Utente:Dariodim1995/Sandbox

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Chiesa Madre San Giovanni Battista, Santa Croce Camerina

La Chiesa Madre , simbolo architettonico della città di Santa Croce Camerina, in provincia di Ragusa e nella omonima diocesi , sorge in piazza Vittorio Emanuele II di Savoia , nel centro storico della cittadina . L'impianto della Chiesa Madre, benché in un aspetto molto diverso,sarebbe risalente al Medioevo. Oggi si presenta con stile neoclassico e barocco dialettale . È certo che fu grazie ai Marchesi Celestri, signori della terra di Santa Croce, che intorno al 1600, venne ricostruita quella nuova, un tempo dedicata alla B.V. Maria, si presentava ad unica navata e poco decorata. La data di dedicazione a Parrocchia dell’edificio risale al 7 luglio‬ 1600, quando venne intitolata all'Esaltazione della Santa Croce; da questo periodo in poi aumentò il numero di quadri e statue, all'interno della Chiesa e si procedette al miglioramento dell'edifico. Ma è in particolare dal 1787, che per volontà del parroco di allora Don Melchiorre Riera, si iniziò anche se con molta lentezza, la nuova costruzione della Chiesa principale, che ormai era diroccata e non molto stabile. Nel 1792 la Chiesa fu elevata a titolo di Arcipretura. Ai primi del"800", poi grazie a donazioni più frequenti da parte dei fedeli, i lavori procedettero più velocemente. Nel corso dei secoli tra cambi di amministrazioni feudali e poi amministrativi, nonché cambi di Sacerdoti e con l'accrescimento della popolazione, la Chiesa ha subìto varie modifiche e restauri. Intanto nell'anno 1839, l'edificio, secondo alcune fonti, risultava essere quasi completato, e la Chiesa attraversò fino a questo momento un periodo comunque di crescita spirituale, intanto la devozione verso Santa Rosalia, già Patrona e il Patriaca San Giuseppe, accresceva sempre di più. Dagli anni 40 dell'800 la Chiesa tornò a periodi di miseria e trascuratezza; da parte dell'amministrazione comunale,infatti , non ebbe, per molto tempo, finanziamenti o contributi, al contrario degli anni precedenti. E' solo dal 1863, anno in cui la Parrocchia venne dedicata a San Giovanni Battista, che l'edificio poté essere ristrutturato e migliorato. Negli anni del dopoguerra, sotto la giurisdizione del Parroco Mons. Vincenzo Diquattro, fu restaurata la facciata della Chiesa e la torre del campanile, inoltre questi, ampliò la canonica e il pavimento venne migliorato. Con il passare del tempo, si continuò l'acquisto di altre opere, ai giorni nostri circa una quindicina sono le statue presenti e principalmente cinque grandi quadri, oltre a dipinti minori, un armonium , e due organi probabilmente ottocenteschi. Fra le opere più importanti bisogna segnalare la statua venerata di San Giuseppe, in legno di cipresso, opera realizzata nel 1819, proveniente dalle botteghe del palermitano Salvatore Bagnasco, uno degli scultori più rinomati in quel periodo in Sicilia, ma più probabilmente realizzata dal figlio Gerolamo, la quale è stata collocata nella Parrrochia verso gli anni ‘30 dell’800: il simulacro viene portato solennemente in processione la domenica più vicina al 19 marzo ; altra statua è quella della Vergine Rosalia Sinibaldi (in vetro resina ), di fine 700 o primi 800, (che sostituì una precedente, portata dai Celestri), la quale viene portata in processione in una domenica di metà settembre ; interessate vedere anche il monumento funebre in marmo policromo, donato da Giovan Battista II Celestri, attualmente posto poco dopo l’ingresso a sinistra dalla Piazza, ma che necesiterebbe di un restauro . Troviamo inoltre , la statua lignea dell'Addolorata e quella in cartapesta del Cristo deposto all’interno dell’Urna, collocate in Chiesa dopo il 2000,(anch’esse hanno sostituito probabilmente statue più antiche ), esse vengonoportate a spalla per le vie del paese nel Venerdi della Sertimana Santa; la statua di Pietro Novello raffigurante una Madonna di Fatima, secondo critici ed esperti, unica nel suo genere, ed ancora un quadro copia del Caravaggio, con l'effige della Vergine Maria dei poveri. Il fonte battesimale é posto all'entrata della navata di destra (dalla piazza); la cappella più grande risulta essere quella del Sacro Cuore di Gesùche assieme alla vicina nicchia di S. Rosalia, sono state restaurate nell’estate del 2014. Il campanile conta un concerto di quattro campane , fuse dalla fonderia Capanni di Castelnovo ne’ Monti di Reggio Emilia ed elettrificate dalla ditta Capanni Sicilia di San Gregorio di Catania (CT), di cui la più grande dedicata a San Giuseppe. Altre due campane minori sono collocate sopra l'orologio che scandiscono le ore e i quarti. La Chiesa oggigiorno dispone di tre navate con abside semplice (un tempo dotato di stalli per i canonici),di una sagrestia, di un ufficio di segreteria ed uno parrocchiale. All'esterno troviamo un giardinetto dedicato alla Vergine Immacolata, vicino al sagrato. Alla Chiesa matrice , appartengono la Chiesa Madonna del Carmine più volte consacrata e sconsacrata (ex convento carmelitano seicentesco ,soppresso dal Pontefice Innocenzo X) riaperta ufficialmente al culto nella fine del 900 e ubicata poco distante dalla Parrocchia , presso Via del Carmine - oggi confinante con il Palazzo municipale - e una Chiesa rettoria , (consacrata nel 1777), posta in Piazza Torre preso la borgata di Punta Secca , dedicata a San Francesco da Paola , ma popolarmente conosciuta come “Madonna di Portosalvo” , per la festività che si svolge il 15 agosto. Segue l’elenco dei parroci attestati dagli archivi che hanno retto la comunità parrocchiale , unica per tutta la città : Don Salvo Pulichino 1600-1609; Don Antonino Albergo 1609 -1627; Don Carlo Melosa 1630-1654; Don Vincenzo Zago 1654-1679; Don Vincenzo Occhipinti 1679-1691; Don Pasquale Biazzo 1691-1698; Don Pasquale Benello 1698-1700; Don Pietro Santangelo 1700-1730; Don Stefano Gallo 1730-1743; Don Nicolò Mulè 1748-1779; Don Melchiorre Riera 1779-1792; Arcip. Don Gaetano Maria Carratello 1792-1829; Arcip. Don Carmelo Vitale 1830-1850; Arcip. Don Benedetto Monteforte 1863-1879; Arcip. Don Carmelo Emmolo 1882-1922; Arcip. Mons. Vincenzo Diquattro 1921-1956; Arcip. Don Rosario Nolfo 1957-1979; Arcip. Don Francesco Vicino 1979- 1983; Don Gerolamo Bongiorno 1983-1992; Arcip. Don Salvatore Bertino 1992-2006; Arcip. Don Angelo Strada 2006-2017; Arcip. canonico Don Salvatore Puglisi 2017 (in corso ).