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Fratelli di Gesù

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  • Riferimenti ai fratelli di Gesù si possono trovare nei quattro Vangeli[1]:
    • Matteo 12:46-47 Gesù stava parlando alla folla. Sua madre e i suoi fratelli volevano parlare con lui, ma erano rimasti fuori. 47Un tale disse a Gesù: - Qui fuori ci sono tua madre e i tuoi fratelli che vogliono parlare con te.
    • Matteo 13:55-56 Non è il figlio del falegname? Non è Maria sua madre? I suoi fratelli non sono forse Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? 56E le sue sorelle non vivono, qui in mezzo a noi? [2] Ma allora, dove ha imparato a fare e dire tutte queste cose?"
    • Marco 3:31-32 La madre e i fratelli di Gesù erano venuti dove egli si trovava, ma erano rimasti fuori e lo avevano fatto chiamare. 32In quel momento molta gente stava seduta attorno a Gesù. Gli dissero: - Tua madre e i tuoi fratelli sono qui fuori e ti cercano.
    • Marco 6:3 Non è lui il falegname, il figlio di Maria e il fratello di Giacomo, Ioses, Giuda e Simone? Le sue sorelle non vivono qui in mezzo a noi?". Per questo non volevano più saperne di lui.
    • Luca 8:19-20 Un giorno la madre e i fratelli di Gesù andarono a trovarlo, ma non potevano avvicinarlo perché era circondato dalla folla. 20Qualcuno gli disse: - Qui fuori ci sono tua madre e i tuoi fratelli che desiderano vederti.
    • Giovanni 2:12 Dopo questo fatto andarono tutti a Cafàrnao, Gesù, sua madre, i fratelli e i suoi discepoli, e ci rimasero qualche giorno.
    • Giovanni 7:3 e i suoi fratelli gli dissero: - Parti, va’ in Giudea! Così anche i tuoi discepoli vedranno le opere che fai.
    • Giovanni 7:5 Neppure i suoi fratelli, evidentemente, credevano in lui.
    • Giovanni 7:10 Quando i suoi fratelli furono partiti per la festa, partì anche Gesù; di nascosto però, senza farsi vedere.
  • negli Atti degli Apostoli:
    • Atti 1:14 Erano tutti concordi, e si riunivano regolarmente per la preghiera con le donne, con Maria, la madre di Gesù, e con i fratelli di lui.
  • e negli scritti di Paolo.
    • 1 Corinti 9:5 Non abbiamo anche noi il diritto di portare con noi una moglie[3] credente come l'hanno gli altri apostoli e i fratelli del Signore e Pietro?
    • Galati 1:19 e non vidi nessuno degli altri apostoli, a eccezione di Giacomo, il fratello del Signore.

Nella Bibbia il termine fratelli indica innanzi tutto i figli della stessa madre; in certi casi però ha il senso più ampio di parenti. [4]

  • Di qui le diverse interpretazioni sorte durante i secoli, cioè che fossero:
    • figli di Maria e di Giuseppe;
    • figli di un matrimonio precedente di Giuseppe;
    • cugini di Gesù.

Dal punto di vista confessionale, sono considerati fratelli dalle Chiese Evangeliche,[5] fratellastri dagli ortodossi e cugini dai cattolici.

Omonimie nei Vangeli, negli Atti e nelle Lettere

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  • Giuseppe:
  • Simone:
    • Simone Iscariota, padre di Giuda, il traditore di Gesù. Giovanni 6:71; 13:2, 26.
    • Altro nome dell’apostolo Pietro. Marco 3:16; Nelle Scritture viene appellato con cinque nomi: Simeone (ebraico), Simone (corrispettivo greco), Cefa (ebraico), Pietro (corrispettivo greco) e Simon Pietro .
    • Apostolo di Gesù Cristo, distinto da Simon Pietro dall’appellativo Καναναῖον (Kananaion) cananeo o cananita [6] Matteo 10:4; [7]Marco 3:18 [8] chiamato zelota da Luca in Atti 1:13[9].
    • Fratello di Gesù. Matteo 13:55
    • Fariseo in casa del quale Gesù pranzò. Luca 7:36-50
    • Abitante di Betania, detto il lebbroso, in casa del quale pranzarono Cristo e i discepoli. Matteo 26:6; Marco 14:3.
    • Nativo di Cirene e padre di Alessandro e Rufo. Mentre rientrava dai campi, Simone fu costretto ad aiutare Gesù. Mt 27:32; Mr 15:21.
    • Altri due che non hanno diretta relazione con Gesù[10]
  • Giuda:

