Utente:Francescopernice44/Sandbox

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Collana per Albero in Terracotta
Il Giardino opera realizzata a più mani a cura di Francesco Pernice e Riccardo Dalisi

La fondazione "Il Campo dell'Arte" è un parco artistico situato a Grottaferrata in provincia di Roma[1].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La via dei Gigli opera di Linde Burkhardt

La Fondazione “Il Campo dell’Arte – Diffusamentemuseo”, costituitasi nel 2006, nasce dal programma artistico “Diffusamentemuseo” Ideato dall'artista Francesco Pernice alla fine degli anni '90 e con l’acquisizione di un terreno collinare nel comune di Grottaferrata nei Castelli Romani[2] alle porte di Roma.

Attività[modifica | modifica wikitesto]

Le attività relative a Diffusamentemuseo si collegano alla storia dell'artista che sin dagli anni 70 ha partecipato a iniziative artistiche e sociali nell'ambito dell'ALZAIA centro artistico culturale a rilevanza sociale. Lo spazio del Campo dell'Arte di circa 2 ettari e mezzo è stato progettato per inserire tra boschi, pianure e sentieri rimasti incontaminati opere realizzate dalla comunità a partire dai più piccoli: bambini e ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado del territorio dei Castelli Romani.

Oltre a ciò La Fondazione ha iniziato a costruire un vero e proprio Museo Diffuso nell'area dei Castelli Romani con diversi progetti che hanno realizzato varie opere.

Ciampino: Spazio all'Arte (Alberi e Stagioni), Gli Anziani e la Bellezza Urbana (Il Giardino dei Piccoli), I Bambini Creano L'orto Giardino dell'Armonia (L'Orto delle Abbazie, Terra e Cielo, L'Acqua e le Ninfee), Rigenerare Bellezza (I Giovani per Ricongiungere la Bellezza Alla Vita).

Marino: Diritto al Gioco, Il Bello del Paese, Abilitare (L'Armonia dei Fiori), I Giovani di Ieri e di Oggi per fare centro Insieme (Mani e Fiori).

Il Labirinto

Castel Gandolfo: Sviluppare e Saper Fare (La Piazzetta della Fraternità).

Il Frutteto, opera realizzata a più mani con laboratori di Arte Condivisa e Partecipata

Roma: La Metamorfosi di un Muro (Bambini Creano Paesaggi)

Finalità[modifica | modifica wikitesto]

Le opere mirano a costruire sentieri da esplorare attraverso la creatività condivisa per ricongiungere la "bellezza alla vita comune". Il percorso tracciato dalla Fondazione Il Campo dell'Arte e dall'Associazione Arianna APS (con cui viene condivisa un'azione integrata tra Arte-Terapia e Arte Pubblica Partecipata) ha attivato sui territori approcci artistico-relazionali per sviluppare energie creative e propositive nei partecipanti coinvolgendoli in riflessioni e attività concrete fatte di opere artistiche con la supervisione dell'Artista Francesco Pernice in una dimensione di condivisione e co-progettazione rispondendo ai bisogni di specifici luoghi che ogni gruppo adotta.

Nel processo artistico che si viene così a creare educatori, docenti, bambini, genitori, cittadini diventano insieme all'artista, promotori, committenti, fruitori e artefici allo stesso tempo. Tale metodologia viene applicata per ripensare luoghi pubblici sia perché particolarmente significativi e simbolici o perché degradati e da sottoporre a processi di riqualificazione e rigenerazione urbana, producendo come valore aggiungo la promozione dell'inclusione sociale e della cittadinanza attiva.

Opere esposte[modifica | modifica wikitesto]

Nel sito troviamo le tracce e i contributi di artisti come Francesco Pernice, Alessandro Mendini, Riccardo Dalisi, Linde Burkhardt[3]; oltre a opere realizzate da molti partecipanti agli eventi-laboratorio proposti.

Il Campo dell’Arte si caratterizza con vaste installazioni realizzate a più mani sotto la direzione di artisti, architetti, artigiani d'arte, designer, e si rifanno ai lavori e a strutture dell'attività agricola come:

Il Frutteto, luogo di lavoro, produzione e raccolta dove peri, i meli, i sorbi, i ciliegi si alternano con opere frutto dei laboratori, della formazione e attività di archivio partendo dalla realtà artistica degli anni ’70 con particolare riferimento ad alcune esperienze significative di quegli anni partendo dal centro d’Arte Alzaia.

Il giardino, luogo di contemplazione e godimento dell’anima, luogo di riposo e benessere, luogo di elaborazioni poetiche e artistiche.

Il recinto, luogo di allevamento di idee, luogo di ricerca, progettazione, incontri.

L’Orto, luogo di produzione stagionale dove i progetti durano solo un tempo limitato legato agli avvenimenti che incalzano e che hanno bisogno di risposte immediate. Interventi di solidarietà, interventi che coinvolgono le comunità su fenomeni emergenti.

La Casa degli Attrezzi, luogo per conservare i materiali di lavoro, per organizzare, comunicare, archiviare.

L’Uliveto, luogo simbolico di pace individuale e sociale, luogo delle relazioni e degli incontri sui temi della pace.

Diffusamentemuseo[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ [1], Sito ufficiale.
  2. ^
  3. ^ [2]


Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Francesco Pernice, Albero ad Albero, Ciampino, A.G.C., 2010
  • Francesco Pernice, Rigenerare Bellezza per un museo diffuso di comunità, Edizioni Nuova Cultura, Roma, 2023


Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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