Utente:Giuseppe Manca

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GIUSEPPE MANCA

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Giuseppe Manca è nato nel 1972 ad Alghero, in Sardegna. Ha debuttato nel 2003 con il romanzo La Sottile Verità, finalista al premio Nazionale Grazia Deledda 2005, e da allora si è dedicato per passione alla narrativa. Dopo avere concluso gli studi d’arte, ha ottenuto la laurea in Counseling Psychology. Successivamente si laurea in Scienze della Formazione ed in Psicologia Clinica oltre ad un Master di I° livello in Gestione ed Amministrazione delle Risorse Umane. Tra i suoi scritti ricordiamo La Sottile Verità, La Gabbia che non ho Voluto e l’Urlo in Mare Aperto, La Passione dell’Apostolo – Storia di un Complotto


LA PASSIONE DELL’APOSTOLO – Storia di un Complotto

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Dopo anni di instancabili ricerche, nel 1978 l'archeologo Luigi Tabanelli ritrova nelle terre d'Egitto il Vangelo di Giuda, un apocrifo considerato eretico dalla Chiesa Cattolica sin dalla sua nascita per le conversazioni ivi contenute tra il Cristo e l'apostolo Giuda; è una scoperta tanto esaltante quanto pericolosa, che ha il potere di stravolgere le fondamenta stesse del Cristianesimo e che l'archeologo decide di proteggere a costo della propria vita. Conteso dalla Massoneria nella persona di Jacob Miller, Maestro Venerabile nonché Presidente del Dipartimento di Archeologia di Charlotte, South Carolina, e dalla Santa Sede, il Vangelo fa dell'archeologo un perseguitato; costretto ad abbandonare la sua famiglia, dopo essere stato deportato nei sotterranei del Vaticano e torturato, Luigi Tabanelli riesce a scappare e si nasconde in un'Abbazia. Non si hanno più tracce di lui. Viene considerato scomparso. Dal 1978 al 2005 sia la Massoneria che i Servizi Segreti Vaticani pedinano il figlio, William Tabanelli, ormai divenuto adulto, in attesa che il padre si metta in contatto con lui. Egli diventa archeologo affermato, specializzato sulla vita di Gesù Cristo ed assunto nello stesso Dipartimento per cui lavorava il genitore, presieduto da Jacob Miller... L'arrivo di una lettera anonima innesca una catena di eventi precipitosi che corrono come una fiamma lungo la miccia, forieri di un finale straordinario ed esplosivo. Un romanzo perfettamente orchestrato, scandaloso, pieno di pathos e di indizi da interpretare; un giallo che tiene il lettore col fiato sospeso fino all'ultimo colpo di scena, in un altalenante gioco di emozioni che spaziano dalla suspance allo sbigottimento; un nuovo caso letterario sulla scia del Codice Da Vinci, una scottante meditazione sull'opera occultatrice della Chiesa e la violenza che può scatenarsi quando ad essere minacciate sono le piccole e grandi sicurezze su cui l'umanità fonda il proprio Credo. A torto o a ragione.

LA SOTTILE VERITA’

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File:LA SOTTILE VERITA'.jpg

Davide Sarzana è cresciuto immerso in una natura inviolata e selvaggia, fra sentieri intricati, vorticosi precipizi e maestose montagne. Impara a conoscere i versi degli animali e i rumori della foresta fiera e spietata. Un grande anfiteatro in cui ruscelli incalzanti partecipano silenti a rimbombi di colpi di fucile. Irresistibili colori del giorno, si alternano a forti grida della notte, che si trascinano fra ragnatele di rami e gabbie impenetrabili di alberi secolari. Vive la morte, la respira, ma la rifiuta, andando contro gli uomini ed i loro gesti malvagi. Il suo grido di dolore e di ribellione riecheggia violento, mentre cruenti vicende insanguinano un intero paese assetato di vendetta. Sguardi rapidi e voci sussurrate strisciano fra i viottoli bui e vie sospette. Lentamente tutto si concretizza e il progetto spietato che era stato predisposto prende forma: negli occhi di due ragazzi in un solo attimo e in una sola parola, precipita violenta una sottile verità.