Nascita e sviluppo della controversia

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[...]
Rossano Pietro, [11] nel commento a Galati 1:19 dice: "Giacomo, il fratello, cioè parente, cugino del Signore, si deve distinguere da Giacomo di Zebedeo, detto il Maggiore, e da Giacomo di Alfeo, entrambi del collegio dei Dodici. Presiedeva con grande autorevolezza la comunità di Gerusalemme." (pag. 1779)
Pasquero Fedele,[12] sembra escludere che sia Giacomo che Giuda (gli scrittori delle lettere) fossero apostoli. [13]
Salvatore Garofalo [14] non ammette né esclude che Giacomo possa essere apostolo e commenta così le scritture che lo menzionano: ’Il cugino di Gesù era a capo della Chiesa di Gerusalemme’ [15], ’Il Giacomo autore dello scritto sembra essere l'omonimo capo della comunità cristiana di Gerusalemme’ [16]. Per Giuda sembra non lo annoveri tra i dodici considerando: ’Egli quindi non sarebbe l'apostolo Giuda Taddeo’[17].

Protestantesimo

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[...]
L’argomento della «verginità in partu e post partum» di Maria non sembra abbia attirato l’attenzione dei teologi e apologisti cristiani dei primi tre secoli della chiesa.
La Didachè, Clemente Romano, Erma, Policarpo, Antenagora, Taziano, Teofilo, Quadrato, Aristone, Milziade - non parlano affatto di Maria. Ignazio di Antiochia e Aristide accennano soltanto alla sua persona ma non per disquisire su raffinate questioni teologiche quali la «presunta» verginità perpetua di Maria.
Si deve all’opera dei dottori del IV secolo l’affermazione del principio della verginità di Maria durante e dopo il parto di Gesù, essendoci già un generale consenso sul concepimento verginale ad opera dello Spirito Santo.
L’impulso decisivo venne fornito dall’emergere dei grandi ideali ascetici, in particolare la verginità, dopo la vittoria politica del cristianesimo.[18]
Secondo gli evangelici il messaggio dell'Evangelo è così chiaro che si spiega da solo; se lo Spirito santo ha guidato gli apostoli quando scrivevano i testi sacri, guida anche chi li legge per capire l'essenziale, e cioè l'amore di Dio per ognuno di noi.[19]
Convinzione che viene espressa nei cinque sola: [20]
Qui ritroviamo il principio della Riforma protestante, il sola Scriptura, «mediante la Scrittura soltanto». La chiesa non può mettere a fondamento della verità la «tradizione», ovvero le dottrine, i riti e le usanze che si sono sviluppate nel corso dei secoli senza che esse vengano attentamente vagliate e controllate sulla Scrittura e sul suo insegnamento fondamentale. [21]

[...]

Cattolicesimo

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[...]

Lawrence M.F. Sudbury, Pastore Unitariano afferma:
È il 553 quando 150 vescovi, riuniti a Costantinopoli per la seconda volta, sotto la guida di Etozio di Costantinopoli, rappresentante di papa Silvestro, danno vita al quinto Concilio ecumenico della storia della chiesa.
Il Concilio ha come motivazione principale la lotta al monofisismo (l'idea che nel Messia vi fosse solo una natura, quella divina e che, di conseguenza, non fosse completamente uomo), ma nella dichiarazione finale firmata dal papa, il cosiddetto Constitutum, trova posto anche una affermazione dogmatica piuttosto inquietante per il mondo cristiano: Maria fu “prima, durante e dopo il parto vergine e lo rimase per tutta la vita”.
Perché inquietante?
La verginità pre-parto mariana era già stata dichiarata da circa 200 anni, ma la verginità post-parto di Maria sembrava contrastare con i Vangeli, che, in più punti, parlano di “fratelli di Gesù”.
A cui segue una lunga esposizione prendendo in cosiderazione ogni possibile ipotesi e conclude la sua esposizione con:
Peccato solo che una tale ipotesi presupponga ciò che, testualmente, è praticamente ovvio: che Gesù avesse dei fratelli uterini, e, per qualche ragione sorta nelle menti di alcuni Padri Conciliari, questo è formalmente impossibile, dal 553...[22]

