Utente:Daniele Principato/Sandbox4

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Testo in corsivo La centrale idroelettrica Carlo Esterle, é un sistema di produzione collocato sulla sponda destra dell' Adda, 500m più a valle rispetto alla centrale idroelettrica Bertini, a Cornate d' Adda più precisamente porto d' Adda. Il nome deriva da quello di Carlo Esterle , consigliere delegato della società Edison fino al 1918. Alla fine del 1800 la produzione di corrente per l' uso quotidiano e industriale nella regione milanese crebbe moltissimo. Per soddisfare la richiesta, la società Edison, già a capo della prima società per la distribuzione di corrente elettrica nell' Europa continentale(centrale termoelettrica di Milano), cominciò ad elaborare una soluzione creativa per la produzione di grandi quantità di elettricità in modo più efficiente e costante. Per questo motivo era stata costruita la centrale idroelettrica Bertini. Nel 1898, era la centrale elettrica più potente al mondo inferiore solo alla Centrale idroelettrica del Niagara, anche se, pochi anni dopo la centrale divenne insufficiente per soddisfare la richiesta energetica.Ma la Edison, forte della costruzione della Centrale Bertini progettava già la creazione di una centrale idroelettrica tre volte più potente, quella che poi sarebbe divenuta l' attuale centrale Esterle, che ancora oggi fornisce l' energia elettrica necessaria alle attività civili e industriali nell' area brianzola. I costruttori curarono particolarmente l' architettura visto che rappresentava la centrale elettrica che l' aveva costruita. Essa appare come una deliziosa villa lombarda che un vero e proprio edificio dedicato alla produzione di energia elettrica. Lo sforzo di integrazione del fabbricato è stato notevole e la centrale é tutt' ora conosciuta in tutto il mondo per la sua straordinaria bellezza. Il fabbricato é costituito da un ripiano dalla forma rettangolare, con un tetto a due falde dove è contenuta la sala macchine. Esswo é caratterizzato da degli ornamenti minuziosi, forme geometriche e floreali strettamente ripetuti. Le colonne e i capitelli frontali, i lampioni e e le gronde di ferro finemente battuto, insieme alle enormi vetrate gotiche, rendono l' edificio una preziosa costruzione architettonica. Le pareti e la sala macchine della centrale vennero curati con estrema cura, così come di nota sono i lampioni, gli arredamenti e le gronde di ferro battuto.inoltre al fabbricato principale, sono presenti due fabbricati adiacenti, il rpimo costituisce il luogo dove è presente la sala macchine, mentre il secondo, rappresenta la camera di arrivo delle condotte forzate. Le acque di rifornimento dell' impianto sono poste 4800m più a monte, presso la diga di Robbiate, costruita apposta per questo scopo.Dalla sponda destra della riva parte, il canale di adduzione o canale Edison, che scorre per 319m ad una quota di 192,23m. Successivamente le acque si dividono in due corsi.Il primo le immette in una corsa di navigazione, che permette di superare la differenza idrica presente tra le acque del corso e il vero livello del fiume.Lungo il fiasnco della rocca è ricavata una vasca naturale per i pesci per preservare l' identità biologica del fiume. Il secondo canale porta le acque in una vera e propria presa e ne regola il flusso in corrispondenza della richiesta di energia. Sia le macchine idrauliche che quelle elettriche sono rimaste spente nel 1914, mantenendo il loro affascinante aspetto originale. Dopo l' opera di presa scorre per altri 412m in trincea, con un altezza di 191,83m, prima di entrare in una galleria lunga 3395m che fuoriesce a 646m dal bordo della vasca di carico della centrale percorrendo così un percorso di 4359mm, con una pendenza di o,729m di pendenza. La vasca di carico, ricavata a mezzaluna, é lunga 188,8 e ha una larghezza, sull' asse trasversale della diga delle condotte forzate di 25,1m.Laq vasca ha una capacità di 4500m e nuna quota di 188,8m. Nel lato ovest è stato costruito un caseggiato contenente le opere di prese con le corrispondenti paratoie e le griglie di filtraggio. Nella parte posteriore sono presenti sette condotte forzate chiodate in acciaio. Sei dei queste di 2,7m ciascuna e lunghe 93,1m che alimentano gruppi di turbine francis e alternatori. La settima spessa un metro, si trova in una posizione mediana rispetto alle altre, alimenta il gruppo eccitatorio che ora non funziona più.La parte principale mdell' impanto in cui si trova la sala macchine alimenta un grande impianto lungo 3600m3. L' acqua di ogni condotta viene convogliata da due turbine francis