Utente:Giovanna B. Volpi/Sandbox

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca


In una cella del carcere femminile di Saint Lazare, Margaretha Zelle McLeod (Mata Hari), abbandonata da parenti e ammiratori, scrive lettere su lettere a personalità di sua conoscenza che potrebbero intervenire per scagionarla dall' accusa di essere l'agente H21, responsabile di aver causato, con le informazioni ottenute dai suoi amanti e rivendute ai tedeschi, la morte di migliaia di ufficiali francesi. La giovane prostituta (Justine), trasferita nella stessa cella per sorvegliare Mata Hari (per il timore di un suicidio prima che possa essere condannata dalla Corte Marziale), è affascinata dalla fama della donna e l'avverte che le sue lettere non saranno mai consegnate ai destinatari. Tra le due donne si instaura un rapporto confidenziale che confronta destini paralleli su piani diversi: una squallida esistenza della più giovane che per mantenere la figlia si è adattata alla vita di uno squallido bordello e la carriera trionfante della donna più famosa della Bella Epoque che per gli scandali che l'hanno coinvolta, é stata privata, dal severo e ambiguo marito di frequentare la sua bambina. Margaretha, convinta di essere al centro di un disegno che la vuole capro espiatorio di altri tradimenti, si dispera, durante l'unico colloquio che le viene concesso, con il suo avvocato difensore Edouard Clunet, esperto di diritto internazionale e suo antico amante, che le propone una serie di soluzioni per farla uscire dal carcere. Le fiducia di Clunet non convince la donna che si trova a fronteggiare il capitano Pierre Bouchardon che deve raccogliere le prove del suo tradimento. Nei vari interrogatori, Margaretha nega dapprima ogni circostanza, poi giustifica con sdarcasmo ogni accusa che le è rivolta, al punto da mettere in difficoltà lo stesso inquirente che, alla fine dell'istruttoria, presenta i suoi dubbi al ministro Paul Painlevé , facendogli presente che non esiste neppure una consolidata giurisprudenza sul reato di spionaggio. Il politico, nemico giurato delle spie dell'epoca, ribadisce che la Francia ha bisogno di un esempio, accusando Mata Hari di essere la tipica esponente dell' esecrata Belle Epoque , una donna che ha contribuito a rammollire i costumi del paese. La sua condanna servirà a garantire a chi si batte sul fronte di guerra che la patria punisce i traditori e le spie oltremodo pericolose soprattutto se sono donne. Al verdetto della Corte, Margaretha si mostra rassegnata e conscia che questo stesso destino la salverà dall'odiata mediocrità alla quale per tutta la vita ha cercato di sfuggire. Una serie di intoppi (programmati) vanificano ogni tentativo di ricorso dell'appassionata difesa e Margaretha Zelle “scrive” l' ultima pagina del copione della sua vita, preparandosi all'esecuzione. Durante le confidenze scambiate con Justine in carcere, l'inquisizione, il processo e il cammino verso la morte, Mata Hari rivede alcuni flash della sua vita: il primo incontro con l'anziano ufficiale che diventerà suo marito, il severo MacLeod, conosciuto attraverso un'inserzione su un giornale olandese, le tappe della sua carriera più fulgida di danzatrice e il suo declino, il rapporto con Vadim e gli ingannevoli rapporti con chi ha tessuto la trama e la leggenda della spia del XVIII secolo della quale l'Olanda, da tempo, richiede la riabilitazione. Regia di Rossana Patrizia Siclari, soggetto e sceneggiatura:Gianna Volpi. Stemo Productions e Melina Productions. Interpreti principali: Elisabetta Gregoraci (Margaretha Zelle), John Savage (Edouard Clunet), Francesca Tasini ( Justine), Marco Cocci (Pierre Bouchardon), Fabio Fulco ( André Mornet), Marco Feroci (Vadim de Masslov). Direttore della fotografia (Walter Balducci), Costumi (Enrica Barbano), Scenografia (Mario Arnaldi Fontana).