Utente:De Crescenzo Gabriel/Sandbox

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

I funghi in Basilicata

[modifica | modifica wikitesto]

MORCHELLA CONICA

Cresce in primavera, in zone aride o incolte, vicino a cumuli di calcinacci, ai margini di strade, in giardini e parchi. Specie rara.

Cappello (mitra): alto 5-10 cm, ovoidale o conico, bruno-olivastro o nerastro, ottuso alla sommità, con costolature longitudinali allungate e regolari, spesse e annerenti e con la base separata dal gambo da un collarino orizzontale. Alveoli allungati.

Gambo: cavo, cilindrico, forforaceo, sempre soffuso di rosa.

Carne: ceracea, resitente alla cottura.

Spore: di colore bianco-crema in massa, 20 x 25 µm.

Commestibile: dopo lunga cottura. Tossica da cruda.

Note: si distingue per la mitra conica o ovoidale, le costolature longitudinali e parallele e per il rosa soffuso presente sempre sul gambo.



MORCHELLA ESCULENTA VULGARIS

Cresce in primavera sia nei luoghi incolti e sabbiosi che presso olmi, lungo le valli di corsi d' acqua e in collina nei posti luminosi, anche sotto alberi da frutto. Specie non comune.

Cappello (mitra): alto 10-15 cm, subsferico, ottuso alla sommità, di colore variabile dal bruno all’ ocra, tipicamente alveolato e allungato o arrotondato.

Gambo: corto, cavo, cilindrico, granuloso, da biancastro a giallino, con base ingrossata e solcata.

Carne: bianco-ceracea, resistente alla cottura, con odore leggero, a volte, “subspermatico”, caratteristico. Sapore grato.

Spore: di colore bianco-crema in massa, ellittiche, lisce, 18-23 x 11-14 µm.

Commestibile: dopo adeguata cottura. Tossica da cruda.

Note: si riconosce per il colore dal bruno all’ ocra, in netto contrasto con le costolature biancastre.



MORCHELLA ESCULENTA ROTUNDA

Si trova, in primavera, ai margini dei prati presso olmi, querce o pini. Specie comune.

Cappello (mitra): alto 4-8 cm, adnato al gambo, globulare o ovale, ocraceo-biondo, con alveoli irregolari, molto ampi e profondi, arrotondato-angolati, separati da costolature sottili e flessuose.

Gambo: biancastro, cavo, piuttosto corto, cilindrico, pruinoso in alto, ingrossato e solcato verso la base.

Carne: biancastra, piuttosto fragile. Odore appena spermatico. Sapore grato.

Spore: in masse gialle, 20 x 12 µm.

Commestibile: dopo adeguata cottura. Tossica da cruda.

Note: si distingue per la forma tondeggiante della mitra che è, inoltre, piuttosto simile ad una spugna di mare, ha colore ocraceo e presenta alveoli irregolari e molto profondi.



MORCHELLA ELATA Fries

Cresce, in primavera, preferibilmente vicino ad abeti, lungo strade o sentieri ghiaiosi e sabbiosi. Specie rara.

Cappello (mitra): alto 4-7 cm, grigio, conico, con alveoli allungati, quadrangolari o romboidali, uniti da costolature trasversali secondarie.

Gambo: cavo, bianco o carnicino, irregolare, coperto da granulazioni forforacee, ingrossato verso l’alto da raggiungere, spesso, il diametro del cappello.

Carne: grigiastra.

Spore: di colore bianco-crema in massa, ellissoidali, 23-25 x 13-15 µm.

Commestibile: dopo adeguata cottura. Tossica da cruda.

Note:si differenzia dalla M. conica che presenta costolature disposte in modo meno regolare ed alveoli meno squadrati.



MORCHELLA SEMILIBERA

Cresce, in primavera, nei pressi di pioppi bianchi, a piccoli gruppi. Specie comune.

