Utente:Gian Piero Trifirò/Sandbox

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La Ghia 1100 Gioiello e la Super Gioiello sono autovetture costruite da Ghia nel 1949 /50/51 su base Fiat 1100 E. In realtà, della Fiat 1100 E resta ben poco: il telaio, che però viene modificato, e la meccanica, dove anche il motore riceve delle migliorie. In particolare, viene montato un coperchio delle valvole in alluminio con alette di raffreddamento e la bobina d'accensione più potente in quell'epoca, la Magneti Marelli B200B. L'alimentazione invece prevedeva 2 optional: un collettore con doppi carburatori fornito dalla Abarth, per avere maggiori prestazioni, oppure il "super collettore" brevettato da Modauto, che migliorava il rendimento del motore pur mantenendo il carburatore originale. Molto interessanti e futuristiche le modifiche al telaio: a parte le varie traversine obbligatorie in quanto la carrozzeria è più larga del 1100 E originale, viene ricostruito il falso telaio anteriore, ora a pantografo e quindi in grado di assorbire gli urti. Anche il posteriore riceve le stesse attenzioni, sul telaio vengono saldati due spuntoni di ferro a L 30x30 mm. opportunatamente piegati ed in grado di assorbire gli urti. Ovviamente su di essi vengono montati i paraurti. Praticamente i primi passi verso le future scocche a deformazione controllata, molto più sicure in caso di incidenti rispetto alle carrozzerie "rigide". Riguardo invece la carrozzeria, del 1100 E viene utilizzato solo il parafiamma, dove viene saldato un vano batteria in modo da spostare la medesima da sotto il sedile posteriore, come invece previsto sulla 1100 E.

Tutto il resto è ex-novo. Molto particolari i volanti e la strumentazione, ma ancora non sono riuscito a stabilire la ditta che li costruiva. Sicuramente però non erano prodotti da Ghia, in quanto ho trovato gli stessi strumenti su una 1100 Frua e su una Lancia B24, mentre lo stesso volante l'ho trovato su varie fuoriserie di altri carrozzieri.

Le Ghia 1100 Gioiello / Super Gioiello sono autovetture estremamente rare probabilmente perchè nonostante la sua lussuosa eleganza ne sono state vendute pochissime, a mio avviso per colpa del carissimo prezzo di listino. Non ho ancora dati certi, ma per via di tutte le modifiche apportate, alla carrozzeria costruita da zero, agli accessori già descritti ed ai quali devo aggiungere l'autoradio Condor Razzo montata di serie, gli interni lussuosi, i 4 posaceneri a baionetta, le plafoniere nei cofani, etc etc, ritengo che costasse più del doppio di una 1100 E di serie, e probabilmente anche più cara di auto ben più grosse e blasonate. E' normale che anche chi poteva permettersi un'auto di lusso, a parità di prezzo optava per auto più performanti. Il motore della Ghia, pur se migliorato, restava un motorino con pochi cavalli e nemmeno troppo affidabile. I pochi acquirenti l'avranno scelta per distinguersi, per avere un'auto quasi unica, ai quali non importavano le prestazioni, direi un'auto rivolta verso una clientela femminile. E' il caso della marchesa Olga Cisa Asinari di Grésy, della quale parlerò più avanti.

La Gioiello si distingue dalla SuperGioiello sopratutto nel frontale: la prima ha 2 fari e le prese d'aria basse; la Super Gioiello ha 4 fari e le prese d'aria meno evidenti e più in alto.

Della Gioiello ho notizia dell'esistenza di due soli esemplari, una targata Milano, che al momento è quella conservata nel modo più originale, ed un'altra targata Torino, che appare nel film "le amiche" del 1955 diretto da Michelangelo Antonioni, riapparsa su un servizio di RuoteClassiche (n.171) e non messa troppo bene (priva di paraurti e di autoradio, fanali posteriori non suoi, indicatori di direzione laterali originali rimossi e sostituiti da 2 lucciole montate in posizione assurda)


Della Super Gioiello ho notizia di un solo esemplare, ex targa Brindisi, acquistata da un collezionista giapponese, anch'essa con gravi pecche rispetto all'originalità

Infine, esiste la Super Gioiello cabriolet, esemplare unico costruito appositamente per la marchesa Olga Cisa Asinari di Grésy, attualmente in fase di restauro