Utente:Blu Fiorentino/Sandbox

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Museobottega della Tarsialignea[modifica | modifica wikitesto]

Museobottega della Tarsialignea
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MUTA, Sorrento
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Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
IndirizzoVia San Nicola, 28, Sorrento (NA)
Caratteristiche
Tipoarte, pittura, design, fotografia, arredamento
Istituzione1999
FondatoriArchitetto Alessandro Fiorentino
DirettoreArchitetto Alessandro Fiorentino
Sito web
Mobile intarsiato

Il Museobottega della Tarsialignea (conosciuto anche con l'acronimo MUTA) è sito nel centro storico di Sorrento, in un palazzo patrizio del '700 recentemente restaurato. Nelle sale dalle volte affrescate e dai soffitti rivestiti da carta da parati dipinta a mano, è esposta una selezionata e ricca collezione di mobili e oggetti realizzati dai maestri intarsiatori sorrentini dell'800. La documentazione sulla tarsialignea italiana dal '400 all '800, quale utile confronto tra scuole e autori diversi, introduce l'esposizione della collezione storica. Ne è parte integrante la mostra di quadri di artisti italiani e stranieri dell '800. Le varie tele, integrate dalla collezione di stampe e foto d' epoca, consentono di ricostruire l'immagine ottocentesca della costiera sorrentina, del contesto storico e ambientale nel quale si sviluppò la produzione intarsiata locale. L'evoluzione nelle tecniche di lavorazione e nei materiali utilizzati, lo studio dei temi decorativi e del raffinato avorio dei mobili e degli oggetti intarsiati, rappresentano altrettante sezioni lungo il percorso, che dopo aver approfondito il contributo dato dalla locale Scuola d'Arte della tarsia sorrentina, si conclude con la mostra delle opere di Antonino Damora, di Luigi Gargiulo, di Michele Grandville, di Giuseppe Gargiulo, i maestri intarsiatori sorrentini dell '800.

Il Museobottega che non vuole essere solo il custode della memoria storica dell'artigianato locale, si propone soprattutto come nuovo modello di Museo-impresa interessato a sostenere il processo di rinnovamento culturale della produzione intarsiata moderna

Nel 2004 è stato selezionato dalla DK Eyewitness di Londra tra i TOP TEN musei della Campania.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'idea originale di creare una struttura polifunzionale è stata sviluppata dall'architetto Alessandro Fiorentino.

  • Nel 1980 inizia a collezionare tarsie antiche, acquistando i mobili presso le case d'asta di antiquari italiani ed internazionali.
  • Nel 1982 con il supporto della collezione antica, pubblica il primo libro sulla storia della tarsia sorrentina nel 1800 "L'arte della tarsia a Sorrento".
  • Subito a seguire, inizia ad organizzare mostre in Italia e all'estero per divulgare la conoscenza dell'arte della tarsia sorrentina nell'800 e di come questa tecnica potesse essere utilizzata in chiave moderna.
  • Nel 1990 acquista e inizia il restauro di un palazzo del '700, futura sede del MUTA.
  • L'1 agosto del 1999, il museo, nel quale le collezioni antiche e moderne troveranno la loro definitiva sistemazione, aprirà le porte al pubblico.

Palazzo Pomarici Santomasi[modifica | modifica wikitesto]

Barone Pomarici Santomasi

L'edificio che ospita il MUTA fu costruito nel '700 per una famiglia patrizia sorrentina e per poi nel '800 divenire la dimora del barone Achille Pomarici Santomasi.

Tra il 1990 e il 1999, il palazzo è stato sottoposto a notevoli lavori di restauro e ammodernamento, a cura dello Studio Fiorentino Architettura, il quale si è impegnato a salvaguardare le memorie storiche e architettoniche del fabbricato.

  • Prima del restauro le uniche testimonianze delle decorazioni del Settecento erano nell'androne la coppia di panche scolpite in massello di tufo e le volte affrescate in due sale del primo piano; tutti gli altri soffitti erano coperti da un'intelaiatura di legno rivestita di tela bianca. A seguito della rimozione delle superfetazioni aggregate nel corso dei secoli e dei saggi eseguiti per consolidare le strutture danneggiate dal sisma del 1980 sono stati recuperati vari dettagli architettonici e decorativi dell'impianto originario. Dietro una parete è stata trovata una piccola scala elicoidale, accessibile solo attraverso una botola, anch'essa murata, nel pavimento del secondo piano. Si tratta di una scala segreta che doveva consentire agli abitanti del palazzo di potersi nascondere e scappare in caso di pericolo. La costruzione della scala, costituita da scalini concentrici in massello di tufo pipernoide, risale all'epoca in cui il ricordo del saccheggio subito da parte dei Turchi nel 1558 era ancora diffuso nel patriziato sorrentino. La rimozione delle tele dai soffitti, necessaria per effettuare i saggi strutturali, ha riportato alla luce l'antica orditura di travi in legno, ancora rivestite di carta dipinta a mano. Nei soffitti del secondo piano la decorazione della carta, diversa da quello del primo, è arricchita dal ritratto del busto del Tasso incorniciato in un rombo. In alcune stanze sulle pareti, all'attacco con il soffitto, è stata ritrovata una fascia riccamente affrescata. Il ritrovamento ha attivato una lenta e minuziosa raschiatura della pittura lungo tutte le pareti, consentendo il recupero non solo degli affreschi dell'intera fascia di coronamento, ma anche della zoccolatura e delle cornici attorno ai vani di passaggio. La facciata del palazzo su Via San Nicola è stata in gran parte rifatta nell'Ottocento, assumendo l'attuale veste neoclassica. Della facciata del Settecento è rimasta la modanatura arcuata e svasata in massello di tufo che incornicia uno degli ingressi della strada, la balconata del primo piano e frammenti di cornici in massello di tufo scolpito ritrovato nel corso dei lavori.