LA GABBIA CHE NON HO VOLUTO

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Paese di Ginestra, Liguria: Sergio, Liliana e Raffaele si frequentano sin dai tempi dell’infanzia stringendo una sana amicizia consacrata fra i sentieri di Punta Manara, fino a quando la morte violenta del padre di Sergio porta i tre amici a separarsi. Con il passare degli anni Liliana e Raffaele continuano a frequentarsi e tra loro fiorisce una grande, travolgente passione, e sposarsi pare essere il coronamento dei loro sogni, che tuttavia non è al riparo dai venti vorticosi della vita. Il progetto di vita subirà una svolta imprevedibile con il ritorno in paese di Sergio, che profondamente turbato da emozioni che non riesce a frenare, investe con la sua follia quell’amore sventurato. Difatti Sergio una volta tornato a Ginestra, dopo aver trascorso l’adolescenza in un ospedale psichiatrico, rivede e rivive il lugubre villino della Casa Gialla, teatro della sua infanzia, che lo porterà ad alimentare in modo morboso e distruttivo tutti i fantasmi del passato che ritornano più prepotenti e aggressivi. Apparentemente tutto sembra trascorrere serenamente nelle vite dei tre amici, fino a quando Sergio, risucchiato in una spirale di follia, di ricordi confusi dovuti alle sevizie del padre nell’infanzia, dell’immagine di Raffaele che assiste impotente a quella violenza e il rifiuto di Liliana, sarà portato ad accusare Raffaele di non averlo soccorso e Liliana di averlo tradito. Una serie di eventi e di inquietudini lo condurranno a scoprire l’identità delle voci che da sempre gli mormorano nella testa. Solo e smarrito lotta contro le voci alla ricerca di una via di fuga; una ricerca con pochissime speranze di successo se non aggrapparsi a quella speranza incarnata dall’amore morboso verso Liliana che sembra non rendersi conto delle evidenti stranezze dell’amico; ma quando Raffaele comincia ad avere dei sospetti, un’inimmaginabile serie di avvenimenti porteranno Sergio a riscoprire un malessere interno, uno squilibrio psicologico che lo condurrà a causare l’incidente…

L’URLO IN MARE APERTO

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Il Mediterraneo, una linea netta all’orizzonte dove sembra non accada mai nulla nella sua immobilità. Una sfida per Stella dei Mari, la bellissima barca a vela, ma anche per Filippo, il suo capitano, che in modo ossessivo vuole varcare quella linea, progettando la traversata che lo avrebbe condotto lontano dalla costa protetta. Donata da un vecchio capitano, Stella dei Mari viene restaurata da Filippo e Daniela in soli tre mesi, ma Daniela non riesce a comprendere il perché di questa urgenza ed il cambiamento repentino di Filippo. Il suo progetto prende forma e lo avrebbe sorretto seguendo la rotta che sarebbe iniziata dal porto di Arenzano, in Liguria, al porto di Mahon, nelle isole Baleari, affidando alle scie della barca a vela i suoi sogni e le speranze: lasciare un’impronta indelebile del suo amore a Daniela, come dono di sé. Lei, forte e determinata, contraria da sempre a questo folle progetto, accetta suo malgrado, con paura e mille disappunti, poiché continua a non credere che Filippo, senza licenza e senza esperienza del mare aperto, possa riuscire in questa impresa. Ma l’amore che sente per Filippo e la sua continua insistenza la fanno desistere ed accettare la traversata, ma le sue paure aumentano quando a loro due, si uniscono i loro amici. Per Filippo inizia una sfida contro se stesso, combattendo contro un’ossessione primordiale, contro il ticchettio del tempo, contro la via che ha deciso di chiudergli i battenti, contro il mare che risponde alle sue speranze con il ruggito di un leone. Il primo ad unirsi è Giuliano, che deciderà di abbandonare la terra ferma e salire su Stella dei Mari dando fiducia a Filippo, ma soprattutto per seguire l’amore visto negli occhi di Silvia, che a sua volta con forza raccoglie la sfida della fobia del mare. Tra i due nasce l’amore appassionante e da quel momento quel gioco magico continua senza respiro. Poi sarà la volta di Alessio, maestro d’ascia, allegro e stravagante, che raccogliendo la sfida con il mare, da sempre temuto, non esiterà ad aiutare Filippo al restauro della barca a vela e ad unirsi alla traversata. Quando la minaccia del mare ed il cielo in un unico connubio mettono a repentaglio la loro stessa sopravvivenza, Filippo confessa la sua verità, ma a quel punto è inutile tentare di contrastare un mare selvaggio nel pieno centro del mediterraneo, dove la forza sconosciuta lo attira oltre la fissazione e Stella dei Mari verso il cuore della tempesta.