Utente:Ebreoerrante/Sandbox/Lagunaggio

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Il lagunaggio, detto anche lagunaggio naturale o depurazione tramite stagni di ossidazione (o ancora lagune, o stagni biologici), è un sistema di depurazione dei reflui di origine civile e industriale.

La depurazione avviene grazie ad un lunga fase di permanenza all'interno di bacini artificiali nei quali avvengono processi di ossidazione e fermentazione simili a quelli che si realizzano in natura; nella maggior parte dei casi si ha la presenza di 3 vasche in serie; con 4 o 6 bacini la depurazione è più accurata.

I bacini possono essere realizzati tramite scavo nel terreno, con eventuale impermeabilizzazione tramite tappeto in argilla, o fogli in materiale plastico termosaldato, nel caso il terreno non sia sufficientemente impermeabile.

Il refluo va sottoposto al pretrattamento di grigliatura, ed eventuale disoleatura.

Le lagune possono essere classificate, in base ai processi biologici che avvengono all’interno, in:

  • stagni aerobici-anaerobici, detti anche facoltativi
  • stagni anaerobici
  • stagni aerobici

stagni aerobici-anaerobici, detti anche “facoltativi”

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  • Sono i più comuni e maggiormente utilizzati
  • Sulla superficie avvengono processi aerobici, grazie alle alghe verdi che si formano in superficie (tranne in inverno) e, tramite fotosintesi, forniscono agli strati superiori del refluo l’ossigeno necessario all’ossidazione
  • Nella zona intermedia e sul fondo (la profondità è solitamente tra 0,7 e 2 m) prevalgono processi di fermentazione anaerobica; sul fondo si depositano i solidi sedimentabili di sostanze decomposte dai batteri anaerobici
  • Il ricircolo, con miscelazione del liquame entrante con l’effluente depurato migliora le prestazioni del sistema

Stagni anaerobici

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  • Hanno profondità di 2,5 – 5 m, e lo scambio di ossigeno con l’atmosfera è trascurabile
  • La sostanza organica immessa subisce un fenomeno di fermentazione ad opera di batteri anaerobici simile a quanto avviene nei depuratori anaerobici non riscaldati
  • Oltre ai pretrattamenti citati in precedenza, questo sistema richiede anche unna sedimentazione primaria

Stagni aerobici

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  • Hanno profondità ridotta (25 - 40 cm), quindi la luce solare può penetrare fino al fondo
  • Le alghe verdi che si sviluppano in tutta la massa e, tramite fotosintesi, forniscono l’ossigeno necessario al processo aerobico
  • Si provvede a ricircolare tramite pompaggio la massa del bacino per evitare l’accumulo di solidi sedimentabili sul fondo

Trattamento di reflui di origine civile e industriale

Alcune specifiche applicazioni di interesse:

  • Come pretrattamento e accumulo cui sottoporre i liquami da utilizzare in agricoltura
  • Per le industrie agroalimentari caratterizzate da stagionalità dei reflui (zuccherifici, industrie della frutta e delle conserve, distillerie..)
  • Tecnologia di controllo dei metalli in tracce e materiali tossici (es: acque di drenaggio da attività di estrazione di metalli e carbone)
  • Finissaggio dei reflui già trattati da impianti di depurazione.
  • Basso costo di investimento e gestione
  • Alta efficienza nell’eliminazione di microrganismi patogeni, batteri e virus
  • Consumo energetico limitato
  • Possibilità di sopportare sovraccarichi di inquinanti
  • Necessità di superfici elevate, da 2 a 4 M2/ A.E. (Abitanti Equivalenti), e di rispettare distanze dai centri abitati (almeno 200 m, e fino a 500 per gli anaerobici)
  • Le efficienze depurative in inverno sono inferiori
  • Aspetto estetico non gradevole e problemi di odori molesti (in particolare negli stagni anaerobici); insetti

Testi

  • MASOTTI L.: Depurazione delle acque, 1999; Edizioni Calderini
  • SOLAROLI M.: Impianti di depurazione delle acque di scarico, 2004; Maggioli Editore
  • VISMARA R.: Depurazione Biologica, 1998; Hoepli

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