Utente:Camiludo/Sandbox

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Bilance Lario. Curioni e C spa


La storia delle Bilance Lario è un racconto affascinante di innovazione, crescita e adattamento che inizia nel cuore della città di Como nel 1907. Fu in quell'anno che Camillo Curioni aprì una bottega per la vendita e la riparazione di bilance, gettando le fondamenta per ciò che sarebbe diventata una delle aziende più rinomate nel settore.

Negli anni '30, con l'ingresso del figlio Carlo, l'azienda iniziò a produrre anche bascule industriali, adottando il marchio Lario, ispirato dal lago di Como. Questo periodo segnò l'inizio di una fase di espansione che portò l'azienda a trasferirsi più volte in città fino alla costruzione della sede definitiva in Via Belvedere a Camerlata nel 1940.

Il decennio del 1950 rappresentò un'epoca di innovazione con l'introduzione delle prime bilance automatiche a orologio e delle affettatrici. Durante il picco del suo sviluppo, l'organico dell'azienda raggiunse quasi 200 dipendenti, trasformando Lario da una realtà locale a un marchio riconosciuto a livello internazionale, con vendite che si estendevano oltre l'Europa fino a Taiwan e ai Paesi Arabi.

La reputazione di Lario si consolidò non solo grazie alla produzione di bilance da banco e bilici industriali di alta precisione, ma anche attraverso la progettazione di soluzioni su misura per aziende prestigiose. Alcuni esempi di queste innovazioni includono strumenti per misurare la spinta dei reattori per aerei, selezionatrici di palle da tennis, impianti per la salatura arteriale dei prosciutti e sistemi di dosaggio per importanti vetrerie e similari, pese per autotreni in cemento precompresso, impianti per il riempimento automatico delle bombole di GPL e molto altro. Il successo di Lario fu dovuto non solo all'ingegno di Carlo Curioni, ma anche al lavoro di un team tecnico, a operai altamente qualificati e a un’attenzione particolare al fattore umano, che rimase sempre al centro della filosofia aziendale, mirata alla qualità.

Con l'inserimento dei figli di Carlo, Marcello per l’area commerciale, Bruno per l’area tecnico-produttiva, Daniela per la filiale, negli anni '60 e '70, l'azienda continuò a innovare. Fu progettata la prima bilancia italiana ottica/meccanica che indicava peso, prezzo unitario e importo totale, precorritrice delle moderne bilance elettroniche. Successivamente, sul finire degli anni 70 Lario sviluppò le prime bilance elettroniche, integrando gradualmente la tecnologia elettronica nella rilevazione del peso, al fine di soddisfare le sempre maggiori richieste di automazione ed informatizzazione dei punti vendita e delle industrie.

Negli anni 90, Lario introdusse bilance con sistemi di rilevamento elettronico, sostituendo i meccanismi tradizionali con celle di carico e pozzetti magnetici.

Tuttavia, l'evoluzione del mercato europeo con l'espansione della grande distribuzione organizzata portò a un declino delle vendite, mettendo Lario in difficoltà. Nei primi anni 90 l'azienda fu infine ceduta a un'altra impresa del settore, che mantenne il marchio Lario per qualche tempo prima di chiudere definitivamente la sede di Como.

L’azienda è sempre stata fra i leader del settore per qualità, precisione e innovazione, e fu anche titolare di numerosi brevetti. Va ricordato che Carlo Curioni ebbe un ruolo importante nella possibilità di realizzare bilance meccaniche che consentissero la vendita a peso netto al pubblico.

La storia delle Bilance Lario è un esempio di come l'innovazione e l'adattabilità possano guidare un'azienda attraverso decenni di cambiamenti tecnologici e di mercato, lasciando un'eredità di eccellenza e precisione nel campo della pesatura.