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Associazione Sportiva Dilettantistica Bovalinese


A.S.D. Bovalinese Calcio

Segni distintivi Colori sociali amaranto Dati societari Città Bovalino Paese Italia Confederazione UEFA Federazione FIGC Campionato Promozione (Girone B) Fondazione 1911 Presidente Giuseppe Serranò Allenatore Rocco Logozzo Stadio Adolfo "Lollò" Cartisano (1000 posti) Sito web http://www.asbovalinese.it/

L'Associazione Sportiva Dilettantistica Bovalinese è l'attuale nome della principale società calcistica di Bovalino (provincia di Reggio Calabria). Fondata nel 1911 con il nome di F.C. Bovalino, è una delle più vecchie società calcistiche calabresi. I primi colori sociali, biancocelesti, sono diventati definitivamente amaranto dopo il secondo dopoguerra. Il campo sportivo inizialmente era il "Palaia" sito accanto alla Piazza Camillo Costanzo e dal 1951 si trova in località Bricà con l'attuale denominazione di "Lollò Cartisano".

Indice 1. Gli albori del calcio 2. Gli anni Venti 3. Gli anni Trenta 4. Gli anni Quaranta 5. Gli anni Cinquanta 6. Gli anni Sessanta 7. Gli anni Settanta 8. Gli anni Ottanta 9. Gli anni Novanta 10. Dal Duemila ad oggi 11. Cronistoria 12. Allenatori e presidenti 13. Giocatori famosi

1. Gli albori [modifica]

Il gioco del calcio arriva a Bovalino nel 1911, importato da Livorno da Mario e Luigi Spagnolo, che nella città toscana avevano frequentato l'Accademia Navale. La fondazione è una delle più antiche in assoluto nella Regione, successiva di qualche anno a quella della Fortitudo Locri (1909) e coeva alla nascita della Juventus Siderno. La prima sede della squadra è in Piazza Garibaldi, con le prime partite disputate in un campo vicino all'attuale Villa Comunale. I primi colori sociali sono biancocelesti e tra i giocatori ci sono gli stessi fratelli Mario e Luigi Spagnolo, il primo portiere e l'altro capitano della squadra, nella quale spiccano Antonino Spagnolo (cugino dei fondatori), Alati (colonnello), Spinella (oculista), Nino Morisciano (veterinario), Argirò ed il brancaleonese Ciccio Condemi e l'ardorese Marando (ufficiale). La Grande Guerra stronca le vite dei fratelli Spagnolo e degli ufficiali Alati e Marando. In particolare, la salma del tenente di vascello Luigi Spagnolo viene riportata a Bovalino con tutti gli onori militari dall'ammiraglio Paolo Emilio Thaon di Revel, cui viene conferita per l'occasione la cittadinanza onoraria di Bovalino, che intitola ai fratelli caduti una via e la locale biblioteca. Finita la guerra, gli incontri si disputano sul "Campo Palaia", situato in corrispondenza dell'attuale Piazza Camillo Costanzo.

2. Gli anni Venti [modifica]

Negli anni Venti, alle rivali tradizionali Locri e Siderno si aggiungono la Fides di Bianco, la Palmese, l'Ausonia e l'Audax di Reggio Calabria. Capitano della squadra di quel periodo è Giuseppe Primerano, futuro ingegnere e pioniere di un'avveniristica fabbrica di legname nel secondo dopoguerra. Nel 1928-29 con la denominazione di U.S. Bovalinese la squadra ottiena la prima affiliazione ufficiale e partecipa al Campionato di II^ divisione affrontando squadre come il Cosenza "B", l’Audace di Catanzaro Marina e la Palmese. Tra i giocatori di quel periodo si rammentano Cautela (portiere), Tommasini (terzino), Festa (terzino), Leonardo (mediano), Quattrone (mediano), Morace (centravanti), Landini (ala sinistra).

