Utente:Hilarité

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Paul Donald MacLean (Phelps, New York, 1 maggio 1913Potomac, Maryland, 26 dicembre 2007) è stato un medico e neuroscienziato statunitense. [1]
Si laureò alla Taft School e Yale, dove ottenne la laurea in medicina nel 1940. [2]

Paul Donald MacLean

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Paul D. MacLean nasce a New York il 1 maggio 1913 e muore all'età di 94 anni. Dal 1949 al 1957 ha frequentato l'Università di Yale studiando Medicina e immediatamente ha continuato i suoi studi presso l'Istituto Nazionale di sanità mentale; tra il 1971 e il 1985 è diventato, invece, capo di laboratorio sull'evoluzione e comportamento del cervello. In un primo momento intraprese il corso di filosofia all'Universita di Yale, successivamente decise di imbattersi nella medicina, in tal modo che avrebbe aiutato chi aveva bisogno e in più avrebbe conosciuto e studiato le funzioni psicologiche del cervello. Iniziò a occuparsi del sistema nervoso, ma rimase così insoddisfatto che decise di preparare la sua tesi di laurea sulle malattie cardiovascolari [1].

Paul MacLean è stato sposato con Alison Stokes, morta all'età di 64 anni. i due coniugi hanno vissuto insieme a Mitchellville e sull'isola di Grindstone, vicino a Clayton (N.Y). Ha avuto 5 figli, di cui Alison Cassidy, Alexander, David, un endocrinologo, James e Paul Jr., un fratello, Burton MacLean e tredici nipoti. [2]
P. D. MacLean ha partecipato alla Prima Guerra Mondiale, nel 1914, quando aveva solo 4 anni. Qui ha sentito parlare per la prima volta di medicina, più precisamente di germe, in quanto ha avuto a che fare con i morti tedeschi Dopo la dichiarazione, questa volta della seconda Guerra Mondiale, il medico ha deciso di garantire il proprio contributo al General Hospital. L'ospedale ospitava 1000 posti letto; vi furono vittime a causa della malaria e per interventi chirurgici, ma furono colpite anche persone affette da disturbi psichiatrici. [1].

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Il neuroscienziato ha ottenuto molti riconoscimenti e gratificazioni per le sue attività. Nel 1964 ha ricevuto il riconoscimento per la Ricerca sulle Malattie Mentali e Nervose, mentre nel 1986 un premio da parte dell'Accademia delle Scienze Mediche.[2]
Paul D. MacLean è noto per aver introdotto nel campo della scienza la teoria del triune brain, "cervello trino" per studiare lo sviluppo dell'encefalo e scoprire come la parte razionale di questo potesse relazionarsi con la parte più aggressiva, brutale. Da questo momento inizia ad interessarsi al funzionamento vero e proprio del cervello e del controllo che esso ha riguardo le emozioni. ha concretizzato i suoi studi su alcuni pazienti affetti da epilessia e su alcuni animali, quali gatti e scimmie; riuscì così, a conoscere, attraverso i risultati registrati, alcuni comportamenti soggettivi, come l'aggressività. [2]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1973 viene pubblicata l'opera “A Triune Concept of the Brain and Behaviour[3]
Nel 1990 P. MacLean decise di scrivere un libro riguardo la sua teoria del cervello trino, così realizzò “The Triune Brain in Evolution: Role in Paleocerebral Functions.”, riservato, inizialmente, agli specialisti [2].
Infine pubblicò la sua terza opera “Théorie du cerveau triunique“, nel 1969 [4].

La teoria del "cervello trino"[modifica | modifica wikitesto]

La teoria del "cervello tripartito" (trium brain o cervello trino) è stata ideata dal neuroscienziato con lo scopo di conoscere le funzioni evolutive dell'encefalo. queste tre zone, secondo Paul D. MacLean rispecchiano le fasi di evoluzione dei vertebrati; infatti esse corrispondono al cervello dei rettili (o complesso R), quello dei mammiferi antichi (o primitivi) e quello dei mammiferi recenti o evolutivi (neocorteccia).
Ha suddiviso il cervello in tre sezioni:
cervello rettiliano il quale contiene funzioni necessarie per la sopravvivenza, come la scelta e la difesa del terreno, ma anche altre forme quali la lotta, la fuga, e l' appagamento dei bisogni fisiologici. Inoltre, attraverso questa sezione del cervello, l'uomo riesce a controllare l' attività riproduttiva;
cervello limbico : questa zona è considerata più flessibile del cervello rettiliano ed riservata principalmente alle emozioni, come rabbia, paura, trsistezza e al comportamento di autoconservazione, cioè l'istinto di nutrirsi e di proteggersi dai pericoli dell'ambiente esterno;
cervello neocorticale: è la parte che sviluppa la coalizione e il senso di collettività, infatti l'uomo difende ancor di più il proprio territorio per le sue attività di caccia insieme agli altri, ma in concomitanza tende a competere per l'accoppiamento. Nella neocorteccia risiedono la riflessione, il ragionamento logico, il pensiero astratto del sapere, delle invenzioni, delle idee e della fantasia.

Tutte queste porzioni del cervello influiscono sul comportamento dell'uomo, anche se la parte che domina la maggior parte dei comportamenti rituali è il cervello rettiliano.
[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c P. D. MacLean, su webcache.googleusercontent.com, 7, 11, 13-14, 16-17. URL consultato il 21 maggio 2017.
  2. ^ a b c d e Paul Donald MacLean, su nytimes.com. URL consultato il 21 maggio 2017.
  3. ^ A Triune Concept of the Brain and Behaviour, su jamanetwork.com. URL consultato il 21 maggio 2017.
  4. ^ Théorie du cerveau triunique, su intelligencecollectiveconsciente.wordpress.com. URL consultato il 21 maggio 2017.
  5. ^ Francesca Romana, Tramonti, e Riccardo Maria Cersosimo, Appunti di antropologia cognitiva, Milano, Edizioni Altravista, 2010, pp. 27-31, pp. 37-39.