Utente:DedaloNur/Sandbox20

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Analogie tra rituali funerari di Mont'e Prama e delle tombe dei giganti[modifica | modifica wikitesto]

Le pratiche religiose osservabili a Mont'e Prama sono riconducibili sia ad attività di culto come a riti funebri risalenti alle più antiche tradizioni dell'età del bronzo medio nuragico (1600 -1400 a.C.).

Tali riti funebri rispecchiano le più arcaiche tradizioni riscontrabili presso le tombe dei giganti. Sia nel settore scavato dall'archeologo Carlo Tronchetti[1], ma soprattutto nell'area denominata Bedini furono rinvenute semplici fosse, adiacenti alle sepolture, dotate di cista o a pozzetto. Le fosse presentano delle deposizioni variegate: in talune furono rinvenute solo ceramiche, mentre altre sembrano contenere parte di un corpo, in particolare ossa disarticolate.[2] Quest'ultimo tipo di deposizione si riscontra anche presso la tomba isodoma di Iloi a Sedilo (1500 a.C.), nella quale le fossette presentavano frammenti di ossa frammiste a ceramica. Fossette adiacenti al vano funerario sono state individuate presso numerose tombe dei giganti e contenevano per lo più frammenti ceramici; esse proverebbero l'uso del riutilizzo costante dalla tomba, prelevando le ossa delle inumazioni più antiche, al fine di creare spazio nel vano funerario per nuove inumazioni. La mancanza di ossa nelle altre fosse documentate presso le tombe di giganti è probabilmente causata dall'acidità del terreno sardo.[3]

Le fosse con sola ceramica presenti a Mont'e Prama potrebbero essere di tipo esclusivamente votivo, risultando in tal caso analoghe alle fosse votive rinvenute nella capanna centotrentacinque del nuraghe di Barumini datata alla fase più antica del bronzo finale[4]

Un'altra analogia è la presenza del frammento di spada votiva, proveniente dalla tomba N. 25 del settore Tronchetti; questo particolare manufatto, integro o ridotto in frammenti più o meno grandi è stato rinvenuto in alcune altre tombe di giganti, tra le quali spicca la cosiddetta Tomba della spada presso il nuraghe Arrubiu.

Un'altra analogia, è la presenza di numerose corna litiche rinvenute presso Mont'e Prama; un recente esperimento, sembra indicare che esse fossero inserite negli incavi dei c.d. betili oragiana; corna litiche furono rinvenute nei pressi della esedra della tomba dei giganti di Grutti e Acqua.[senza fonte]

[5][6][7][8]

Il più forte indizio di continuità religiosa tra i rituali funerari delle tombe di Giganti e di Mont'e Prama è costituito dal rinvenimento di numerosi betili "oragiana" con incavi, retaggio dunque di una tradizione risalente al 1500 a.C. Date le peculiarità dei betili di Mont'e Prama, essi appaiono scolpiti appositamente per la necropoli del Sinis.[9]

Un'altra pratica del tutto simile tra Mont'e Prama e tombe di Giganti è il riscontro di vasi in miniatura; ceramiche votive in miniatura furono rinvenute all'interno di alcune tombe dei giganti, e risalgono generalmente - quando si tratta di vasetti a colletto - all'età del bronzo recente e del bronzo finale.[10]

Infine, tanto nelle tombe dei giganti, quanto nella quasi totalità delle tombe di Mont'e Prama, in generale si registra l'assenza di qualsiasi corredo.

Moneta del Sardus Pater con corona piumata e lancia; fu fatta coniare da M. Azio Balbo, pretore della Sardegna nel 59 a.C.
  1. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Tronchetti 2005 p. 2
  2. ^ Bedini-Tronchetti-Ugas-Zucca (2012) p. 199
  3. ^ Tanda (2003), p. 33 ss.
  4. ^ Paglietti (2011).
  5. ^ Marco Minoja, Il corredo della tomba 25, scavo 1979, a cura di M. Minoja, A. Usai, Le sculture di Mont'e Prama - Contesto, scavi e materiali., 2014, pp. 326,327, ISBN 8849229844.
  6. ^ Emerenziana Usai, Idoli Betilici di Monte Prama, a cura di M. Minoja. A.USai, Le sculture di Mont'e Prama - Conservazione e restauro - La Mostra - Contesto, scavi e materiali, 2014, pp. 307, ISBN 9788849229844.
  7. ^ Bittichesu, ,, Nota 157, il culto degli antenati nell’età del bronzo della Sardegna, p. 60, ISBN 9788897787310.
  8. ^ Nicolas Garnier, Mauro Perra, Ornella Fonzo, La Tomba di Giganti del nuraghe Arrubiu “La Tomba della Spada”, in rivista di scienze preistoriche, 2015.
  9. ^ Campus-Leonelli (2012).
  10. ^ L.Usai (1995), p. 175 ss.