Utente:Giuseppe Garavana/Sandbox

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Andrea Mamone

Nato a San Vito lo Capo il 19 ottobre 1946, è un cantautore, polistrumentista ed attore, vincitore di 5 Grammy, 10 dischi di platino e decine di miglioni di copie vendute in tutto il mondo.

Dal punto di vista musicale, subì variazioni ed influenze notevoli nel corso della longeva carriera (15 album studio e 5 live) dalla melodia ed il cantautorato italiano, sino a musica funky e rock. Le tematiche musicali sono legate a storie amorose tangenti a profonde riflessioni politico-sociali e teologiche.

Dall’infanzia agli anni ‘70

Educato da suore presso il convento della città natale (non Pasqua), si approcciò alla musica beat ascoltando i Beatles traducendo agli arbori della carriera discografica la nota “Yesterday” in “Sono in sei” (versione interpretata anche con l’autore del brano originale). Ed ecco che dopo aver pubblicato il 45 giri “Gira Gigio” (1945), ispirato a ballate francesie il primo disco LP dal titolo “Mamo nella Mamo”(1970) uscì e vendette solo in una settimana centomila copie in tutto il nord Italia.

Il vero colpo arrivò con il secondo lavoro:”MA quando arriviaMO”(1972), ispirato dall’esperienza del viaggio da Pellegrino per la Route 66 negli Stati Uniti per ben 1 anno. Ed è proprio in America a Kansas City che verrà a contatto con il bluesman italoamericano (padre di Lignana) Gary Vana, con il quale svilupperà un sound più rivolto alla musica black (come la struggente rocckettona “vai tra”) e con brani quasi countrieggianti come la hit “Il Muflone”, scelta per la pubblicità del latte di capra e più volte contestata e quasi censurata da associazioni animaliste e protovegane.

Nel 1974 dopo un luongo tour in Spagna, si stabilisce a San Marino dove inizia a dedicarsi all’arte del cucito e lo stesso anno uscì “non c’è due senza Mamo”, disco molto più vicino alle tradizioni di musica italiana dell’inizio del 900’ come nel caso di “Guaglio’”, “Matoch” o “Ue pot”.

Il primo declino artistico e la risalita

Nonistante nel 1975 fosse impegnato a celebrare le prime nozze con Mara Mantucci (giovane promettente modella e attrice) uscì il quarto disco in studio “Amlarh” scritto interamente in mancedone “надвозник” ossia “cavalcavia”. Il disco segnò inspiegabilmente molte meno vendite sul mercato e questo segnò la fine del suo rapporto con la “Ricordi”, un matrimonio sempre più in bilico e l’inizio della dipendenza dal l’alcol e dalla cocaina.

Egli dopo 2 anni di inattività totale si disintossico’ e nel 1978 la Emi credette nel suo nuovo progetto disco funk “ Ma dai BalliaMO”. Il disco vendette in tutto il mondo miglioni di copie grazie a 4 hit come :le movimentate “E’ una libellula” e la title track, il lento “Gente profana” e la rocchettara “Letto il libro”.

Per via delle tournée interminabili in tutto il mondo nel 1979 Mara chiese il divorzio e Andrea ebbe un collasso psicologico peggiore di qualche anno prima .

Si riavvicinò alle sostanze stupefacenti fin quando non compose quella considerata per la maggior parte delle persone al mondo la sua miglior canzone: “ non partire”, nata dall’invenzione della storia di due innamorati con un rapporto conflittuale è che parla del viaggio che il giorno successivo lui avrebbe dovuto affrontare in Thailandia (non svelando ne se il viaggio venga compiuto o meno). Questa entrò a far parte del disco: “Prosciutto da frizzer” (altre polemiche da associazioni Protovegane e animaliste) dal successo planetario è seguito da un tour notevolmente lungo (3 anni di durata).

E come una macchina da guerra no stop nel mese di Giugno del 1983 uscì il settimo disco “i 7 comandamenti”, un concept dedicato ad argomenti particolarmente teologici serviti su una musica con influenze di rock progressivo (fuori moda per l’epoca).

Il lavoro ebbe un discreto successo e riportò gli intellettuali e la nicchia di musicisti a riascoltare Mamone (svalutato dalla commercialita’ dei due lavori antecedenti).

Per questo tour iniziò a servirsi di musicisti americani di gran fama come il tastierista Albert Iffac, il batterista Simon Foot, il bassista Mark Givewell ed il chitarrista Joe Vainmatch oltre che di coriste come Ely Foxto e Gay bombyesterday.

Dopo un tour mondiale altrettanto impegnativo e intenso nel 1985 partecipò al live Aid in diretta mondiale da Philadelphia, ma fu rimosso dal Video successivamente montato per motivi contrattuali.