3. Gli anni Trenta

Nel 1930-31 la squadra partecipa al Campionato U.L.I.C. (Unione Liberi Calciatori Italiani) e vince il girone jonico, formato interamente da squadre della provincia di Reggio Calabria. La Bovalinese disputa la finale per l’aggiudicazione del titolo provinciale contro la Dominante di Reggio Calabria sul campo neutro di Palmi ed è sconfitta per 3-2. I giocatori sono: Gianni Palamara – Nino Leonardo – Guerino Macrì “Oppedisano” – Rocco Commisso – Gianni Laudani – Brunetti – i fratelli Annunziato e Teodoro Quattrone – Cautela – Pietro Gratteri –Tommasini, con Presidente Titta Fazzolari ed allenatore Giovanni "Giugiù" Ferrigno. Nella stagione 1935-36 l’U.S. Bovalinese vince nuovamente il proprio girone del Campionato U.L.I.C., mentre nel 1938 vince il campionato organizzato dalla G.I.L. (Gioventù Italiana del Littorio) in un girone provinciale. Dirigenti di quella squadra erano Giugiù Ferrigno, Gigi Lentini, Sebastiano Vottari. I giocatori: Quattrone – De Sandro – Ritorto – Tavernese – Crupi – Scordino – Violi – Peppe Racco – Baldari – Tullio Ruffo – Gigi Lombardo – Ciccio Marzano – Dell’Isola. L’allenatore era Elio Ruffo (futuro regista cinematografico, prematuramente scomparso). Nel 1939 si disputa a Bovalino un’amichevole con la già citata Dominante di Reggio Calabria, appena retrocessa dalla Serie C, che dal 1935 era divenuta la prima squadra di Reggio Calabria, per la mancata iscrizione al Campionato della Reggina. In quell'occasione, gli amaranto riportano un clamoroso successo, che verrà a lungo ricordato nella memoria sportiva locale.

4. Gli anni Quaranta

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, l'attività riprende con la disputa del Campionato U.L.I.C. nel 1944, ma la vera grande squadra nasce nel 1946-47, quando la dirigenza costituita - tra gli altri - dall'ing. Primerano, da Ciccio Leonardo, dal prof. Reale e da Carlo Romeo allestisce una formazione che partecipa al Campionato di I divisione, sfiorando la promozione in Serie C che non viene raggiunta per l'irregolare posizione del calciatore tarantino Meledandri, che non poteva essere tesserato. Nella squadra spiccano i portieri "Maometto" D'Ancona e "Rirì" Quattrone, i terzini Mario Serafino e Gigi Lombardo, i tarantini Previte, D'Andria, Musci, Meledandri e Gianni Palmisano (quest'ultimo bomber di razza), i reggini Alampi e Spanò, con i bovalinesi Peppe Borrello, Alfredo Graziano ed una base giovanile costituita dall'A.C. Freccia Azzurra che, in pratica, funge da vero serbatoio della prima squadra. Memorabile in quella stagione il derby di ritorno con il Locri che, a sua volta, aveva allestito una formazione di prim'ordine, sbancando il "Palaia" all'andata. Per l'occasione, lo stadio di Locri è invaso da 5.000 tifosi della jonica, con un vero esodo di tifosi bovalinesi, che vedono premiata la loro passione con una brillante vittoria per 3-1, seguita da una sequela di prese in giro che si susseguiranno, reciprocamente, per molti anni.