Ammettono che i fratelli di Gesù fossero figli di Maria:
La relazione che questi fratelli carnali di Gesù avevano con sua madre Maria pure indica che erano suoi figli e non parenti più lontani. Di solito sono sempre menzionati insieme a lei. E le dichiarazioni che Gesù era il “primogenito” di Maria (Lu 2:7), o che Giuseppe “non ebbe rapporti con lei finché partorì un figlio”, confermano che Giuseppe e Maria ebbero altri figli. (Mt 1:25[23]) Anche i suoi concittadini riconobbero e identificarono Gesù come “il fratello di Giacomo e Giuseppe e Giuda e Simone”, aggiungendo: “E le sue sorelle sono qui con noi, non è così?” — Mr 6:3.
Escludono che i fratelli di Gesù, o alcuni di essi, facessero parte dei dodici:
Il corretto intendimento della più ampia applicazione del termine “apostolo” può contribuire a eliminare qualsiasi apparente discordanza fra Atti 9:26, 27 e Galati 1:17-19, in riferimento alla stessa circostanza. Il primo brano afferma che Paolo, giunto a Gerusalemme, fu condotto “dagli apostoli” da Barnaba. In Galati, tuttavia, Paolo dice di aver fatto visita a Pietro e aggiunge: “Ma non vidi nessun altro degli apostoli, se non Giacomo il fratello del Signore”. Giacomo (non l’apostolo originario Giacomo figlio di Zebedeo né il Giacomo figlio di Alfeo, ma il fratellastro di Gesù) era evidentemente considerato “apostolo” nel senso più ampio, cioè “mandato” dalla congregazione di Gerusalemme. Questo spiegherebbe l’uso del titolo al plurale in Atti quando è detto che Paolo fu condotto “dagli apostoli” (cioè Pietro e Giacomo). [24]

Lloyd Geering, del Jesus Seminar fondato da Robert W. Funk, ammette: [n.d.r. di Gesù] Aveva fratelli e sorelle ma nega la sua nascita verginale e afferma: era una storia romanzesca che è sorta più tardi per soddisfare il crescente interesse teologico intorno alla sua divinità[25] [26]


