Utente:GaetanoMarechiaro/Sandbox

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Gerd Gudrun Maria Schyman

Leader di Iniziativa Femminista
In carica
Inizio mandato2013

Leader del Vänsterpartiet
Durata mandato1993 –
2003
PredecessoreLars Werner
SuccessoreUlla Hoffmann

Parlamentare nel Riksdag di Svezia
Durata mandato1988 –
2006
Gruppo
parlamentare
Vänsterpartiet
CollegioContea di Stoccolma

Dati generali
Titolo di studioLaurea in Scienze Sociali
UniversitàSocialhögskolan
Professionefunzionario di partito

Gerd Maria Schyman, nota come Gudrun Schyman (Täby, 9 giugno 1948) è una politica svedese.

È stata parlamentare dal 1988 al 2006 nelle file del Vänsterpartiet kommunisterna, in seguito Vänsterpartiet (“Partito della Sinistra”). È stata leader del Vänsterpartiet dal 1993 al 2003. Dall’aprile 2013 è leader del partito Iniziativa Femminista, posizione che ha inoltre ricoperto tra il 2005 e il 2011. Schyman è attualmente assessora e rappresenta il partito nel consiglio provinciale di Simrishamn. Vive a Gladsax, nella provincia di Simrishamn. Schyman ha lasciato il Vänsterpartiet il 7 dicembre 2004, ed è rimasta nel Riksdag fino alle elezioni del 2006 come indipendente.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Gudrun Schyman è nata e cresciuta a Täby, a nord di Stoccolma. Il padre era rappresentante dell’associazione di artigiani Hemslöjden, la madre sarta. Dopo il diploma lavora come impiegata presso le poste. Nel 1970 si iscrive al corso di scienze sociali presso l’Università di Stoccolma, lavorando poi come assistente sociale fino al 1976. È in quegli anni che si interessa alla politica ed entra nel partito Marxist-Leninistiska Kampförbundet (MLK), dove tra gli altri incontra il regista Lasse Westman, col quale ha avuto una lunga relazione. Oggi (2012) convive con Jacques Öhlund.

1977-1993, l’impegno nel Vänsterpartiet/VPK[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1977 si trasferisce da Täby a Örnahusen, nella provincia di Simrishamn, dove comincia a prendere in seria considerazione l’impegno politico e diventa membro di quello che allora si chiamava Vänsterpartiet Kommunisterna (VPK). Nel tempo libero si occupa di questioni ambientali, energetiche e femministe. Siede in consiglio provinciale dal 1980 al 1987, e dal 1982 è parte della commissione per i servizi sociali. Nel 1981 entra nella direzione del VPK, dal 1984 anche nel comitato esecutivo. Assieme al compagno Lasse Westman acquista una proprietà a Gladsax, dove ha due bambini. In quel periodo appariva in tutta la Svezia nel film Födelsen ("La Nascita"), che veniva proiettato ai corsi per neo-genitori. Nel 1987 si separa da Lasse Westman. Con i figli si trasferisce dalla regione di Skåne in una comune a Värmdö, non lontano da Stoccolma, dove lavora come assessora ai servizi sociali. Nel 1988 viene eletta nel Riksdag nelle file del VPK. All’interno del partito si erano da tempo levate voci di dissenso nei confronti del leader Lars Werner, e al congresso del 1990 Schyman si candida alla guida del partito ma perde. Nello stesso anno il nome viene cambiato in Vänsterpartiet.

1993-2003, alla guida del Vänsterpartiet[modifica | modifica wikitesto]