5. Gli anni Cinquanta

Dopo un successivo campionato di I divisione, il "Palaia" viene adibito a terreno per la costruenda scuola elementare ed il calcio sparisce per qualche anno, riprendendo solo nel 1951, quando un gruppo di giovani guidati da Lino Ferrigno strappa agli acquitrini di contrada Bricà un terreno di gioco che corre parallelamente alla vecchia S.S. 106. Il terreno viene inaugurato solennemente ed intitolato alla memoria del carabiniere Bruno Cajelli, caduto in servizio in Sardegna qualche mese prima. L'attività viene svolta a livello giovanile e proprio grazie a ragazzi del luogo la squadra viene iscritta al Campionato di I^ divisione 1956-57, con la presidenza di Filippo De Domenico e la guida di Aldo Panuccio. Al primo tentativo, la squadra vince il Campionato grazie alle prodezze del giovane Gigi Frascà, dei fratelli Salvatore e Gianni Gentile (divenuto poi un famoso pittore con il nome di Guccione) e sotto la guida dell'esperto catanzarese Raffaele Panzino. Memorabile il triplo spareggio con la Rosarnese del portiere Nuccio Vigliarolo (futuro trainer amaranto), con la terza, decisiva, sfida vinta per 2-1 a Catanzaro, con una doppietta di Frascà ed il successivo titolo regionale, dopo la vittoria sull'ASSI Crotone. A corollario del trionfo, nel corso di quel campionato, Bovalino ospita in amichevole la Catanzarese, accolta con tutti gli onori dalla cittadinanza. Dalle basi di quel torneo, due anni dopo, nel Campionato di I categoria calabrese 1958-59 la Bovalinese coglie uno dei più prestigiosi successi, imponendosi sul Locri con un solo punto di vantaggio, al termine di un campionato entusiasmante, caratterizzato dall'imbattibilità conseguita e dal record di gol segnati (ben 90), con il bomber gioiese Pino Arfuso che realizza addirittura 31 reti in 25 partite (da Bovalino spiccherà il volo verso il Lecce in serie C). Decisiva la vittoria all'ultima giornata a Siderno per 1-0 con una rete dell'udinese Romano Cosolini. Trainer della squadra è l'ex nazionale ungherese Mihaly Voros (che aveva giocato in Serie A con il Bari), mentre la formazione tipo è Barbaro, Lammendola, Destito, Nava, Mario Trovato, Paolo Murolo, Gianni Gentile, Umberto Trovato, Arfuso, Cosolini, Frascà. La squadra è talmente forte che mister Voros si può permettere di alternare in porta Pino Barbaro con Mario De Maria, titolare nella Rappresentativa Calabrese, ove sono convocati ben otto calciatori amaranto. Nella stagione arriva la vittoria più larga della storia della Bovalinese: 21-0 contro il malcapitato Diamante! Nel torneo riservato alle vincitrici di campionato, disputatosi immediatamente dopo la fine del torneo, il Bovalino arriva in semifinale, venendo eliminato a Formia dalla toscana Cascina per differenza calci d'angolo (all'epoca non essendo previsti nè supplementari nè rigori nè monetina), dopo una partita caratterizzata da gravi errori dell'arbitro romano Colombari, catechizzato anche dai cronisti locali. Ma a fine stagione, la dirigenza decide di non iscrivere la squadra in Serie D, cedendo il titolo al Locri. Nonostante la grande delusione, nei successivi tornei la Bovalinese arriva per tre volte consecutive al secondo posto, sfiorando a più riprese la promozione in IV Serie.

6. Gli anni Sessanta

Un problema relativo alla proprietà del terreno da gioco porta ad una nuova sospensione dell'attività. Anche in questo caso, sono i giovani di Bovalino a rimboccarsi le maniche, spostando il terreno da parallelo a trasversale al tracciato della S.S. 106 (com'è ancora oggi). Tra i ragazzi di allora, Eugenio Cutugno, Titta Parisi, Vincenzo Clemente, Totò Macrì, ci sono i nuovi calciatori e dirigenti degli anni Sessanta, contrassegnati da una nuova rinascita, ripartendo dalla II categoria nel campionato 1962-63. Dopo alti e bassi e grandi sacrifici personali di appassionati tifosi, nel 1966-67 la nuova dirigenza, guidata dal prof. Walter De Fiores, coglie la tanto attesa promozione, con un gruppo di giovani atleti guidati in panchina dalla vecchia gloria Stefano Romeo.