  1. ^ n.d.r. Tutti i riferimenti alle Sacre Scritture sono tratti dalla Bibbia Interconfessionale TILC in caso di discordanze nella traduzione verranno riportate tutte le occorrenze.
  2. ^ E le sue sorelle, non stanno tutte da noi? Da dove gli vengono allora tutte queste cose?" CEI 2008
  3. ^ Non abbiamo il diritto di portare con noi una donna credente, come fanno anche gli altri apostoli e i fratelli del Signore e Cefa? CEI 2008
  4. ^ vedi Note Capitolo 12. 12,46
  5. ^ La definizione è preferibile a Protestanti: L’espressione “protestante” nasce da una definizione che caratterizzò lo stesso movimento pochi anni dopo la sua nascita: furono chiamati protestanti coloro che rivendicavano dinanzi al divieto dell’imperatore Carlo V, il diritto alla libera predicazione evangelica; “Noi dichiariamo solennemente (protestamur) dinanzi a Dio (…) e davanti a tutti gli uomini che non siamo in alcun modo disposti ad accettare un’imposizione estranea a Dio, alla sua Parola, alla nostra coscienza e alla salvezza delle nostre anime“.Tutte quelle chiese che, sorte tra il XVI e il XVIII secolo, riconoscono una loro più o meno diretta discendenza dal movimento riformato del ’500, definite anche “chiese protestanti storiche”, vollero chiamarsi evangeliche per sottolineare che il centro della loro vita di fede era l’Evangelo. Chi sono i Protestanti (o Evangelici)
  6. ^ vedi: Matteo 10:4 , Marco 3:18 e lo strong relativo a Καναναῖον (Kananaion)
  7. ^ Simone il Cananeo e Giuda l'Iscariota, colui che poi lo tradì; CEI 2008
  8. ^ e Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo, figlio di Alfeo, Taddeo, Simone il Cananeo CEI 2008
  9. ^ Strong ζηλωτής (zélótés) considera sia zelota che zelante
  10. ^ Mago della città di Samaria che divenne credente e fu battezzato. Offrì denaro per avere il potere di far ricevere lo Spirito Santo. Pietro lo rimproverò aspramente, dicendogli che il suo cuore non era retto agli occhi di Dio ed esortandolo a pentirsi e a implorare perdono. In risposta Simone chiese a quegli apostoli di fare suppliche in suo favore. Atti 8:9-24.
    Conciatore di Ioppe nella cui casa presso il mare l’apostolo Pietro fu ospite per parecchi giorni. Atti 9:43; 10:6, 17, 32.
  11. ^ Vescovo ausiliare di Roma per la pastorale della cultura, Rettore Magnifico della Pont. Università Lateranense, Roma: Collaboratore alla versione delle Lettere ai Corinzi e introduzioni e note esplicative, nonché Introduzione generale alla Bibbia; Introduzione generale ai Vangeli; Introduzione generale, introduzioni particolari e note alle Lettere di Paolo. La Bibbia Nuovissima versione dai testi originali - Edizioni S. Paolo - 1987
  12. ^ dottore in Sacra Scrittura e collaboratore alle Introduzione generale alle Lettere cattoliche; Introduzioni particolari e note ai Vangeli, agli Atti, alle Lettere cattoliche, all'Apocalisse nonché Indice dei principali nomi propri, ecc. della già citata versione della Bibbia
  13. ^ Nell'introduzione alla Lettera di Giacomo (pag. 1847) scrive: "L’autore di questa lettera si presenta come Giacomo, servo di Dio e del Signore Gesù Cristo, Giacomo 1:1 ma è difficile dire chi veramente sia. La probabilità inclina verso la persona di Giacomo, fratello del Signore, probabilmente non apostolo, Giacomo 3:1, favorito da un'apparizione di Gesù risorto, 1 Corinzi 15:7, a cui Pietro fece annunziare la propria liberazione dal carcere, Atti 12:17, stimato una delle colonne della chiesa, Galati 2:9, vescovo di Gerusalemme per una trentina d'anni, molto osservante del giudaismo, ucciso verso il 62 sotto il sommo sacerdote Anania, dopo la morte del procuratore Festo. A lui, appunto, la tradizione cristiana attribuisce la lettera." E in quella alla Lettera di Giuda: (pag. 1866) "L'autore stesso si dichiara fratello di Giacomo, che viene comunemente indicato come fratello di Gesù, quindi né l'uno né l'altro apostoli poiché in caso che lo fossero stati, non avrebbero mancato d'indicarlo... "
  14. ^ Segretario della Pontificia Commissione per la Neo-Volgata Collaboratore alle Introduzioni e note La Sacra Bibbia Edizione ufficiale della CEI - Edizioni Paoline - 1980
  15. ^ Galati 1:19 Note Capitolo 1. 19
  16. ^ Introduzione alla Lettera di Giacomo.
  17. ^ Introduzione alla Lettera di Giuda.
  18. ^ Maria Credente Autentica
  19. ^ Dogmi
  20. ^ I cinque «Sola» della Riforma
  21. ^ Giorgio GIRARDET, Protestanti e cattolici: le differenze pag. 30
    ISBN 88-7016-256-7 prima edizione: Claudiana, 1997 seconda edizione: Claudiana, 2000 © Claudiana Editrice, 1997, 2000
    Giorgio Girardet, pastore valdese emerito, già direttore del Centro ecumenico di Agape (Prali, Torino), giornalista (“Nuovi Tempi”, “Com-Nuovi Tempi”, Agenzia di stampa NEV, “Confronti”), professore di teologia pratica presso la Facoltà valdese di teologia a Roma (1984-1989).
    Tra le sue numerose pubblicazioni ricordiamo: Protestanti perché,Torino, Claudiana, 1983, 1996 3 ; Cristiani perché,Torino, Claudiana, 1988, 1995 2; Bibbia perché, Torino, Claudiana, 1993; Cristiani secondo l’evangelo, Torino, Claudiana, 1996; Gesù nella storia. Duemila anni dopo, Torino, Claudiana, 1998.
  22. ^ La primogenitura del Cristo analisi storico-filologica delle possibili fratellanze di Gesù di Lawrence M.F. Sudbury
  23. ^ senza che egli la conoscesse, ella diede alla luce un figlio ed egli lo chiamò Gesù. CEI 2008
  24. ^ Perspicacia nello studio delle Scritture ©1988 WATCH TOWER BIBLE AND TRACT SOCIETY OF PENNSYLVANIA Tradotto ed edito in italiano nel 1990 dalla CONGREGAZIONE CRISTIANA DEI TESTIMONI DI GEOVA Via della Bufalotta 1281, Roma
    Fratelli di Gesù Vol. 1, pag. 968
    Apostoli delle congregazioni Vol 1, pag. 163
  25. ^ The Jesus Seminar
    In 1985 the Westar Institute began a new search to rediscover the original Jesus and it took a quite novel form. The scholars engaged in this task became known as 'The Jesus Seminar'. Their first task was to establish a database and this was published in 1992 as The Complete Gospels. They then painstakingly sifted the data for all clues that could genuinely be regarded as pointing to the historical Jesus. Their work has now been published in two major volumes: The Five Gospels: What did Jesus Really Say? (1993) and The Acts of Jesus: What did Jesus Really Do? (1998). The work of the Jesus Seminar has been strongly condemned by fundamentalists and by traditionalist scholars.[...]
    The mother of Jesus was called Mary and the name of his father was probably Joseph. He had sisters and brothers, one of whom, James, later became the leader of the Jerusalem Christians. (The account of his virginal birth was a fictional story that arose later to satisfy growing theological interests about his divinity.)
  26. ^ Is Christianity Going Anywhere? Part 2. Excavating Jesus