Nel gennaio 1993 viene eletta come nuova leader del Vänsterpartiet, la prima a prendere le distanze dal comunismo. La qualità più importante come leader è la sua capacità di attrarre nuovi elettori. Durante il suo mandato il numero di rappresentanti nel Riksdag viene più che raddoppiato. Schyman porta il femminismo ad essere uno dei punti cardine del programma di partito. Il suo è uno stile insolitamente aperto ed estroverso, si veda ad esempio l’autobiografia dove racconta la sua spesso tragica infanzia, le sue relazioni e la dipendenza dall’alcol. Nel settembre del 1996, in un’intervista televisiva rende pubblico il suo alcolismo, quindi entra in un programma di disintossicazione in un centro specializzato nella regione di Skåne. Dopo una ricaduta, nel 1997 si prende una pausa dalla politica. Nel 1998 Gudrun Schyman viene rieletta alla guida del partito. Nel corso del congresso viene dato grande spazio al dibattito tra l’ala sostenitrice di una politica saldamente legata ai valori tradizionali del socialismo e un’altra più liberale. Si alzano inoltre critiche nei confronti delle politiche di apertura di Schyman, che avrebbe dedicato poco tempo agli affari interni. Alle elezioni del 1998, Schyman porta il partito al record storico del 12% delle preferenze. Nel 2000 Schyman ritorna a Gladsax. Al congresso del 2002 la leader tiene un discorso incentrato, tra le altre, sull’oppressione femminile degli uomini, discorso che verrà poi ricordato come Talibantalet ("Discorso Talebano"), dove dice:

«Quell’oppressione che colpisce, più profondamente di altre, corpo e identità; che è più antica della società classista, e che alle convulsioni della società classista ha saputo resistere; quell’oppressione che ha formato e caratterizzato ogni classe sociale e che si è adattata alle diverse condizioni: l’oppressione delle donne. Questa oppressione ha molte espressioni. Discriminazioni e abusi, diversi a seconda di dove ci troviamo. Ma è la stessa norma, la stessa struttura, lo stesso modello che si ripete così nell’Afghanistan dei talebani come in Svezia.»

Nel gennaio 2003 emerge che Schyman, per più anni, nella dichiarazione dei redditi aveva dedotto costi inesigibili. La situazione diventa presto insostenibile e il 26 gennaio, nel corso di una conferenza stampa, annuncia le sue dimissioni. Viene sostituita da Ulla Hoffmann, poi da Lars Ohly. In febbraio l’Ufficio Riscossioni di Malmö avvia un’inchiesta nei confronti di Schyman per reato di evasione. In seguito all’ammissione di colpa, viene comminata una sanzione pecuniaria.

2003-2005, dal Vänsterpartiet agli indipendenti[modifica | modifica wikitesto]

Dopo le dimissioni dalla guida del partito, Schyman prosegue i lavori nel Riksdag focalizzandosi sulla questione femminile. Nell’autunno 2004 riceve attenzione la sua proposta, sottoscritta da molti partiti della sinistra, di avanzare un calcolo dei costi della violenza su donne e bambini, proposta che i giornalisti chiamano "mansskatt" (tassa sugli uomini), insieme alla richiesta di un finanziamento statale per associazioni e comitati femministi. Nel dicembre 2004 Schyman comunica di aver lasciato il Vänsterpartiet per promuovere politiche di genere al di fuori dei partiti, entrando di fatto nelle file degli indipendenti. I deputati del partito la criticano, ritenendo che, avendo ricevuto un mandato dal partito, debba lasciare il seggio al Riksdag in caso di fuoriuscita dal partito. Schyman replica di avere lo stesso ricevuto un mandato dagli elettori a promuovere politiche femministe nel Riksdag.

2005-2011, Iniziativa Femminista[modifica | modifica wikitesto]

In una conferenza stampa il 4 aprile del 2005 Schyman viene presentata come membro della direzione di Iniziativa Femminista, partito neofondato in ottica delle elezioni del 2006. Il partito non conquista alcun seggio al Riksdag, ma Schyman continua come portavoce il suo impegno per la causa femminista. Gudrun Schyman si candida alle Europee del 2009. Iniziativa Femminista ottiene il 2,2%; non avendo raggiunto la soglia prevista di sbarramento del 4%, non viene eletta. Nel giugno 2010, in occasione della Settimana di Almedal (importante meeting politico aperto a tutti i partiti che si svolge tutte le estati nell'isola di Gotland), Schyman dà fuoco a 100.000 corone, per attirare l’attenzione sul divario salariale tra uomini e donne. Alle Politiche del 2010, Iniziativa Femminista ottiene lo 0,4%; non avendo raggiunto la soglia prevista di sbarramento del 4%, ancora una volta non viene eletta. Schyman si candida anche nel consiglio provinciale di Simrishamn, dove Iniziativa Femminista prende il 8,9% dei voti ed è il terzo partito. Il risultato la riporta nello stesso consiglio dove aveva seduto dal 1980 al 1987.