7. Gli anni Settanta

Seguono campionati di I categoria senza particolari luci, fino al 1971-72 quando il presidente Totò Mittiga richiama in panchina l'ungherese Voros che, come in passato, al primo tentativo porta la squadra al trionfo, lanciando nel ruolo di terzino il giovane gioiosano Antonio Logozzo, destinato a calcare per molti anni i campi da gioco di serie A. Due anni dopo, tuttavia, Voros sfiora l'impresa destinata a restare nella storia quando nella stagione 1973-74 porta la squadra fino alla finale della Coppa Italia Dilettanti, persa immeritatamente a Montecatini per 1-0 dalla veneta Miranese. La formazione amaranto era: Doria, Vottari, Porcella, Autolitano, Tuscano, Spanò, Serranò, Sollazzo, Arona, Barberi, Canturi. A Bovalino si vivono giorni di passione e a Montecatini sbarca una marea festosa di tifosi, il cui entusiasmo travolge la tranquilla cittadina toscana e gli stessi tifosi avversari, con i quali si fraternizza. Nonostante la sconfitta, la squadra è comunque accolta al ritorno come se avesse vinto, ma l'amarezza rimarrà forte, per la consapevolezza di aver avuto a portata di mano la possibilità di conseguire una storica ed irripetibile vittoria. I successivi campionati di Promozione, sulla scia dell'entusiasmo, sono di buon livello, ma senza più raggiungere i vertici toccati. In panchina si succedono allenatori come Lillo Dieni, Benedetto Marino, Gianni Catalano.

Mister Gianni Catalano guida la Bovalinese negli anni 1975-76 e 1976-77 dando molta fiducia ai giovani grazie ai quali la Bovalinese ottiene ottimi risultati. Nell'estate del 1977 la Bovalinese del libero Sasà Futia (capitano) e del portiere Nino Panarello, campione regionale juniores 1976-77 (battendo 1-0 la Vigor Lametia con un gol di Sasà Futia all'ultimo minuto del 2° tempo supplementare), partecipa per la prima ed unica volta nella sua storia alle finali nazionali di Castellammare di Stabia, quale rappresentante della Calabria. Sfortunatamente e immeritatamente, dopo aver battuto la Sicilia e la Puglia, perde ai rigori col Veneto e arriva solo seconda. Ma con grande soddisfazione viene riconosciuta da tutti la più forte delle squadre finaliste. Mai più si sono raggiunti con una squadra juniores simili successi.

Ad agosto 1977 si registra il terzo ritorno di mister Voros, stavolta condito da un amaro esonero.

8. Gli anni Ottanta

Una forte formazione viene allestita nel campionato di Promozione 1980-81 dal presidente Franco Ferrigno, che affida la panchina a mister Nuccio Vigliarolo, tecnico esperto e capace che schiera una formazione di prim'ordine, che cede solo nel finale un quarto posto (in un torneo dominato dal Crotone e dal Corigliano) che avrebbe consentito la scalata al neonato Campionato Interregionale. La formazione titolare era: Lando, Paleologo, De Vito, Accursi, Strangio, Meleca, Silvano, Panuzzo, Siviglia, Varrà, Strati. Nel corso del torneo, si consegue una prestigiosa vittoria per 1-0 sul blasonato Crotone (che, dopo il fallimento della società, era ripartito dalle categorie inferiori)con rete di Accursi. Dopo dodici stagioni consecutive in Promozione, arriva nel 1983-84 un'amara retrocessione, con l'ultimo posto in classifica. Seguono campionati di I categoria contrassegnati da vari tentativi di risalita, frustrati da insuccessi clamorosi, e da una spettacolare rimonta nel 1986-87 sul S. Luca che, però, nello spareggio al "S. Vito" di Cosenza si impone per 1-0 ai supplementari sulla Bovalinese di Nicola Sergi che, però, l'anno successivo fa festeggiare nel migliore dei modi il 75° anniversario della società (guidata da Masi Fonti), vincendo il campionato 1987-88. Arriva anche a Roma il degno coronamento, con la consegna dell'attestato per la ricorrenza societaria. Dopo due soli anni, il nuovo presidente Enzo Scarfò affida la panchina all'ex giocatore Tonino Russo, che realizza dopo quarant'anni l'impresa della conquista della promozione, ancora una volta dopo una storica e decisiva partita vinta per 1-0 con rete di Iorfida sul terreno del Locri, diretta concorrente per la vittoria finale unitamente all'Ardore ed alla Gioiese. Questa la formazione titolare di quell'anno: Niutta, Macrì, Sperlì, Stilo, Iaria, Silvio Frascà, Modafferi, Mimmo Favasuli, Iorfida, Francesco "Cisca" Favasuli, Catalano. Con gli innesti dei bovalinesi Francesco Frascà e Peppe Sgrò, entrambi decisivi nella stagione.

