Utente:Datmann/LEC (celle elettrochimiche emettitrici di luce) (1)

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Una cella elettrochimica emettitrice di luce (LEC or LEEC) è un dispositivo a stato solido che produce luce da una corrente elettrica (elettroluminescenza). I LEC sono solitamente composti da due elettrodi metallici collegati a un semiconduttore organico, contenente ioni liberi. A parte gli ioni liberi, la loro struttura è molto simile a quella dei LED organici (OLED).

I LEC hanno molti dei vantaggi degli OLED, più altri:

  • Il dispositivo è meno influenzato dal materiale usato per gli elettrodi che, quindi, possono essere dello stesso metallo (ad es. oro). Allo stesso tempo, possono lavorare a tensioni basse.
  • Materiali sviluppati recentemente, come il grafene o una miscela di nanotubi di carbonio e polimeri sono stati usati come elettrodi, eliminando la necessità di usare ossido di indio-stagno come elettrodi trasparenti.
  • Lo spessore dello strato luminescente attivo non è critico, perciò:
  • I LEC possono essere stampati con processi relativamente economici, in cui non è possibile controllare con precisione lo spessore.
  • In un dispositivo planare, l'interno del dispositivo può essere osservato direttamente.

Esistono due tipi di LEC: quelli basati su  complessi organici dei metalli di transizione (iTMC) e quelli basati su polimeri elettroluminescenti (LEP). I dispositivi iTMC sono solitamente più efficienti, per il meccanismo di emissione che è la fosforescenza, piuttosto che la fluorescenza.

Mentre l'elettroluminescenza è stata già usata in dispositivi simili, l'invenzione dei LEC polimerici è attribuita a Pei e altri. Da allora, numerosi gruppi di ricerca e alcune aziende lavorano per il miglioramento e la commercializzazione di tali dispositivi.

Nel 2012 è stato annunciato il primo LEC elastico, che utilizzava un elastomero (a temperatura ambiente) come emettitore. Disperdendo un complesso ionico di metalli di transizione in una matrice elastomerica permette la produzione di dispositivi intrinsecamente elastici con un'ampia area di emissione (circa 175 mmq) che tollerano stiramenti del 27% e cicli ripetitivi del 15%. Ciò dimostra come questo approccio sia utilizzabile in nuove applicazioni di illuminazione adattabile in cui sia richiesta una emissione diffusa e uniforme su ampie aree. [[Categoria:Polimeri conduttori]] [[Categoria:Tecnologie di visualizzazione]] [[Categoria:Stub - elettronica]] [[Categoria:Elettronica molecolare]]