Utente:Giulianabenedetto/Sandbox

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Teoria della Pace Democratica[modifica | modifica wikitesto]

La Teoria della Pace Democratica (DTP) è una teoria delle Relazioni internazionali per la quale gli stati democratici tendono ad evitare il conflitto armato con altri stati democratici.[1] Al contrario di quelle teorie che trattano delle ragioni per cui gli stati fanno ricorso alla guerra, ad esempio il Realismo (politica), la DTP ricerca i motivi che inibiscono l'uso dei conflitti armati come risoluzione delle controversie internazionali.

Alcuni teorici preferiscono termini come "pacifismo democratico reciproco"[2] o "ipotesi di non aggressione inter-democratica"[2] per sottolineare che la condizione di pace non è una prerogativa esclusiva dei regimi democratici,ma piuttosto si crea e si mantiene più facilmente in un contesto democratico[2] .

Per i sostenitori della DTP, le motivazioni che spingono le democrazie a mantenere la pace tra loro possono essere varie:

  • I leaders degli stati democratici sono necessariamnte responsabili nei confronti dell'elettorato e ritenuti colpevoli in caso di sconfitta in guerra;
  • I membri di un governo democraticamnte elletto sono responsabili nei confronti dell'elettorato e quindi tendono a impiegare mezzi diplomatici nella risoluzione di tensioni internazionali;
  • Gli stati democratici sono poco inclini a vedere come ostili altri stati con governi o orientamenti politici simili o affini;
  • Negli stati democratici vi è normalemtne una grandeconcentrazione di ricchezza e quindi si tende ad evitare i conflitti armati per preservare infrastrutture e risorse.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Complexity Theory-- Walter C. Clemens, Jr, su www.gmu.edu. URL consultato il 9 marzo 2016.
  2. ^ a b c Archibugi, D.: The Global Commonwealth of Citizens: Toward Cosmopolitan Democracy. (eBook, Paperback and Hardcover), su press.princeton.edu. URL consultato il 9 marzo 2016.