Utente:Delehaye/Sandbox Gennaro Capuozzo (film)

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Dopo essere rimasto orfano di padre all'età di 4 anni, Domenico Formato andò in convitto presso il Villaggio dei Ragazzi di Maddaloni.

Durante una gita scolastica a Paestum, nella primavera del 1962, ci fu il primo incontro tra il tredicenne Domenico Formato e il regista Nanni Loy, che stava iniziando il casting per il suo film Le quattro giornate di Napoli. Il casting proseguì presso il Villaggio dei Ragazzi di Maddaloni, da 300 ragazzi rimasero solo in 3 per il ruolo che doveva impersonificare il dodicenne M.O.V.M.[1] Gennarino Capuozzo, protagonista del film e a cui il film era dedicato. La scelta ricadde su Domenico Formato, anche per i consigli dati al regista Nanni Loy da parte di Regina Bianchi, che doveva impersonificare Concetta Capuozzo, la mamma di Gennarino. Il contratto, per 65 milioni di Lire, tra Domenico Formato e la Casa di produzione cinematografica Titanus fu stipulato direttamente dal direttore del Villaggio dei Ragazzi, don Salvatore D'Angelo, senza interpellare la famiglia del ragazzo, che non ricevette nulla per il contratto e fu ricompensata poi direttamente da Nanni Loy con 15 milioni di Lire. Le riprese del film durarono sei mesi, dall'estate del 1962 all'inizio del 1963 e la "prima" fu presso il Teatro San Carlo di Napoli nel maggio 1963. Fotogramma del cortometraggio "España", prodotto dal Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, della regista spagnola Helena Lumbreras, realizzato nel 1964. Il bambino di spalle vestito di chiaro sulla estrema sinistra è il protagonista del cortometraggio: Domenico Formato, che fu anche il protagonista, Gennaro Capuozzo, nel film "Le quattro giornate di Napoli" (1962) del regista Nanni Loy.

Finito quel periodo, nel 1964, Domenico Formato, partecipa come protagonista in un cortometraggio (della durata di 5 minuti) spagnolo, España, nella parte di uno scolaro di nome Pedro, prodotto dal Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, della regista Helena Lumbreras (Cuenca, 1935 - Barcellona, 1995), pioniera del cinema documentario in Spagna, il cortometraggio fu realizzato come esame finale per la laurea specialistica in regia. Il cortometraggio è la storia di un bambino, Pedro, di una scuola rurale spagnola, che si ribella contro le falsità che sostengono i discorsi ufficiali e l'educazione franchisti; è composto da due parti: un discorso ufficiale di un maestro, che offre un ritratto di una Spagna di passato glorioso e futuro prospero e un discorso malinconico, che offre un ritratto scoraggiato di una Spagna avvilita dalla guerra e vista come perduta dall'esilio. [2] Quel cortometraggio, inoltre, fino all'inquadratura di quando lo scolaro "militante antifranchista" (Pedro) getta dell'inchiostro rosso sulla cartina geografica della Spagna franchista, esaltata dal maestro, è ripresa all'inizio del film "El campo para el hombre" della stessa regista del 1975

Domenico Formato, chiuse la sua carriera cinematografica, e ritornato a convitto consegue il diploma di elettrotecnico. Dopo piccoli lavori si arruola nella Marina Militare, dislocato tra le Basi Navali di La Spezia e Taranto, congedandosi dopo 6 anni col grado di Sergente. Agente di commercio nel settore edile prima, impiegato nell'Azienda di Stato per i Servizi Telefonici a Napoli poi, fino al dicembre 1993, da quella data Collaboratore Scolastico presso l'Istituto di Istruzione Superiore Secondaria "Galileo Galilei – Mario Vetrone" di Benevento[3] fino alla pensione nell'ottobre 2015[4].

