Utente:Fabio Matteo/Sandbox

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Urbano Lampredi, al secolo Iacopo Giuseppe Felice Lampredi, (Firenze, 13 febbraio 1761Napoli, 23 febbraio 1838) è stato un critico letterario, giornalista, traduttore e poeta italiano.

Figlio di Cosimo Lampredi e Anna Maria Rozzini, divenne chierico regolare delle Scuole Pie fiorentine il 5 novembre 1780, assumendo il nome di Urbano di S. Giacinto con la professione solenne del 9 gennaio 1783. Dall'anno successivo fu docente di filosofia presso l'illustre Collegio Tolomei a Siena. In questo periodo scrisse le Ricerche sopra una nuova specie di conoidi coniche, e si diede al volgarizzamento dell'Iliade.[1]

Secolarizzato tra fine 1796 e inizio 1797, Lampredi tornò per poco tempo a Firenze, prima di stabilirsi a Roma al principio del 1798, in un momento storico che vide proclamata la Repubblica romana il 15 febbraio. Nell'Urbe Lampredi, fervente repubblicano, frequentò i circoli letterari della città e diresse il principale dei giornali patriottici, il Monitore romano.[1]

Dalle colonne del giornale, Lampredi attaccò la politica del primo Consolato, denunciandone la corruzione dilagante. Critico nei confronti del governo repubblicano, Lampredi, che fu tra l'altro commissario straordinario nel Dipartimento del Tronto e, dal 18 maggio 1799, tribuno per il Dipartimento del Tevere (una carica destinata ad avere vita breve), scrisse per il Monitore fino al 18 settembre 1799. Caduta la Repubblica riparò in Francia trascorrendovi otto anni, il primo a Parigi, dove non gli fu concessa l'autorizzazione a rimanere, i seguenti sei a Sorèze, dove insegnò matematica e latino, e l'ultimo a Tours.[1]

  • Notizie intorno alla vita e gli scritti di Tommaso Chersa cittadino di Ragusa, s.l., s.n., 1826?
  • Al suo rispettabile amico Francesco Lekie gentiluomo scozzese, s.l., s.n., dopo il 1830
  • Cantiche religiose tratte da' salmi di David dall'abate Urbano Lampredi, Napoli, Porcelli, 1832
  • Il nuovo volgarizzamento metrico della Iliade quale, e quanto può monumento del gratissimo animo suo Urbano Lampredi, Napoli, Porcelli, 1833
  • Introduzione e lettera dell'abate Urbano Lampredi relative alla lettera del cav. V. Monti all'ab. S. Bettinelli, Napoli, Tramater, 1833
  • Versione del ratto di Elena di Coluto Tebeo licopolitano per l'Abate Urbano Lampredi, Napoli?, s.n., 1833?
  • Lettera di Urbano Lampredi antico professore di letteratura sul merito della versione della morte di Abele di Salomone Gesner eseguita da Felice Bisazza da Messina pubblicata per cura di G. P, Messina, Tipografia Pappalardo, 1835
  • Tentativo di una nuova teorica elementare delle linee perpendicolari, oblique e parallele, dell'ab. Urbano Lampredi antico professore di matematica, Napoli, Raffaele De Stefano e socii, 1836