunse fino a qui per riconciliare i due rami della famiglia Salimbeni che si combattevano senza tregua in una lotta fratricida. La Santa convinse i due fratelli Salimbeni a riappacificarsi e rimase ospite alla Rocca dove, secondo la leggenda, ricevette miracolosamente il dono della scrittura e al risveglio da un sonno, prese la penna in mano e cominciò a lavorare al Dialogo della Beata Provvidenza, tra i suoi componimenti più importanti.


Nei periodi di alta stagione le sale della Rocca ospitano mostre temporanee.


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