Nel giugno 2015, Domenico Formato, viene ricontattato da Arnaldo Delehaye (Napoli, 1940-2021), per entrare a far parte del cast del film Bruciate Napoli, presentato al P.A.N. – Palazzo delle Arti di Napoli il 30 settembre 2015, girato a dicembre 2015 e presentato in 1ª visione, il 15 febbraio 2016 presso il Cinema "Acacia" di Napoli, in versione fiction come mediometraggio da 51'[5] e sempre in 1ª visione, il 30 settembre 2019 c/o il Teatro Mercadante di Napoli, in versione docu-fiction come lungometraggio da 92'[6], film sulla storia di una famiglia napoletana durante le Quattro giornate di Napoli. Domenico Formato ha il ruolo di un combattente di nome Cazzillo[7]. Filmografia[modifica | modifica wikitesto] Cinema[modifica | modifica wikitesto]

   Le quattro giornate di Napoli, regia di Nanni Loy (1962)
   España, regia di Helena Lumbreras - cortometraggio (1964)
   Bruciate Napoli, regia di Arnaldo Delehaye - fiction-mediometraggio (2016) e docu-fiction-lungometraggio (2019)[8]

Note[modifica | modifica wikitesto]

   ^ La motivazione della M.O.V.M. a Gennarino Capuozzo.
   ^ Elena Blázquez, Der Bildungs- und Berufsweg der spanischen Regisseurin Helena Lumbreras in Italien während der sechziger Jahre (Il percorso formativo e professionale della regista spagnola Helena Lumbreras in Italia negli anni Sessanta), Roma, Bibliotheca Hertziana – Max-Planck-Institut für Kunstgeschichte (Istituto "Max Planck" per la Storia dell'Arte), 2019.
   ^ Istituto di Istruzione Superiore Secondaria "Galileo Galilei – Mario Vetrone" di Benevento, su galileivetrone.it. URL consultato l'8 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 17 agosto 2019).
   ^ Antonio Esposito, Una vita da scugnizzo, dal cinema alla scuola, www.realtasannita.it, Benevento, 5 giugno 2015
   ^ Alessandro Vaccaro, Prima di lasciare Napoli riducetela in cenere e fango, in la Repubblica, 14 febbraio 2021. URL consultato il 13 settembre 2021.
   ^ Rossella Grasso, Al Mercadante «Bruciate Napoli», il docufilm per le Quattro Giornate, in Il Mattino, 23 settembre 2019. URL consultato il 13 settembre 2021.
   ^ Mariateresa De Lucia, Tutto il Sannio di Bruciate Napoli, omaggio al film di Loy - Da Formato, che fu il piccolo protagonista del film del '62, alla fotografia di Gianni Luciano, www.ottopagine.it, Avellino, 29 settembre 2015
   ^ Scheda del film Bruciate Napoli, su cinemabreve.org. URL consultato il 25 marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 9 aprile 2016).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

   Gianfranco Casadio, La guerra al cinema: i film di guerra nel cinema italiano dal 1944 al 1996 - Volume 2 Dalla seconda guerra mondiale alla Resistenza, Ravenna, Angelo Longo Editore, 1998. pag. 210
   Sara Cortellazzo e Massimo Quaglia, Cinema e Resistenza, Torino, Celid, 2005, ISBN 978-88-7661-679-2. pag. 47
   Giuseppe Ghigi, La memoria inquieta: cinema e Resistenza, Venezia, Cafoscarina, 2009, ISBN 978-88-7543-222-5. pag. 294
   Istituto Campano per la Storia della Resistenza, dell'Antifascismo e dell'Età Contemporanea "Vera Lombardi" e a cura di Ugo Maria Olivieri, Mario Rovinello e Paolo Speranza, L'onda della libertà. Le Quattro Giornate di Napoli tra storia, letteratura e cinema, Napoli, Edizioni Scientifiche Italiane, 2015.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

   Gennaro Capuozzo
   Quattro giornate di Napoli
   Le quattro giornate di Napoli, (film)
   Nanni Loy

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

   (EN) Domenico Formato, su Internet Movie Database, IMDb.com. Modifica su Wikidata
   Domenico Formato, in Comingsoon.it
   Domenico Formato, in TrovaCinema.Repubblica.it