Collezioni moderne[modifica | modifica wikitesto]

  • La stanza intarsiata: Designer: Alessandro Fiorentino, Luigi Fiorentino, Paolo Fiorentino, Fabio Fiorentino. Esposizione: Milano, Piccola Scuola Alessandro Mendini, Aprile 1993.
  • 22 scatole d'autore: Designer: Abidi Abdelkader, Sanchita Ajjampur, Pierangelo Caramia, Aldo Cibic, Riccardo Dalisi, Luigi Fiorentino, Piero Gaeta, Emy Gargiulo, Stefano Giovannoni, Giorgio Gregori, Christina Hamel, Randi Kristensen, Ugo La Pietra, Emanuela Ligabue, Alessandro Mendini, Angelo Micheli, Alex Mocika, Nino Mustica, Claudio Naro, Christoph Radi, Fabio Rotella, Beatrice Santiccioli, Cristiana Vannini, Wendy Wheatley. Esposizioni: Firenze, Fortezza da Basso, 4/7 Febbraio 1994. Milano, Design Management Center, Aprile 1994.
  • Le regioni incorniciate: Designer: Filippo Alison, Carlo Amadori, Elena Arrò, Remo Buti, Vittorio Camerini, Brunetto De Battè, Michele De Lucchi, Paolo Fiorentino, Paolo Gubelli, Emanuela Ligabue, Simone Micheli, Marcello Morandini, Massimo Morozzi, Vincenzo Pavan e Valter Rossetto, Paolo Portoghesi, David Palterer, Prospero Rasulo, William Sawaya, Beppe Sabatini, Michele Sbrogi, Francesco Spada, Franco Summa, Enrico Tonucci, Carla Venosta. Esposizioni: Verona, Abitare il tempo, 13/17 Ottobre 1994. Milano, Galleria Francesco Sabatelli, 7/11 Aprile 1995.
  • L'artigianato artistico napoletano ed i musei: Designer: Alessandro Fiorentino, Luigi Fiorentino, Emy Gargiulo, Paolo Fiorentino. Esposizioni: Sorrento, Museobottega della Tarsialignea, 8/30 Novembre 2000.

Allo stesso piano esiste il laboratorio attrezzato per l'insegnameno della tecnica della tarsialignea.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Alessandro Fiorentino, DESIGN & TARSIA 1985-2015, Castellammare di Stabia (NA), 2015. ISBN: 978-88-903425-9-2.
  • Alessandro Fiorentino, GUIDA delle collezioni antiche, Castellammare di Stabia (NA), 2011. ISBN:978-88-903425-5-4.
  • Alessandro Fiorentino, L'INTARSIO - La R. Scuola d'Arte di Sorrento e Roberto Pane, Castellammare di Stabia (NA), 2007. ISBN non esistente.
  • Alessandro Fiorentino, L'INTARSIO - Sorrento Nizza e ritorno, Castellammare di Stabia (NA), 2006. ISBN non esistente.
  • SURRENTUM (periodico di informazione turistica), MUSEOBOTTEGA DELLA TARSIALIGNEA, Sorrento, 1999. ISBN non esistente.

Editoria[modifica | modifica wikitesto]

  • Alessandro Fiorentino, L'INTARSIO - Sorrento Nizza e ritorno, Castellammare di Stabia (NA), 2006. ISBN non esistente
  • Alessandro Fiorentino, DESIGN & TARSIA 1985-2015, Castellammare di Stabia (NA), 2015. ISBN: 978-88-903425-9-2.
  • Alessandro Fiorentino, GUIDA delle collezioni antiche, Castellammare di Stabia (NA), 2011. ISBN:978-88-903425-5-4.
  • Alessandro Fiorentino, L'INTARSIO - La R. Scuola d'Arte di Sorrento e Roberto Pane, Castellammare di Stabia (NA), 2007. ISBN non esistente.