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Inagaki Tsuru-jo[1] (... – ...; fl. XVIII-XIX secolo) è stata una pittrice giapponese impegnata nella produzione di ukiyo-e.Il template:Tradotto da è stato erroneamente inserito nella voce. Spostarlo nella pagina di discussione.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Attiva nella seconda metà del XVIII secolo, non si sa pressoché nulla sulla sua vita. Non si sa il motivo per il quale abbia iniziato a dipingere ukiyo-e o se facesse parte di un atelier ma si può supporre che sia stata stimolata da familiari o parenti impegnati in questo tipo di attività artistiche. [2]

Nel suo stile è riscontrabile quello di Tsukioka Settei (1726 - 1786) e, se ciò fosse vero, si può supporre che anche Tsuru-jo sia nata e stata attiva a Ōsaka durante la sua produzione, anche non è chiaro se sia stata una sua allieva, non essendoci ulteriori elementi che possano condurre a questa conclusione.

Tra il XVIII e il XIX secolo Tsuru-jo, alla stessa maniera di artiste come Yamazaki Ryū, acquisì fama per delle rappresentazioni di cortigiani e di attori di teatro kabuki. [3] Le sue opere, tra le quali figurano belle donne che manovrano marionette, sono ben rappresentate nelle collezioni occidentali così come in quelle giapponesi.[4]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (FR) Béatrice Didier, Antoinette Fouque e Mireille Calle-Gruber, Le dictionnaire universel des créatrices, Parigi, Des femmes, 2013, OCLC 884419145.
  • (EN) Patricia Fister e Fumiko Y. Yamamoto, Japanese women artists, 1600-1900, Lawrence, Kansas : Spencer Museum of Art, 1988, OCLC 465266081.
  • (EN) Marsha Smith Weidner, Flowering in the shadows : women in the history of Chinese and Japanese painting, Honolulu : University of Hawaii Press, 1990, OCLC 21482162.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Nell'onomastica di questa lingua il cognome precede il nome. "Inagaki" è il cognome.
  2. ^ Patricia Fister e Fumiko Y. Yamamoto, Japanese women artists, 1600-1900, Spencer Museum of Art, University of Kansas, 1988, 1988, p. 48, ISBN 9780913689257.
  3. ^ Béatrice Didier, Antoinette Fouque e Mireille Calle-Gruber, Le Dictionnaire universel des créatrices, illustrazioni di Sonia Rykiel, Édiction des femmes, ISBN 9782721006516.
  4. ^ Pat Fister e Fumiko Y. Yamamoto, Japanese Women Artists, 1600-1900, Spencer Museum of Art, University of Kansas, 1988, p. 53, ISBN 9780913689257.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

[1] “Marionetta”, pittura su seta, Tokyo National Museum. Una giovane donna manovra una marionetta dalle sembianze di un bonzo mendicante con un flauto.

[2] “Bella donna in piedi”, pittura su seta. Museum of Fine Arts, Boston.