Utente:CesareTheSmuggle/Sandbox

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

CESARE CASTAGNOLI

Cesare Castagnoli (Montese 21/11/1921 - Bologna 25/10/2016 ) è stato un pittore e incisore italiano tra i più influenti nella seconda metà del XX secolo del panorama artistico italiano. Noto anche come il "Re degli alberi" è stato il fondatore della pittura astratto-concreta . Dopo una giovinezza burrascosa, approccia al mondo dell’arte a metà degli anni ’50, conoscendo la fama negli anni ‘70 attraverso varie mostre ed esposizioni in tutto il mondo. Importante snodo della pittura contemporanea italiana ed europea, poliedrico nel mondo dell’arte, sperimentando l’astrattismo della pittura Astratto-Concreta e passando per le forme cubiste sul finire degli anni

Cesare Castagnoli nacque a Montese, un paese dell'Appenino emiliano in provincia di Modena, il 21 novembre 1921, sesto figlio, insieme al suo gemello Giovanni, di Alberto Castagnoli ed Agata Bernardi, e fratello di altri quattro tra fratelli e sorelle.

A VIllrue in Francia

[modifica | modifica wikitesto]

A circa undici mesi dalla nascita, la famiglia si sposta in Francia, in un paese di miniere di carbone chiamato Villeroy, al confine con il Belgio, a causa delle prime persecuzioni fasciste inferte per la militanza del padre nel Partito Comunista. In Francia, Cesare vive un’ infanzia accompagnata da un relativo benessere. Fin dalla tenera età prova uno spiccato interesse per la natura e gli animali imparando da autodidatta, i nomi di tutti le piante gli alberi ed animali del territorio naturale in cui viveva. Il padre Alberto, uomo colto ma violento a causa dell’abuso di alcol, picchiò il fratello gemello di Cesare causandone la caduta dalle scale e la successiva morte dovuta all’insorgere di un ematoma cerebrale. Questo ed altri eventi di violenza subiti da Cesare, condizionarono molto la sua infanzia e successivamente la sua vita, trasportando anche questi ed altri momenti della sua vita sulla tela.

Adolescenza tra Modena e Bologna

[modifica | modifica wikitesto]

Nell’anno 1932 la famiglia rientra in Italia, Cesare frequenta le scuole “commerciali” (attuali scuole medie), parla principalmente in francese e dialetto modenese . Fin da giovane si distingue nel disegno per la mano artistica che lo contraddistingueva e che gli permette di raggranellare qualche soldo facendo disegni per amici e compagni, visto che la famiglia in Italia, era ripiombata nella miseria.

La seconda guerra mondiale imperversa

[modifica | modifica wikitesto]

Viene richiamato alle armi all’età di 19 anni durante la 2^ Guerra Mondiale e, dopo varie traversie, entra a far parte della Divisione Paracadutisti “Nembo”, acquisendo vari brevetti tra cui quello di istruttore militare, addestratore di colombi portaordini, guardafili, sminatore. Tornato dalla guerra e dopo aver subito il campo di concentramento e il carcere civile per 18 mesi venne liberato perché venne difeso dal avvocato liberale alla Camera dei Deputati Sanna Randaccio.

Il primo dopo guerra

[modifica | modifica wikitesto]

All’ età di 37 anni circa nel 1958 dopo un matrimonio difficoltoso dal quale nasceranno due figli maschi, Gianni e Marco e dopo una separazione molto sofferta che si concluderà con un divorzio, prende consapevolezza della sua indole artistica, sollecitato dall’amico artista Bruno Pulga che un giorno gli dà un pennello e una tela in mano. In quell’occasione comporrà il suo primo quadro di corrente astratta, che destò la meraviglia dell’ amico. Da quel momento in poi si dedicò alla pittura e al disegno, peregrinando in cerca di un riconoscimento della sua arte attraverso l’acquisto di qualche bozzetto da parte di avventori del bar Novecento di via Vittorio Veneto e altri esercenti commerciali di Bologna, non riscuotendo grande considerazione. fino alla prima mostra personale alla galleria Santo Stefano di Venezia nel 1961 L’incontro con una donna, Livia Alverdi, che diventerà sua moglie e compagna di vita e del suo percorso artistico, oltre che madre della loro unica figlia, Sonia, cambierà la direzione della sua vita in quanto insieme apriranno la galleria d’arte La Colomba in piazza Azzarita 6, che sarà un punto culturale di riferimento per l’arte contemporanea a Bologna dal 1959 al 1986, al cui interno verranno realizzate molte mostre di diversi artisti della cultura moderna e contemporanea europea e mondiale come Li Yuen-chiae Ho-kan, Morandi, Pozzati, Vedova .