Cappello (mitra): di 3-6 cm di altezza, bruno-olivastro, piccolo, di forma conica, percorso da costolature sterili, longitudinali, riunite trasversalmente e tendenti al nerastro che delimitano alveoli più o meno quadrangolari.

Gambo: cilindrico, biancastro, solcato e pruinoso.

Carne: ceracea, fragile, ma tenace alla cottura, senza odori o sapori particolari.

Spore: biancastre, di colore crema , ellittiche, ialine, 20-30 x 12-18 µm.

Commestibile: dopo lunga cottura.



VERPA BOHEMICA Schroeter

Cresce, in primavera, nei giardini, tra i cespugli soleggiati e le ginestre. Specie comune.

Cappello(mitra): alto 2-3 cm, di colore giallo-bruno, campanulato, percorso da grosse costolature labirintiformi.

Gambo: biancastro o gialliccio, cilindraceo, prima farcito e poi cavo.

Carne: ceracea, sapori e odori grati.

Spore: giallognole in massa, lisce, ellittico-allungate, 60-80 x 18-24 µm.

Commestibile: dopo lunga cottura.

Note: si riconosce perché presenta una mitra alveolata in modo irregolare, di colore marrone.



VERPA DIGITALIFORMIS Swartz

Cresce, in primavera, nelle radure dei boschi, sotto biancospino, in fila o a cerchi. Specie non comune.

Cappello (mitra): di 2-3 cm di altezza, bruno, da conico a cilindrico, a forma di ditale posto sull’apice del gambo, liscio, percorso da costolature rugose.

Gambo: slanciato, cavo e fragile, cilindraceo, bianco-ocraceo, con superficie scaglioso-squamulosa, sfumata in rosa verso la base.

Carne: fragile e ceracea con odore e sapore indistinti.

Spore: bianche, ellittiche, lisce, ialine, 20-26 x 12-14 µm.

Commestibile: dopo cottura. Se ne sconsiglia il consumo.

Note: si distingue per avere la superfice del gambo scaglioso-squamulosa, di colore bianco-ocraceo, sfumata di rosa verso la base, e un cappello percorso da lievi costolature rugose.



PEZIZA BADIA Aleuria

Cresce, tra la primavera e l' estate, nelle zone erbose, sabbiose o argillose. Specie non molto comune.

Cappello (mitra): 3-5 cm, a forma di coppa con margine ondulato, esternamente di colore bruno-ocraceo e ricoperto da granuli e forfora, internamente bruno-porpora.

Gambo: quasi inesistente e bambagioso.

Carne: bruna, di consistenza ceracea e fragile. Odore e sapore insignificanti.

Spore: ellissoidali, granuloso, spesso pluriguttulate, 16-18 x 8-10 µm.

Commestibile: se ne sconsiglia il consumo. Velenosa da crudo.

Note: si riconosce per il carpoforo a forma di coppa e colorato di marrone scuro.

Raccolta e commercializzazione

[modifica | modifica wikitesto]

Chiunque sia in possesso dell'apposito tesserino e che abbia un'età maggiore di 14 anni può presentare la richiesta in qualsiasi periodo dell'anno. ll tesserino può essere: personale, turistico, speciale, o a scopi scientifici.

a) L'autorizzazione personale è rilasciata dal Comune di residenza o dalla Comunità Montana.

b) L'autorizzazione turistica è rilasciata dal Comune presso il quale si intende andare a raccogliere i funghi.

c) L'autorizzazione speciale può essere rilasciata dai Comuni o dalle ex Comunità Montane di appartenenza ai soggetti residenti , quali raccoglitori a scopo di lavoro o per integrare il proprio reddito. d) L'autorizzazione a scopi scientifici è rilasciata dalla Giunta Regionale.


L'attestazione non è richiesta per i laureati in scienze naturali, agrarie, e forestali, in biologia, per i biologi e per i soci delle Associazioni micologiche con almeno un anno di anzianità. Per l'autorizzazione speciale bisogna allegare anche: Dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà.

  • ...

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]