9. Gli anni Novanta

Il trionfo conduce al primo campionato Interregionale (ex IV serie ed ex serie D), superato brillantemente dalla formazione del presidente Giuseppe Linarello contro squadre pugliesi e molisani, nonostante la previsione di ben sei retrocessioni. Anche il successivo campionato Interregionale 1991-92, giocato contro formazioni siciliane e molisane, e con altre cinque retrocessioni, vede la Bovalinese salva, ma i sacrifici economici per affrontare trasferte costose e con ingaggi di giocatori di alto livello, portano all'abbandono dei vecchi soci. Il terzo campionato Interregionale parte con l'ingaggio di giovani promettenti, tra i quali Giuseppe Anastasi dell'Atletico Catania che arriverà in serie A. Ma i soci abbandonano la squadra ed i pezzi migliori vengono ceduti. Solo i sacrifici personali di un gruppo di giovani, guidati dal nuovo presidente Luciano Armeni, fanno sì che si possa concludere il campionato senza debiti, ma con una retrocessione senza scampo. I sacrifici non vengono ripagati, poichè nessuno è disposto a proseguire l'avventura nel campionato di Eccellenza, cui la squadra non viene pertanto iscritta, nonostante un estremo tentativo dell'Amministrazione Comunale. Seguono anni di buio, accesi solo dalla neonata Ippolitese della popolosa frazione di Bosco S. Ippolito, che iscrive una squadra al campionato di III categoria. Nel campionato 1997-98 l'Ippolitese rileva il titolo della Bovalinese ed, al primo tentativo, vince il campionato, guidata dall'ex amaranto Maurizio Panarello, che a lungo siederà sulla panchina, iniziando un duraturo e quindicinnale sodalizio con il presidente Giovanni Ferrigno.

10. Dal Duemila ad oggi

Nel 1999-00 arriva la vittoria del campionato di II categoria e, dopo soli due anni, nel 2001-02 il trionfo in quello di I categoria, dopo un appassionato duello con il Gioia Tauro. Il campionato di Promozione viene quindi conquistato nella stagione 2004-05, con un torneo dominato dall'inizio alla fine. Dal 2005-06 la squadra disputa il torneo di Eccellenza regionale. Alla fine della stagione 2010-11 il sodalizio Ferrigno-Panarello si scioglie ed entrambi si ritirano dalla società, rilevata da un gruppo di tifosi che, grazie ad un'esteso azionariato popolare, iscrivono la squadra al campionato di Eccellenza 2011-12. Nel mese di agosto 2011 il comitato "Bovalino 100 anni di passione" ha organizzato festeggiamenti per la ricorrenza dei 100 anni di calcio a Bovalino, con l'intitolazione ufficiale dello stadio al compianto "Lollò" Cartisano, vecchia gloria amaranto, alla presenza di centinaia di ex atleti appositamente convocati, delle massime autorità dilettantistiche nazionali e regionali, ed una serata condotta dal presentatore RAI Tonino Raffa e dalla giornalista di TeleMia Annamaria Implatini, nel corso della quale è stato presentato il libro "Bovalino 100 anni di passione" scritto da Enzo Dicembre, Rocco La Cava, Vincenzo Marzano, Vincenzo Orlando e Franco Orlando, edito da "La città del sole" di Franco Arcidiaco.

