Utente:Francesco Adami/Sandbox

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Moncodogno è insediamento d'altura dell'età del bronzo (1800 - 1200 a.C.) dove si trovano i resti di un castelliere fortificato. Il toponimo è di origine italiana, espressione del dialetto locale che significa "monte del cotogni"

Nel II° millennio a.C. sulle alture istriane sorgono insediamenti fortificati dell’età del bronzo e del ferro. In tutto il territorio si ebbe in quel periodo un notevole aumento demografico. Si rilevò pertanto una copiosa presenza di insediamenti fortificati - castellieri e di numerosi tumuli funerari di pietra - che oggi rappresentano resti di quell età.

Gia nel 1903 l'archeologo italiano Carlo Marchesetti pubblicò il primo elenco dettagliato che è servito da base per tutte le ricerche successive del fenomeno dei castellieri in Istria. Sul territorio della penisola istriana Marchesetti aveva allora registrato 307 insediamenti fortificati, fra i quali però Moncodogno non figurava. Moncodogno venne riconosciuto come un insediamento fortificato solo negli anni cinquanta del XX sec. da Boris Badié e Branko Marusié del Museo archeologico dell'Istria a Pola. I primi scavi iniziarono nel 1953 e immediatamente indicarono l'enorme importanza del sito.

Gli scavi furono ripresi nel 1997 In collaborazione con il paleontologo Bernhard Hänsel dell'istituto tedesco Institut für Prähistorische Archäologie, Freie Universität di Berlino e successivamente dall'archeologa Biba Terzan della sezione di archeologia della Facolta di lettere e filosofa a Lubiana (Oddelek za arheologijo; Filozofske fakultetev Ljubijani).