Utente:Carmela Puntillo/Sandbox

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Dante negli Stati Uniti d'America

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                       NEL TEATRO


== Nel XIX secolo Dante, come è evidenziato dalla lunga e prestigiosa tradizione degli studi di Dante ad Harvard e la fondazione della Dante Society of America, aveva la sua voce americana. La traduzione americana della Commedia di Henry Wadsworth Longfellow in tre volumi portò Dante all'attenzione del pubblico americano (1865-1867). Se Dante fu un prodotto privilegiato nel XIX secolo, così furono le sue storie e di queste nessuna fu privilegiata come era Francesca da Rimini. I drammaturghi degli Stati Uniti si rivolsero al tema di Francesca ma una Francesca da Rimini è significativa, nientemeno che un'americanizzazione del tema di Francesca. Chi l'ha sviluppata è George Henry Boker (1823-1890), un poeta del medio diciannovesimo secolo, statista e drammaturgo. Il lavoro fu scritto in un frenetico periodo di 19 giorni nel 1853 e prodotto per la prima volta a New York nel 1855. Boker conosceva la storia di Francesca sia da Dante, sia dal commento del Boccaccio. Inoltre è probabile che lui abbia visto durante la sua luna di miele in Europa la "Francesca da Rimini" di Silvio Pellico (Boker, come Pellico, chiama il suo protagonista Lanciotto).Boker si basa sulla storia di Boccaccio (che aveva inserito un malvagio astrologo) per lo sviluppo della trama. Il marito deforme, il matrimonio per delega, l'informatore (che questa volta non è l'astrologo ma un giullare, Pepe), sono elementi comuni al Boccaccio ed a molti successivi autori che riprendono il racconto. Questi elementi di Boccaccio collimano con altri per creare una resa drammatica del racconto degli amanti che si basa pesantemente sul suo effettivo smistamento di dettagli della trama. Nello stesso tempo, il trattamento del materiale di Boker è decisamente dantesco. La base della versione americana di Boker del racconto di Francesca è ancorata nel principale personaggio, Lanciotto, e nella sublime comprensione di Boker della sua anima tormentata. Non solo determina la maggior azione del lavoro ma è, nella descrizione sensitiva di Boker, la figura tragica preminente dell'opera. Boker aveva familiarizzato con il "Riccardo III" di Shakespeare, sebbene il principale protagonista di questo dramma e Lanciotto condividono poco in comune, tranne la loro deformità. In maniera più rilevante, Boker fu influenzato da due modelli quasi contemporanei a questo lavoro, "The Hunchback of Notre Dame" di Victor Hugo, e "Moby Dick" di Herman Melville. Non c'è una diretta evidenza che Boker ha basato la sua rappresentazione drammatica di Lanciotto su Quasimodo e Acab, ma molto del loro io torturato sembra suggerire che hanno contribuito grandemente alla maniera in cui Boker ha compreso e formato il Lanciotto deformato. Marion Crawford scrisse la sua "Francesca da Rimini" per Sarah Bernhardt. Inoltre, la Francesca americana è anche collegata alla nascita ed alla crescita dell'industria del film muto americano.

                      NEL CINEMA 


Nel 1908 la compagnia americana Vitagraph incluse tra i suoi "film di qualità"  l'uscita di "Francesca da Rimini", un film che mostra una congruenza con la versione di Boker/Barrett della commedia: il giullare è conservato e rinominato Beppe, i disegni delle scene sono simili, c'è un'attitudine drammatica simile verso Lanciotto e la linea della storia è quasi identica (Uricchio e Pearson 99-103).Il film fu un successo e aiutò a realizzare la reputazione della Vitagraph come una delle più importanti compagnie del pre-Hollywood. Anni più tardi, nella decade del suo declino, il cinema muto produsse un'ulteriore versione del racconto di Francesca, questa volta un film a lungometraggio, "Drums of love" (1928), diretta da David Wark Griffith. Lui traspone il racconto nel Sud-America e situa la storia nella casa aristocratica dei De Alvias, il duca Don  Cathos e il suo fratello più giovane il conte Leonardo. Il resto dei dettagli sono standard: il matrimonio di una bella principessa con il fratello più vecchio deforme, il suo amore adulterino per il fratello di suo marito, la scoperta dell'amore e l'uccisione degli amanti. Il film offre due distinte fini: una appena descritta e un'altra in cui Cathos è ucciso dal giullare  e muore perdonando gli amanti.