Utente:Guido Corallo/Sandbox

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Guido Corallo (Lecce, 25 febbraio 1952) è un medico, scrittore e saggista italiano.


Biografia

Figlio di un dirigente del'Amministrazione Penitenziaria, Guido Corallo segue i numerosi spostamenti della famiglia, resi necessari dalle esigenze lavorative del padre. All'età di circa un anno lascia la sua città natale per non tornarvi più in seguito. Dopo un breve periodo, trascorso prima a Cairo Montenotte e poi a Parma, approda, nel 1956, alla città di Genova, che da questo momento in poi diventerà la "sua" città. Quella alla quale sono legati i propri studi superiori, la sua formazione culturale, la sua carriera professionale. Il lungo "periodo genovese" viene interrotto soltanto da una breve permanenza a Mantova (1963-66) e a Bologna (1967-69). Nella cittadina lombarda, che - grazie al fatto di essere la sede di un immenso patrimonio artistico - influirà fortemente sulla sua formazione umanistica, frequenta le scuole medie inferiori. Nel capoluogo emiliano frequenta le prime tre classi del Liceo-Ginnasio Luigi Galvani, prestigioso e severo Istituto che poté vantare tra i suoi insegnanti figure del calibro di un Giosuè Carducci e di un Antonio Pacinotti. In quegli stessi anni, resi assai movimentati dai moti studenteschi del '68, frequentano lo stesso Istituto Marco Biagi, che diventerà in seguito un affermato giuslavorista e che cadrà tragicamente sotto il piombo delle Brigate Rosse, e Gianfranco Fini, coetaneo di Guido Corallo, che diventerà successivamente un uomo politico di spicco. Nel 1969 Guido Corallo fa ritorno a Genova con la sua famiglia, e da allora non lascerà più quella città. Ivi completa i suoi studi classici presso il Liceo-Ginnasio Andrea D'Oria, altro Istituto di grandi tradizioni, dal quale uscirono diplomate numerose personalità che si sarebbero distinte negli ambiti più svariati (dall'imprenditoria, allo spettacolo, alla politica). Conseguita la maturità classica, Guido Corallo si iscrive alla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università di Genova, ove si laurea nel 1977, all'età di 25 anni. Si specializza in seguito, presso lo stesso Ateneo, in Oftalmologia (1981) e in Chirurgia Oculare (1984). Attratto dalle discipline scientifiche, ma al contempo permeato dalla propria formazione umanistica, quella sua scelta gli sembra la più idonea allo scopo di conciliare tra di loro due mondi che sono solo apparentemente distanti, e che lo attraggono con pari forza. Dopo un periodo di precariato, approda alla carriera universitaria, diventando Ricercatore Confermato e acquisendo la qualifica di Professore Aggregato presso l'Ateneo genovese. Nel proprio ambito specifico, ossia l'Oftalmologia, Guido Corallo si distingue particolarmente per i suoi studi sul glaucoma e sul campo visivo. Sarà autore di 111 pubblicazioni scientifiche, pubblicate su riviste nazionali e internazionali. Diventerà uno dei maggiori esperti nazionali nell'ambito della Perimetria (la disciplina che si occupa dello studio del campo visivo), alla quale dedicherà due apprezzati testi didattici ("Manuale di Perimetria" e "Atlante-Guida alla refertazione del campo visivo", entrambi editi da Piccin Nuova Libraria, Padova, rispettivamente nel 2018 e nel 2019). Guido Corallo farà parte per dodici anni del Consiglio Direttivo della SIPe (Società Italiana di Perimetria e di Diagnostica per Immagini). Agli aspetti professionali sono dedicati, oltre ai due testi "tecnici" citati poc'anzi, due tra i suoi saggi. Il primo ("I miei primi quarant'anni in camice", Amazon EU, 2019) affronta essenzialmente il tema dei profondi cambiamenti cui la Medicina è andata incontro nell'ultimo quarantennio. Quello che viene preso in considerazione non è, ovviamente, il cambiamento inteso sotto il profilo dei progressi tecnici, cosa che sarebbe stata del tutto scontata. Piuttosto, Guido Corallo, in questa sua opera, analizza a fondo i mutamenti subiti (in senso prevalentemente negativo) dal rapporto paziente-medico. Egli cerca di trovare inoltre delle risposte al perché della progressiva perdita di prestigio della figura del medico. Ancora, approfondisce i grandi mutamenti subiti sia dall'Istituzione universitaria che da quella ospedaliera. Con la sua successiva opera intitolata "Da domani faccio l'Oculista" (Amazon EU, 2020) Guido Corallo intende fornire ai giovani neo-specialisti in Oftalmologia una sorta di manuale pratico che li aiuti a trovare una risposta ai tanti dubbi e quesiti di natura logistico-gestionale, cui ci si trova dinanzi alla vigilia dell'apertura del proprio studio professionale privato.


