Utente:BobbyPizzo/Sandbox

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Obiettivi di sviluppo del Millennio[modifica | modifica wikitesto]

L'eliminazione della povertà estrema e della fame entro il 2015 era uno degli Obiettivi di sviluppo del Millennio delle Nazioni Unite. Oltre ad approcci più ampi, il Rapporto Sachs (per il Progetto del Millennio delle Nazioni Unite) propone una serie di "quick wins" ("vittorie rapide"), provvedimenti delineati dagli esperti dello sviluppo che richiederebbero costi relativamente contenuti ma potrebbero avere un effetto utile significativo sulla povertà mondiale. Le "quick wins" sono:

  • Accesso alle informazioni riguardo la salute sessuale e riproduttiva;
  • Intervento contro la violenza domestica;
  • Nomina di consulenti scientifici interni in ciascun Stato;
  • Bonifica delle aree infette nelle scuole dell’infanzia;
  • Medicinali per la cura contro l’AIDS, la tubercolosi e la malaria;
  • Abolizione delle tasse scolastiche;
  • Reinvestimento delle quote delle tasse per l’assistenza medica di base nei Paesi in via di sviluppo;
  • Mensa scolastica gratuita per gli alunni;
  • Regolamentazione dei diritti delle donne, inclusi i diritti di proprietà;
  • Piantumazione di alberi;
  • Fornitura di fertilizzanti per gli agricoltori dell’Africa sub-sahariana;
  • Fornitura di zanzariere;
  • Accesso all'elettricità, acqua e servizi igienico sanitari;
  • Sostegno e promozione dell'allattamento al seno;
  • Programmi di formazione comunitaria in materia di salute nelle zone rurali;
  • Miglioramento delle baraccopoli e fornitura di terreni per le case popolari.

Gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (OSS)[modifica | modifica wikitesto]

Il primo degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile si prefige di porre fine alla povertà entro il 2030, di garantire la tutela sociale dalla povertà e di sostenere le persone colpite dagli eventi climatici estremi [1]. Dal 2002 al 2012, la percentuale della popolazione mondiale che vive sotto la soglia di povertà si è dimezzata, dal 26% al 13%. Se durante questa decade il tasso di crescita ha prevalso sui successivi 15 anni, è possibile che il tasso di estrema povertà mondiale diminuisca del 4% entro il 2030, supponendo che questa crescita beneficerà tutte le fasce di reddito della popolazione in egual misura. Tuttavia, se il tasso di crescita viene registrato per un periodo più lungo di 20 anni, il tasso di povertà mondiale prevalente sarà di circa il 6%. In altre parole, l'eliminazione della povertà estrema comporterà un cambiamento storico significativo per il suo tasso di crescita.

Iniziative mondiali per combattere la fame e la denutrizione[modifica | modifica wikitesto]

Una parte importante che si concentra sulla lotta contro la povertà riguarda sugli sforzi per combattere la fame e per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento alimentare. Nell'aprile 2012 è stata firmata la Convenzione sull'Assistenza Alimentare, il primo accordo internazionale giuridicamente vincolante nel mondo che concerne la distribuzione di alimenti. Nel mese di maggio dello stesso anno il vertice di Copenaghen ha raccomandato che gli sforzi per combattere la fame e la malnutrizione, esattamente come la lotta contro la malaria e l’AIDS, debbano essere la priorità per i politici e per i filantropi del settore privato che cercano di sfruttare al meglio l’efficacia della spesa contributiva [2] .

Sono stati recentemente approvati gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, con la principale politica globale volta a ridurre la fame e la povertà. In particolare l’Obiettivo 2: Zero Fame, costituisce l'obiettivo concordato a livello globale col fine di porre fine alla fame, di garantire la sicurezza dell’approvvigionamento alimentare, di migliorare la nutrizione e di promuovere l’agricoltura sostenibile [3].

Nel 2013 la Caritas Internazional ha promosso l’iniziativa “Caritas-wide” col proposito di porre fine alla fame sistemica entro il 2025. La campagna ‘One Human Family, food for all’ (Una sola famiglia, cibo per tutti) si focalizza sulla sensibilizzazione e sul miglioramento dell'impatto dei programmi della Caritas e della difesa dell’applicazione del diritto al cibo [4].

L’associazione Compact2025 nata dalla IFPRI (International Food Policy Research Institute), con l’intervento dell’ONU, delle NGO e delle fondazioni private[5], sviluppa e diffonde consulenze basate su prove destinate a politici e altre autorità politiche volte a porre fine alla fame e alla denutrizione nei prossimi 10 anni, entro il 2025 [6].

La EndingHunger è una campagna di comunicazione online volta alla sensibilizzazione al problema della fame. Molti hanno lavorato per questa campagna pubblicando video virali con protagonisti alcune celebrità che mostrano la loro rabbia dovuta all'elevato numero di persone affamate nel mondo. Un’altra iniziativa è la ‘Scaling up Nutrition movement’ (SUN), nato nel 2010, che si concentra sul miglioramento del problema della fame con conseguente miglioramento della nutrizione. Questo movimento composto da persone che provengono da governi, società civili, Nazioni Unite, donatori, ricercatori ed imprenditori, pubblica una relazione annuale sui progressi compiuti grazie ai cambiamenti fatti nei 57 Stati membri [7].

  1. ^ "Goal 1 .:. Sustainable Development Knowledge Platform". sustainabledevelopment.un.org. Retrieved 14 July 2017.
  2. ^ "Outcome". Copenhagen Consensus Center.
  3. ^ "Hunger and food security". United Nations Sustainable Development.
  4. ^ "Pope Francis denounces 'global scandal' of hunger". 9 December 2013.
  5. ^ "Leadership Council".
  6. ^ "Compact2025: Ending hunger and undernutrition". IFPRI.
  7. ^ "SUN communication materials".