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Colours
	Un'istantanea del gruppo.
Paese d'origine	Italia
Genere	Musica leggera; Folk
Periodo di attività musicale	2009 – in attività
	[coloursmusic.it Sito ufficiale]
	Elemento Wikidata assente · Manuale

I Colours sono un gruppo musicale italiano, formatosi a Sondrio nel 2009.

Il repertorio comprende composizioni originali scritte dal direttore artistico Giovanni Campia, alcune in collaborazione con musicisti locali, ed arrangiamenti di brani provenienti dalle culture latina ed anglosassone. Il gruppo collabora con il M° Maria Catharina Linnemann, musicista di rilevanza internazionale che ha al suo attivo pubblicazioni per la casa editrice G. Ricordi & Co. Tedesca. Un mix di suoni classici (violino, violoncello, pianoforte, chitarre e percussioni) e moderni (basso, batteria, tastiera e chitarra elettrica) con voci soliste sostenute da vocalisti per un sound graffiante ma dalle timbriche raffinate.

La Storia del gruppo[modifica | modifica wikitesto]

Gli inizi (2009)[modifica | modifica wikitesto]

Il progetto nacque come naturale conseguenza di un laboratorio musicale, avviatosi nel 2007, presso la sede della Civica Scuola di Musica e Danza della Provincia di Sondrio. L’idea iniziale era quella di allargare le competenze tecniche degli allievi dell'istituto, in particolare della chitarra classica, per poter suonare generi musicali con tecniche specifiche differenti oltre a creare un punto d’incontro fra diversi strumenti, una fusione del cosiddetto mondo “classico” con quello “moderno”. Ben presto si creò un gruppo di amici che, sotto la guida del direttore artistico Giovanni Campia, intraprese il cammino musicale verso un'esponenziale crescita umana ed artistica del progetto.

Il nome Colours viene scelto all'unanimità, in allusione alla molteplicità di sfumature musicali confluenti nel repertorio.

Il primo album "Colours" (2010)[modifica | modifica wikitesto]

Il primo lavoro in studio è una raccolta di cover ri-arrangiate dal direttore artistico Giovanni Campia più un brano inedito (Con Semplicità) e segna ufficialmente l'ingresso del gruppo nel mondo discografico. Registrato dal 9 al 24 settembre presso la sede della Civica Scuola di Musica e Danza della Provincia di Sondrio, curato dell'ignegnere del suono Luca Zugnoni il quale diventerà membro fisso dello staff tecnico. Tra le varie canzoni, sono presenti brani di: Coldplay, Enya, Madredeus e Fabrizio De André.

La crescita (2011-2012)[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2011 il gruppo inizia a muoversi sul territorio e viene organizzato il primo tour, di 12 tappe, comprendente concerti in provincia di Sondrio, Como e Brescia. Sempre nello stesso anno i Colours partecipano alla quattordicesima edizione del concorso nazionale Senza Etichetta, preseduto da Mogol, arrivando secondi nel piazzamento finale, su più di trecento partecipanti. Sull'onda dei primi successi e del seguito di pubblico creatosi, negli anni a seguire vengono organizzati ulteriori tour che portano i Colours anche nelle province di Lecco, Modena e Cuneo. Nel frattempo l'interesse da parte di alcuni enti culturali per i Colours è ormai tale che iniziano le prime collaborazioni ed iniziative sociali.

Il secondo album "Colours Of the Forest" (2013)[modifica | modifica wikitesto]

Proprio dal frutto di una di queste collaborazioni, con ERSAF Lombardia, inizia un percorso che culmina con la realizzazione del secondo album in studio del gruppo. Registrato dal 29 dicembre 2012 al 19 febbraio 2013 sempre presso la sede della Civica Scuola di Musica e Danza della Provincia di Sondrio e sempre a cura dell'ingegnere del suono Luca Zugnoni. Questo lavoro viene definito dal promotore culturale Oscar Buratta:
"Un'alchimia musicale di bellezza espressiva e formale. Un feeling autentico verso le amorevoli e gioiose melodie dell'israeliana Noa e le suggestioni divine nel viaggio senza mappa della cantautrice canadese Loreena McKennitt, che si fondono, nel linguaggio comune con i ritmi etnico-esotici mediterranei di Fabrizio De André e Mauro Pagani. Un incontro empatico, un filo d'Arianna mare terra sospeso tra oriente ed occidente. [..] Un album di pelle, riflessivo, passionale, orchestrato e arrangiato con ispirazione genetica, graficamente seducente, curato nei minimi dettagli."