L'investigazione filosofica, l'attività letteraria

File:Ritratto di Guido Corallo


Guido Corallo ha da sempre manifestato interessi variegati, che vanno dall'investigazione filosofica, alla curiosità per le conquiste conseguite dall'astrofisica e dalla biologia molecolare. Si tratta di ambiti che egli vede assai strettamente legati tra loro e ai quali dedica buona parte dei suoi scritti di argomento non medico, tutti pubblicati dopo il suo pensionamento. Inizia, dopo quest'ultimo, un'opera che Guido Corallo definisce di "riordino delle idee". Egli si ripropone di "mettere ordine" in una serie di cassetti entro i quali le idee e le nozioni si trovavano ammassate, in una situazione di notevole disordine. Una professione che Guido Corallo definisce sì "appassionante e appagante", ma altresì "invadente e prosciugante" non gli aveva consentito di mettere ordine in quei cassetti prima di affrancarsi dalla gravosità degli impegni lavorativi. Si mette dunque alacremente all'opera, come per recuperare il tempo perduto. Legge molto. Approfondisce in particolare il pensiero di Friedrich Nietzsche - nel quale asserisce di identificarsi appieno - leggendo l'opera omnia del filosofo tedesco e dedicandogli un breve saggio ("Aspettando che Zarathustra discenda dalla montagna e si rechi alla città", Aracne Editrice, Roma, 2013), nel quale egli rielabora - rivelando un indubbio tratto di originalità - la teoria dell'Eterno Ritorno all'Eguale alla luce di quelle che sono state le più recenti conquiste conseguite dalla fisica moderna, post-newtoniana, individuando interessanti elementi in grado di svelare un carattere di straordinaria attualità da parte di quella teoria. Ma è nel 2015 che Guido Corallo scrive la sua opera principale ("Quota periscopio", Aracne Editrice, Roma). Si tratta di un robusto volume che raccoglie tutta una serie di scritti eterogenei, ma tuttavia tenuti assieme da un fil rouge, da un filo conduttore comune in grado di conferire una coerenza a tutto l'insieme. Non a caso il cuore di questo "zibaldone" prende il titolo de "L'abito di Arlecchino", alludendo l'autore al fatto che i pezzi di forma e colore così diversi tra di loro che compongono quell'abito, sono tuttavia in grado di conferirgli quei caratteristici connotati che ci portano a dire che quell'abito è giusto "l'abito di Arlecchino", e nessun altro. E' inconfondibilmente lui! Quanto all'essenza di quel filo conduttore, esso va ricercato nella visione esistenziale disincantata che da quegli scritti palesemente traspare. Si tratta di una visione sostanzialmente leopardiana, montaliana. Forse un po' meno disperata di quella espressa da quegli eccelsi, inarrivabili autori. Forse manifestata con apparente maggior freddezza, ma non per questo meno spietata. Quest'opera ha avuto una sua seconda edizione nel 2017, sempre ad opera della stessa casa editrice. Dalla prima edizione sono state eliminate alcune parti, che sono state rimpiazzate da una sorta di "saggio nel saggio", intitolato "Beati i primi". In esso Guido Corallo si cimenta con un'impresa alquanto spregiudicata. Ossia egli affronta la lettura del celebre "Discorso della Montagna" accostandovisi con l'occhio razionale di chi guarda alle cose da una prospettiva prettamente laica, priva dunque dei condizionamenti che derivano dalla credenza religiosa. Ulteriori scritti di Guido Corallo sono: "Oltre il crinale" (Aracne Editrice, Roma, 2016) e "La storia incompiuta di Stelio e Mila" (Aracne Editrice, Roma, 2019). Il primo prende a pretesto il filo autobiografico dell'autore per cimentarsi con una rievocazione di atmosfere e situazioni di vita relative al periodo compreso tra gli anni '60 e '80 del secolo scorso. Il secondo rappresenta per Guido Corallo una sorta di esperimento, rimasto finora isolato, essendosi egli cimentato per la prima e per ora ultima volta con un genere per lui inusuale. Quello del racconto breve di argomento sentimentale-erotico. Questa è un'opera in cui i dialoghi tra i due protagonisti della narrazione sono pressoché assenti, mentre prende campo in misura nettamente prevalente l'analisi psicologica e introspettiva dei personaggi.


Opere

- Aspettando che Zarathustra discenda dalla montagna e si rechi alla città (Aracne Editrice, Roma, 2013) ISBN: 978-88-548-5726-1

- Quota periscopio (prima edizione, Aracne Editrice, Roma, 2015) ISBN: 978-88-548-7823-5

- Oltre il crinale (Aracne Editrice, Roma, 2016) ISBN: 978-88-548-9395-5

- Quota periscopio (seconda edizione, Aracne Editrice, Roma, 2017) ISBN: 978-88-255-0466-8

- Manuale di Perimetria (Piccin Nuova Libraria, Padova, 2018) ISBN: 978-88-299-2943-6

- Atlante-Guida alla refertazione dell'esame del campo visivo (Piccin Nuova Libraria, Padova, 2019) ISBN: 978-88-299-3006-7

- La storia incompiuta di Stelio e Mila (Amazon Media EU, 2019 - ebook) ASIN: B07NDNPCW1

- I miei primi quarant'anni in camice (Amazon Media EU, 2019 - ebook) ASIN: B07WFBV4NV

- Da domani faccio l'Oculista (Amazon Media EU, 2020) ASIN: B086VPT52T


Premi

- Premio speciale in occasione della IIIa Edizione del Premio Prof. Paolo Michele Erede (Genova, 14 maggio 2010). Tema del Concorso: “Scienza e Religione sono incompatibili?” 


- Premio speciale in occasione della IVa Edizione del Premio Prof. Paolo Michele Erede 
(Genova, 27 maggio 2011). Tema del Concorso: “Il pensiero utopico è oggi in crisi. Ma è possibile vivere senza speranze e senza grandi mete da raggiungere?” 


- Menzione d’Onore in occasione della XXXIIa Edizione del Premio Letterario Nazionale “Flaminio Musa”, riservato a medici e psicologi scrittori per un racconto sul tema della neoplasia (Parma, 24 settembre 2011). Titolo del racconto premiato: “Sia fatta la sua volontà”. 


- Premio speciale in occasione della Xa Edizione del Premio Prof. Paolo Michele Erede 
(Genova, 19 maggio 2017). Tema del Concorso: “Il problema dei rapporti tra corpo e mente”