Utente:Elisadeltorto01/Sandbox

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Slow Food è un movimento culturale internazionale che opera sotto forma di un'associazione senza scopo di lucro, nato in Italia, a Bra, nel 1986, con il nome di Arci Gola, emanazione della più ampia associazione legata alla sinistra e denominata ARCI (Associazione Ricreativa Culturale Italiana).


Stand di informazioni presso il Salone internazionale del gusto Slow Food nasce nella città di Bra, in provincia di Cuneo, nel 1986 e si pone come obiettivo la promozione del diritto a vivere il pasto innanzitutto come un piacere. Fondata da Carlo Petrini e pensata come risposta al dilagare del fast food, del cibo spazzatura e delle abitudini frenetiche, non solo alimentari, della vita moderna, Slow Food studia, difende e divulga le tradizioni agricole ed enogastronomiche di ogni parte del mondo.

Slow Food si è impegnata per la difesa della biodiversità e dei diritti dei popoli alla sovranità alimentare, battendosi contro l'omologazione dei sapori, l'agricoltura massiva e le manipolazioni genetiche.

Statuto far acquisire dignità culturale alle tematiche legate al cibo e all'alimentazione; individuare i prodotti alimentari e le modalità di produzione legati a un territorio nell'ottica della salvaguardia della biodiversità, promuovendone l'assunzione a ruolo di beni culturali; elevare la cultura alimentare dei cittadini e in particolare delle giovani generazioni con l'obiettivo del raggiungimento della piena coscienza del diritto al piacere ed al gusto; promuovere la pratica di una diversa qualità della vita, fatta del rispetto dei tempi naturali, dell'ambiente e della salute dei consumatori, favorendo la fruizione di quei prodotti che ne rappresentano la massima espressione qualitativa; sollecitare l'attenzione dell'opinione pubblica verso le tematiche ambientali e in particolare verso la salvaguardia della biodiversità e delle tradizioni culinarie. Il Manifesto Il 10 dicembre 1989 all'Opéra-Comique di Parigi nasce ufficialmente il movimento internazionale per la Difesa e il Diritto al Piacere. Sottoscrivono il Manifesto delegati provenienti da: Argentina, Austria, Brasile, Danimarca, Francia, Germania, Giappone, Italia, Paesi Bassi, Spagna, Stati Uniti, Svezia, Svizzera, Ungheria, Venezuela. La sua forma archetipa, apparsa sulla newsletter Rosmarino nel novembre 1987, è firmata dagli storici 13 padri fondatori: Folco Portinari, Carlo Petrini, Stefano Bonilli, Valentino Parlato, Gerardo Chiaromonte, Dario Fo, Francesco Guccini, Gina Lagorio, Enrico Menduni, Antonio Porta, Ermete Realacci, Gianni Sassi, Sergio Staino.

«Questo nostro secolo, nato e cresciuto sotto il segno della civiltà industriale, ha prima inventato la macchina e poi ne ha fatto il proprio modello di vita. La velocità è diventata la nostra catena, tutti siamo in preda allo stesso virus: la vita veloce, che sconvolge le nostre abitudini, ci assale fin nelle nostre case, ci rinchiude a nutrirci nei fast food. Ma l'uomo sapiens deve recuperare la sua saggezza e liberarsi dalla velocità che può ridurlo a una specie in via d'estinzione. Perciò, contro la follia universale della fast life, bisogna scegliere la difesa del tranquillo piacere materiale. Contro coloro, e sono i più, che confondono l'efficienza con la frenesia, proponiamo il vaccino di un'adeguata porzione di piaceri sensuali assicurati, da praticarsi in lento e prolungato godimento. Iniziamo proprio a tavola con lo Slow Food, contro l'appiattimento del fast food riscopriamo la ricchezza e gli aromi delle cucine locali. Se la fast life, in nome della produttività ha modificato la nostra vita e minaccia l'ambiente e il paesaggio, lo Slow Food è oggi la risposta d'avanguardia. È qui, nello sviluppo del gusto e non nel suo immiserimento, la vera cultura, di qui può iniziare il progresso, con lo scambio internazionale di storie, conoscenze, progetti. Lo Slow Food assicura un avvenire migliore. Lo Slow Food è un'idea che ha bisogno di molti sostenitori qualificati, per fare diventare questo moto (lento) un movimento internazionale, di cui la chiocciolina è il simbolo.»