Utente:Chiara Mancinelli (TOAS)/Sandbox

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Giovanni Dettori (Bitti, 9 aprile 1936) è un poeta, traduttore e saggista.

Giovanni Dettori è nato in Sardegna, a Bitti (NU). Emigrato nel 1961 a Torino, si laurea con Norberto Bobbio. Dopo alcuni anni di insegnamento della Filosofia nei Licei, diventa direttore della biblioteca Gioele Solari di Scienze politiche e sociali dell'Università di Torino. Ha pubblicato due raccolte di poesie: Canto per un capro, Ipotesi su Burkitt (1986)[1] e Amarante (1993)[2] e una raccolta bilingue Au gré des lunes errant / A varia luna errando (2005)[3]. Ha tradotto Chomsky (Einaudi 1968)[4], Camatte (Dedalo libri 1976[5] e La pietra 1978), Filliozat (La salamandra 1983)[6]

  1. ^ Giovanni Dettori, Canto per un capro: ipotesi su Burkitt, collana I campi magnetici, Milano, La Salamandra, 1986.
  2. ^ Dettori, Giovanni., Amarante, Il Maestrale, 1993, ISBN 88-86109-05-9, OCLC 33046472. URL consultato il 22 aprile 2020.
  3. ^ Dettori, Giovanni, 1936-, Au gré des lunes errant = A varia luna errando : anthologie personnelle, 1986-2004, Ed. bilingue, La Passe du vent, 2005, ISBN 2-84562-078-0, OCLC 420638088. URL consultato il 22 aprile 2020.
  4. ^ Noam Chomsky, I nuovi mandarini Gli intellettuali e il potere in America, Torino, GIULIO EINAUDI EDITORE, 1969.
  5. ^ Jacques Camatte, Il capitale totale. Il capitolo VI inedito de «Il capitale» e la critica dell'economia politica, Bari, Edizioni Dedalo, 1976.
  6. ^ Jean Filliozat, Le filosofie dell'India, Milano, La salamandra, 1983.