Utente:Eleonora Laganà/Sandbox/bibliotecaSeminario

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La Biblioteca “Filippo De Angelis”, dedicata al Cardinale Filippo De Angelis, arcivescovo di Fermo dal 1842  al 1877, è la biblioteca del Seminario Arcivescovile di Fermo che sorge sul Colle Vissiano di fronte alla città.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il complesso dell'attuale Seminario fu voluto da mons. Ercole Attuoni e realizzato da mons. Norberto  Perini, arcivescovi di Fermo rispettivamente dal 1933 al 1941 e dal 1941 al 1976. Inaugurato nel 1955, il nuovo Seminario accoglieva nei suoi locali la dotazione libraria della precedente struttura.

Una lapide posta ai piedi della grande scala marmorea dell’edificio che oggi ospita il Conservatorio di musica “Giovanni Battista Pergolesi”, così recita: "Urbanus Paraccianus… domum ad clericos instituendos… in splendidiorem formam restituit… idem bibliothecam dedit"[1].

Il card. Urbano Paracciani fu arcivescovo di Fermo dal 1764 al 1777 e si dedicò a ristrutturare ed ampliare l’edificio del Seminario che dal 1658 era insediato nell’ex convento dei Carmelitani, posto sotto la Cattedrale accanto alla chiesa del Carmine. Lo stesso arcivescovo volle che in esso ci fosse una biblioteca non solo in vista degli alunni seminaristi ma anche per venire incontro alle necessità di più di 500 giovani che in quel tempo frequentavano l’Università fermana. La maggior parte della biblioteca era costituita dai volumi provenienti dalla biblioteca del Collegio fermano della soppressa Compagnia del Gesù. Nel 1839 i volumi ritornarono ai Gesuiti quando furono richiamati a Fermo, fino al 1860 quando insieme all'edificio furono incamerati dal nuovo Stato unitario. Così il Seminario vide ridursi notevolmente la sua consistenza libraria.

Una seconda lapide è stata trasferita nella nuova sede del Seminario e murata su una parete dell’attuale biblioteca. Vi si legge: "Ne memoria intercidat Philippi De Angelis cardinalis qui heic  sacros ephebos… bibliothecae suae magnis instructae sumptibus haeredes testamenti scripsit"[2]. Infatti il card. Filippo De Angelis, con testamento redatto nello stesso anno della sua morte, lasciò al Seminario la sua prestigiosa e ricca biblioteca.

Patrimonio[modifica | modifica wikitesto]

Allo stato attuale la consistenza complessiva della collezione è di 83.000 volumi, tra cui 2 codici del sec. IV, alcuni incunaboli; e diverse cinquecentine.

La biblioteca riceve in abbonamento circa 60 periodici italiani e stranieri. Possiede un Fondo antico (che costituisce gran parte del Fondo De Angelis) e due Fondi speciali: uno a carattere prevalentemente pedagogico-psicologico (Fondo Ferracuti), l’altro umanistico comprendente saggi, commenti e testi di autori classici greci, latini e italiani (Fondo Cupidio).

Tipologia[modifica | modifica wikitesto]

La biblioteca ha carattere universale-enciclopedico per la presenza di un consistente numero di volumi che trattano ogni campo dello scibile umano e ha carattere specialistico in quanto la metà del suo patrimonio riguarda le discipline teologiche (Sacra Scrittura, Dogmatica, Patrologia, Storia della Chiesa, Liturgia, Morale, Agiografia, Omiletica,…).

Situazione attuale[modifica | modifica wikitesto]

La biblioteca nata per la formazione dei sacerdoti, serve in primo luogo l’Istituto Teologico Marchigiano annesso al Seminario: studenti, docenti e ricercatori.

È aperta al pubblico. È possibile consultare: il Catalogo speciale per gli incunaboli; il Catalogo speciale per le opere a stampa del sec. XVI; il Catalogo generale alfabetico per i periodici; il Catalogo generale alfabetico per Autori delle opere a stampa, quest'ultimo disponibile anche in formato elettronico.

Dal 2011 è entrata a far parte del Polo SBN di Biblioteche Ecclesiastiche (PBE): attualmente la biblioteca sta lavorando al trasferimento delle nuove acquisizioni e del pregresso nel Catalogo OPAC PBE e OPAC SBN.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Tradotto letteralmente: "Urbano Paracciano… una casa per la formazione dei clerici… in forma più splendida ripristinò… e alla stessa una biblioteca diede".
  2. ^ Tradotto: "affinché non vada perduta la memoria del Cardinale Filippo De Angelis il quale qui [in questo luogo deputato alla formazione dei seminaristi] nominò eredi della sua biblioteca, provvista con grande spesa, gli adolescenti consacrati, mediante testamento".

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Cupidio Giorgio, La Biblioteca del Seminario Arcivescovile di Fermo, in «L’Archivio Storico Arcivescovile di Fermo», 6 (1988) supplemento al Foglio Ufficiale Ecclesiastico 9/1988, pp. 5-10.
  • Venerabile Seminario Arcivescovile di Fermo, La nuova Sede, Numero commemorativo, Tip. La Rapida 1955.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]