Nel 1987 uscì il disco “Disco-lo”, preceduto dal singolo di slogan “votate Penso” molto più orientato sulla musica pop che segnò il decennio. “Votate penso” fu accusata di plagio per la somiglianza musicale con “we are the world”, ma non si tenne mai un vero e proprio processo è questa storia fu sotterrata per motivi che tutti noi ignoriamo. Riuscì comunque ad affrontare tranquillamente il tour e tratto da queste date nel 1988 uscì il doppio vinile “Mamo is live” registrato per metà a Wembley e per metà al central Park.

La famiglia, il musical e i tour mondiali

Nel 1990 dopo il fidanzamento ed il conseguente matrimonio con Siry Shortanus (di origini australiane) uscì un musicall fatto a disco “a scuola in lenzuola” con una sceneggiatura scritta ed interpretata da se stesso. Per la stesura musicale si servì dell’aiuto dell’amico Ennio (Morricone) che inserì parti orchestrali notevolmente interessanti.

Il tour fu presentato in tutti i teatri più importanti del mondo: l’Olympia, la Royal Albert hall, la Fenicia ...

Il musical tratta la storia di un cane che assomigliava ad una libellula (tema già trattato)  e che aveva un lenzuolo come collare, simbolo della purezza del mondo animale.

Ecco che nel 1991 nacque il suo primogenito Sebastiano, seguito da Fabiana (1992) e Gabriele (1994); per 4 anni abbandono’ le scene musicali per dedicarsi meglio alla famiglia ma non smise mai di incidere. Difatti bloccando momentaneamente l’attività live poté produrre con più tranquillità due dischi di discreto successo:

-“Bgang195” (1994), dedicato alla vita in famiglia con retrogusto unplugged, seguito da un tour quasi completamente in acustico nei club mondiali (dai quali venne tratto il disco live “BgangLive”) nel quale riprese numerosi suoi brani anni 70 che non eseguiva in concerto da anni come “Matoch”, vestita con un retrogusto più moderno ma più semplice.

- “Lost for World- Perso per il mondo”(1998) dedicato alla vita di Lorenz Choir, soldato americano che aveva combattuto nella guerra del Vietnam, il cui cadavere fu riesumato solo nel 1993. Ne fu tratto il singolo omonimo “Perso per il mondo” e con il ricavato delle vendite aiutò a sfamare le popolazioni del deserto africano tenendo tra l’altro un concerto persino in sud Egitto. Il tour durò ben 3 anni e girò per tutto il pianeta: Europa (1998); Australia, Nuova Zelanda, Nord America, Sud America (1999); Giappone e di nuovo Europa (2000).

Gli anni 2000

Alla fine del 2001 uscì il dodicesimo album “Forza lavoro” (dal titolo non ironico) seguito dall’annuncio di voler abbandonare definitivamente le scene dopo un altro tour mondiale senza dare spiegazioni precise.

Il tour fu ancora più lungo del precedente e toccò persino “l’isola di Pasqua” (dalle 3 serate nel 2003 fu tratto il live “Pasqua con Mamo”) e l’Antartide.

Nel 2006 dichiarerà di essere affetto dal morbo di “Puppenaz”, malattia cronica basata sulla necessità di telefonare a persone casuali per non sentirsi solo e per non aver attacchi di spasmi muscolari e di rabbia. Nel frattempo uscì un nuovo disco (smentendo in parte ciò che aveva annunciato 5 anni prima): “Monte dei Pascoli”, scritto durante il trasferimento presso la città Alice Castello. Il tour fu relativamente breve (nord Europa e Nord America) ma di grande impatto; anche se ogni 5/6 canzoni doveva scappare nel backstage per fare una telefonata casuale di almeno 2/3 minuti necessitata dalla malattia in incubazione. Decise di non girare più stadi perché dichiarò “sono cose da giovini”, ma tornò nei teatri e spazi aperti suggestivi.

Nel 2008 scrisse la colonna sonora per il film del regista Giacomo Meat “Di Maggio sono Vane”(2009) e vinse un Grammy per l’originalità delle composizioni dotate sempre dello strumento musicale siculo “scacciapensieri”.

La presunta scomparsa dalle scene ed il ritorno

Per ben 6 anni non si ebbero più sue notizie, nemmeno dai nascenti social; era come scomparso dalla circolazione non solo artistica, ma addirittura sociale.

Nel 2015 Il bassista storico Givewell fece visita a casa sua (Alice Castello) e lo trovò sull’amaca all’altezza di 3 metri dal suolo con un registratore della Ducati.

Era vivo e raccontò di essere diventato per 3 anni Monaco buddista, il che gli permise di curare il terribile morbo e scrisse un disco nuovo dedicato agli sbarchi continui dei profughi “Prof Ugo” prodotto in collaborazione di Suor Alfonsina.

Dopo 10 anni di assenza dall’attività Live tornò brillante per un nuovo tour in Europa, Asia minore e Giappone nel 2016.

Alla veneranda età di quasi 70anni sta progettando un tour per festeggiare i 50 anni di attività suonando nelle sagre dell’uva, del merluzzo e agnolotti in più locazioni anche  europee.