Utente:GiancarloCappanera/Sandbox

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Gruppo Speleologico Marchigiano

Il Gruppo Speleologico Marchigiano è una libera Associazione fondata ad Ancona nel 1948 che si prefigge lo scopo di riunire sotto l’egida dell’interesse e della passione per le grotte tutti gli amanti marchigiani del carsismo e della speleologia onde conoscere e valorizzare tante parti del territorio ancora poco note. I suoi componenti fondatori più noti sono stati il Dott. Mario Marchetti, il Dott.Carlo Pegorari, L’ing.Paolo Beer, e Il Prof.Gianpaolo Moretti (geologo), il Prof.Giovanni Villa (entomologo) dell’Università di Camerino. Tra le tante cavità scoperte dal G.S.M nelle Marche le più note sono:Grotta del Fiume,Grotta del Buco Cattivo, Grotta delle Tassare, Grotta Grande del Vento di Frasassi. La storia della più grande e nota scoperta speleologica e geografica di questa Associazione è iniziata il 28 giugno 1948 quando Mario Marchetti scoprì all’interno della gola di Frasassi di Genga (Ancona) la Grotta del Fiume, una cavità poi visitata e studiata dai più importanti scienziati mondiali della terra del dopoguerra, i Proff.ri Casteret, De Jolì, Nangeroni L’esplorazione di questa grotta che si apre quasi alla base del monte Valmontagnana fece presagire che il complesso carsico al quale apparteneva, era teoricamente più grande e sviluppato di quanto scoperto inizialmente. Il 25 settembre 1971 infatti, durante la spedizione organizzata e guidata da Giancarlo Cappanera, Rolando Silvestri del Gruppo Speleologico Marchigiano scoprì la Grotta Grande del Vento di Frasassi, un’immensa cavità attraverso la quale, con successive esplorazioni, fu scoperto un collegamento con la sottostante Grotta del Fiume tanto da formare insieme alla stessa il grandioso complesso carsico Fiume-Vento che si sviluppa per oltre 40 chilometri. Nel 1974 la Grotta Grande del Vento è stata aperta al pubblico dal Consorzio Frasassi ed è divenuta uno dei poli turistici più importante delle Marche, un vanto naturalistico dell’Italia visitata annualmente da diverse centinaia di migliaia di turisti. Tutto il racconto di queste straordinarie scoperte è riportato sul sito web www.frasassigsm.it.