11. Cronistoria [modifica] 1911: Fondazione del F.C. Bovalino 1928-29: Affiliziano dell'U.S. Bovalinese 1930-31: Vincitrice del girone jonico del Campionato U.L.I.C. 1935-36: Vincitrice del girone jonico del Campionato U.L.I.C. 1938-39: Vincitrice del girone del Campionato organizzato dalla G.I.L. 1946-47: 3° nel Campionato di I Divisione 1947-48: Partecipa al Campionato di I Divisione 1956-57: 1° nel Campionato di I Divisione. Campione Regionale di I Divisione dopo lo spareggio con l'ASSI Crotone. Promossa in I Categoria 1957-58: 5° nel Campionato di I Categoria 1958-59: 1° nel Campionato di I Categoria. Promossa in IV Serie. Semifinalista nelle Finali Interregionali dele vincitrici dei Campionati Dilettanti. Rinuncia alla partecipazione alla IV Serie 1959-60: 2° nel Campionato di I Categoria 1960-61: 2° nel Campionato di I Categoria 1961-62: 2° nel Campionato di I Categoria 1962-63: Ultima nel Campionato di I Categoria. Retrocede in II Categoria 1963-64: Partecipa al Campionato di II Categoria 1964-65: Non iscritta al Campionato di II Categoria 1965-66: Partecipa al Campionato di II Categoria 1966-67: 1° nel Campionato di II Categoria. Promossa in I Categoria 1967-68: Partecipa al Campionato di I Categoria 1968-69: Partecipa al Campionato di I Categoria 1969-70: 13° nel Girone B del Campionato di I Categoria 1970-71: Partecipa al Campionato di I Categoria 1971-72: 1° nel Campionato di I Categoria. Promossa in Promozione 1972-73: 6° nel girone unico di Promozione 1973-74: 5° nel girone unico di Promozione. Finalista di Coppa Italia Dilettanti 1974-75: 3° nel girone unico di Promozione 1975-76: 7° nel girone unico di Promozione 1976-77: 10° nel girone unico di Promozione 1977-78: 11° nel girone unico di Promozione 1978-79: 8° nel girone unico di Promozione 1979-80: 10° nel girone unico di Promozione 1980-81: 5° nel girone unico di Promozione 1981-82: 6° nel girone unico di Promozione 1982-83: 8° nel girone unico di Promozione 1983-84: Ultima nel girone unico di Promozione. Retrocessa in I Categoria 1984-85: 6° nel Campionato di I Categoria 1985-86: 12° nel Campionato di I Categoria 1986-87: 1° nel Campionato di I Categoria. Perde lo spareggio per la Promozione 1987-88: 1° nel Campionato di I Categoria. Promossa in Promozione 1988-89: 5° nel girone unico di Promozione 1989-90: 1° nel girone B di Promozione. Promossa nel Campionato Interregionale 1990-91: 8° nel Campionato Interregionale 1991-92: 11° nel Campionato Interregionale 1992-93: Ultima nel Campionato Interregionale. Retrocessa in Eccellenza 1993-94: Non iscritta al Campionato di Eccellenza 1997-98: 1° nel girone O del Campionato di III Categoria. Promossa in II Categoria 1998-99: 2° nel girone F del Campionato di II Categoria 1999-00: 1° nel girone G del Campionato di II Categoria. Promossa in I Categoria 2000-01: 4° nel girone C del Campionato di I Categoria 2001-02: 1° nel girone D del Campionato di I Categoria. Promossa in Promozione 2002-03: 4° nel girone B del Campionato di Promozione 2003-04: 3° nel girone B del Campionato di Promozione 2004-05: 1° nel girone B del Campionato di Promozione. Promossa in Eccellenza 2005-06: 8° nel Campionato di Eccellenza 2006-07: 7° nel Campionato di Eccellenza 2007-08: 8° nel Campionato di Eccellenza 2008-09: 6° nel Campionato di Eccellenza 2009-10: 9° nel Campionato di Eccellenza 2010-11: 13° nel Campionato di Eccellenza. Vince i play-out per la salvezza

