Utente:Erica Tono

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La legge dell'entropia

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Il concetto di termodinamica sembra estrememente complicato; in realtà non è poi così difficile. Il primo ed il secondo principio della termodinamica infatti possono essere espressi da un'unica frase:

l'energia totale dell'universo è costante e l'entropia totale è in continuo aumento.

Ciò significa che non si può nè creare nè distruggere l'energia, ma la si può trasformare da una forma in un'altra. Se dovessimo tenere conto, però, solo del primo principio della termodinamica, non vi sarebbe alcun problema ad usare senza fine la stessa energia, ma sappiamo che nella realtà le cose non sono così. Se per esempio bruciamo un pezzo di carbone, la sua energia si conserva ma si converte in energia contenuta nell'anidride carbonica, nell'anidride solforosa e negli altri gas che si disperdono nell'atmosfera. Per quanto non si sia persa energia nel processo, sappiamo che non potremmo bruciare una seconda volta quel pezzo di carbone. La spiegazione si trova nel secondo principio della termodinamica il quale afferma che:

ogni volta che una certa quantità di energia viene convertita da uno stato ad un altro si ha una penalizzazione che consiste nella perdita di una parte dell'energia stessa, in particolare ve ne sarà una parte non più utilizzabile per produrre lavoro. Questa perdita è detta entropia.

Lo stato in cui l'entropia raggiunge il massimo livello e non vi è più energia libera disponiblie per compiere ulteriore lavoro è detto stato di equilibrio. Se ad esempio pensiamo ad un ferro rovente esposto all'aria, notiamo subito che il ferro si raffredda mentre l'aria circostante si scalda, questo perché il calore passa sempre da un corpo più caldo ad uno più freddo. Dopo un pò di tempo notiamo che i due corpi raggiungono la stessa temperatura. Questo stato viene detto di equilibrio, uno stato cioè in cui non esistono più differenze di livello energetico.