12. Allenatori e presidenti [modifica]

Allenatori 1946-47: Domenico Vigilante (poi Parisi) 1947-48: Cipolla 1956-57: Aldo Panuccio 1957-58: Cara 1958-59: Mihaly Voros 1959-60: Guerino Siligardi (poi Remo Pezzo) 1960-62: Gino Lammendola 1962-64: Stefano Romeo 1966-67: Stefano Romeo 1967-68: Stefano Romeo (poi Miceli, poi Adolfo Cartisano) 1968-69: Adolfo Cartisano (poi Guido Pizzi) 1969-70: Ottavio Terranova 1970-71: Luigi Frascà 1971-74: Mihaly Voros 1974-75: Lillo Dieni (poi Benedetto Marino) 1975-76: Gianni Catalano 1976-77: Gianni Catalano (poi Pantaleone Barberi) 1977-78: Mihaly Voros (poi Nuccio Vigliarolo) 1978-79: Nicola Sergi-Luigi Frascà 1979-80: Nicola Sergi-Luigi Frascà (poi Nuccio Vigliarolo) 1980-81: Nuccio Vigliarolo 1981-82: Tonino Russo (poi Tonino Accursi) 1982-83: Martino Pedullà (poi Michele Apa, poi Nicola Sergi) 1983-84: Andrea Chini 1984-85: Gianni Catalano 1985-86: Firmo Micheli (poi Nuccio Vigliarolo) 1986-87: Tonino Accursi (poi Nicola Sergi) 1987-89: Nicola Sergi 1989-90: Tonino Russo 1990-91: Luigi Frascà (poi Tonino Russo) 1991-92: Sandro Stivala (poi Martino Pedullà, poi Gianni Macrì-Francesco Strangio) 1992-93: Francesco Strangio 1997-2011: Maurizio Panarello 2011-12: Silvio Frascà 2012-13: Silvio Frascà, poi Maurizio Panarello 2013-14: Salvatore Favasuli, poi Rocco Logozzo

Presidenti 1946-47: Francesco Leonardo-Giuseppe Primerano-Reale (dirigenti) 1958-59: Pasquale De Domenico 1959-60: Filippo De Domenico 1962-64: Francesco Marzano (commissario) 1965-66: Antonio Macrì 1966-67: Walter De Fiores 1967-68: Pasquale Strano 1968-69: Walter De Fiores (poi Tommaso Fonti) 1969-70: Tommaso Fonti 1970-73: Antonio Mittiga 1973-75: Bruno Aguì 1975-76: Giuseppe Battaglia 1976-77: Francesco Ferrigno 1977-80: Francesco Ferrigno-Raffaele Chiappalone 1980-82: Francesco Ferrigno 1982-84: Giuseppe Carpentieri 1984-85: Giuseppe Carpentieri (poi Gino Filardi) 1985-86: Gino Filardi 1986-87: Salvatore Martino 1987-88: Tommaso Fonti 1988-89: Tommaso Fonti (poi Enzo Scarfò) 1989-90: Enzo Scarfò 1990-92: Giuseppe Linarello 1992-93: Giuseppe Linarello (poi Luciano Armeni) 1997-98: Giuseppe Rocca 1998-2011: Giovanni Ferrigno 2011-12: Vincenzo Orlando 2012-13: Giuseppe Cartisano 2013-14: Giuseppe Serranò

13. Giocatori famosi[modifica]

Luigi Lombardo (Anni Trenta)
Gianni Palmisano(1946-47)
Luigi Frascà (1956-1974)
Giuseppe Cartisano (1957-61)
Romano Cosolini (1957-59)
Umberto Trovato(1957-60)
Ziletti (1957-58)
Giuseppe Barbaro (1958-59)
Francesco Arfuso (1958-59)
Mario De Maria (1958-61)
Nicola Sergi (1958-61)
Adolfo Lollò Cartisano (1967-69)
Antonio Logozzo (1971-73)
Domenico Canturi (1972-74)
Vito Doria (1973-75)
Corrado Arona (1973-79)
Pantaleone Barberi (1973-77)
Paolo Siciliano (1974-75)
Benedetto Marino (1974-75)
Giuseppe Natalino (1974-76)
Giulio Strati (1974-83)
Sasà Futia (1975-77)
Nino Panarello (1975-77)
Martino Pedullà (1975-78)
Pasqualino Ferrigno (1975-76)
Mario Siviglia (1980-83)
Bruno Criaco (1985-86)
Antonello Sestito (1985-87)
Carlo Pagliarulo (1988-89)
Pietro Iaria (1989-92)
Giuseppe Anastasi (1992-93)
Leo Criaco (2008-09)
Luigi Iervasi (2010-12)

<ref>Enzo Dicembre, Rocco La Cava, Vincenzo Orlando, Vincenzo Marzano, Franco Vottari "Bovalino 100 anni di passione", Ed. La città del sole, 2011</ref>

[ Bibliografia Enzo Dicembre, Rocco La Cava, Vincenzo Orlando, Vincenzo Marzano, Franco Vottari "Bovalino 100 anni di passione", Ed. La città del sole, 2011

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